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Valour: l’Entusiasmante Secondo Capitolo della Saga Fantasy di John Gwynne

Creato il 01 febbraio 2016 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Valour: l’Entusiasmante Secondo Capitolo della Saga Fantasy di John Gwynne

Entrare nelle Terre dell'Esilio non è poi così difficile, basta munirsi di una copia di uno dei volumi della saga La fede e l'inganno di John Gwynne e si viene immediatamente catapultati in un mondo misterioso in cui uomini e creature soprannaturali si muovono su binari paralleli che finiscono più d'una volta per intrecciarsi con tutte le conseguenze del caso.

Dopo aver fatto conoscenza con la pletora di personaggi che alimentano l'eterna lotta tra il bene e il male in Malice - La guerra degli dèi (Fanucci, 2014), con Valour - L'astro splendente (edito sempre da Fanucci nel 2015 con la traduzione di Stefano Andrea Cresti) Gwynne prosegue il suo racconto, svelandoci, passo dopo passo, particolari ed antefatti che servono a rendere la vicenda più intelligibile. L'autore ci guida verso la conoscenza introducendo nuovi personaggi e facendoci attraversare mari, laghi, foreste e montagne, che delineano sempre meglio i contorni del suo mondo, che diventa sempre più "reale" e credibile.

Se nel primo libro della saga poteva risultare difficile "digerire" decine di personaggi dai caratteri e dai ruoli apparentemente inconciliabili e distanti tra loro, calandoli in un mondo tutto da comprendere, e poi da metabolizzare, con il secondo tutto è più semplice, quasi consequenziale.

E così i buoni e i cattivi, pagina dopo pagina, intraprendono, irreversibilmente, il cammino che li condurrà definitivamente a schierarsi con gli avatar del Sole Nero e dell'Astro Splendente.

Corban e Nathair hanno in comune una qualità importante: sono carismatici, possiedono il dono di attirare come calamite chiunque abbia l'occasione di trovarsi sulla loro strada. Amici e parenti finiscono per divenire protettori e strumento di quel complicato percorso che li porterà alla conoscenza e alla consapevolezza del loro ruolo, quello di essere trascinatori di masse, consci entrambi di essere nel giusto.

La guerra scatenata dal re di Tenebral, Nathair, ha ormai messo a ferro e fuoco le Terre dell'Esilio. Insieme alla sua malvagia e intrigante alleata, la regina Rhin di Cambren, i cui reali obiettivi sono sconosciuti allo stesso sovrano, il fiero condottiero percorre quelle immense lande con il suo esercito spietato, abbattendo chiunque si opponga alla sua crociata e schiacciando sotto il suo giogo le genti sconfitte. Data per morta ed abbandonata dalla sua famiglia, Cywen ha visto la sua patria saccheggiata e i suoi amici e conoscenti sterminati dai crudeli invasori; non le manca però il coraggio e, pur prigioniera dei suoi persecutori, continuerà a battersi con tutte le forze per sopravvivere. Suo fratello Corban, intanto, braccato da nemici d'ogni tipo, vaga, insieme a pochi fidati compagni, alla ricerca dell'unico luogo che possa dare loro rifugio: il Domhain. Per raggiungerlo dovranno però affrontare le bande di guerrieri di Cambren, i giganti e i wolven delle montagne. Nel lungo percorso, irto di difficoltà, battaglie e sangue, il ragazzino spaurito crescerà diventando un uomo impavido e deciso. Del resto il suo destino è scritto in una profezia datata secoli, e, per quanto cercherà di sottrarsene, in un drammatico sogno, troppo reale per non essere rivelatore, Corban finirà per accettarlo e si convincerà finalmente di essere colui che tutti credono: l'Astro Splendente destinato a liberare le Terre dell'Esilio.

Ancora una volta Gwynne riesce ad avvilupparci, con la sua scrittura, scorrevole ed incisiva, ed il suo stile asciutto e coinvolgente, in un mondo crudele, magico e misterioso, che poco ha da invidiare a quelli creati da Tolkien e Brooks.

La psicologia dei protagonisti è sempre più approfondita, le descrizioni d'ambiente sono impeccabili, quelle delle battaglie e dei duelli hanno quel taglio cinematografico che è una delle peculiarità di un racconto che attende solo di essere "lavorato" da un bravo regista.

La sensazione di vivere accanto ai protagonisti è talmente vivida e tangibile che ci sembra quasi di essere "catturati" dalle oltre settecento pagine che compongono il romanzo, bruciati da un irrefrenabile desiderio di proseguire la lettura che porta a divorarne ogni capitolo.

In attesa dell'uscita italiana del terzo capitolo della saga, Ruin - La lancia di Skald, dopo il "buona la prima" attribuito a Malice - La guerra degli dèi, non ci resta che promuovere Valour - L'astro splendente con un più che meritato "ottima la seconda"!


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