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Vallanzasca - Gli angeli del male

Creato il 13 dicembre 2010 da Filmdifio
Vallanzasca - Gli angeli del male
E' prevista per gennaio l'uscita di "Vallanzasca - Gli angeli del male", il film di Michele Placido sul criminale milanese, il "boss della Comasina", che negli anni '70 seminò il panico tra rapine, omicidi e sequestri. La pellicola ha già fatto molto parlare di sè in occasione della sua presentazione ufficiale all'ultima Mostra di Venezia. E continuerà a far discutere, non c'è dubbio. Non mi soffermerei tanto sulla scelta di fare o non fare un film su un personaggio così negativo, perchè, basta leggere poche righe della vita di Renato Vallanzasca, per convincersi sul potenziale altamente cinematografico del suo essere e delle sue avventure. Sventato anche il pericolo sull'apologia del crimine, a mio avviso. Si è molto parlato su una certa posizione di Placido a riguardo, quasi a voler esaltare gesta assurde. Nel film non credo sia palese questa volontà, perchè è il personaggio Vallanzasca a trascinare, inevitabilmente, dietro di sè quell'aurea, definiamola pure, "mitizzante" che può essere ritrovata in altre storie di violenti "banditi": da "Scarface" a "Il Camorrista" di Giuseppe Tornatore. Tuttavia non è un film che lascia soddisfatti quello di Placido. La seconda parte, da quando Vallanzasca (il bravo Kim Rossi Stuart, ma anche lui più convincente con l'evoluzione del film che non al suo inizio) entra in prigione, ha un ritmo avvincente e si capiscono le ragioni della vendita del film anche all'estero. L'incipit è, invece, superficiale, tra il macchiettistico e il caricaturale. Si riscontrano non poche falle nella scrittura e nella sceneggiatura, con personaggi abbozzati (il ruolo della famiglia?) e in generale con una mancata definizione caratteriale dello stesso protagonista. Manca del tutto il "viaggio" nella mente criminale, misteriosa e, si vede all'epoca, estremamente affascinante nonostante le malefatte. E' una discreta narrazione dei fatti, forse più adatta ai format televisivi.

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