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Vampeta (by Giuseppe Giordano)

Creato il 07 gennaio 2013 da Simo785
IL BIDONE PER ECCELLENZA: VAMPETA Marcos Andrè Batista Santos, in arte Vampeta (derivante dalla fusione delle parole “vampiro” ecapeta, che significa “diavolo”)  il bidone per eccellenza. Esordisce a 20 nella Serie B olandese, poi per una stagione torna al Fluminense, per tornare in olanda al PSV in cui gioca un certo Ronaldo, dove Vampeta resta due anni vincendo Scudetto e Supercoppa. Sembra finita qui la sua parentesi europea: nel 1998 torna in Brasile, al Corinthians. Ma viste le ottime prestazioni in patria l allenatore della Nazionale verdeoro Luxemburgo decide di convocarlo. Vampeta nella nazionale brasiliana si mette in luce, egli dispensa giocate di ottimo livello, con prestazioni ottimali sul piano qualitativo e quantitativo. Nel 2000 lo acquista l’Inter a peso d’oro. L’esordio è positivo: va in gol (anche se con l’evidente complicità di Peruzzi) all’esordio in Supercoppa Italiana contro la Lazio, dove l’Inter verrà sconfitta 4-3. Il brasiliano viene subito caricato di responsabilità da parte di tifosi e giornalisti, poiché vedono in lui l’uomo destinato a mettere ordine in una squadra povera di idee: niente di più erroneo. In seguito alle dimissioni di Lippi giunge sulla panca nerazzurra Tardelli che, da questo momento, non gli farà più vedere il terreno di gioco per un paio di mesi. L’inter intanto sprofonda: i tifosi si chiedono se quello sbarcato a Milano non sia una controfigura del centrocampista ammirato con la maglia del Brasile. Il 29 Novembre 2000 gioca la sua ultima partita nerazzurra, in un disastroso 6-1 l’inter è battuta dal Parma in Coppa Italia. E così nel mercato di  Gennaio viene ceduto in prestito al Paris Saint Germain, che in cambio dà ai nerazzurri Stephane Dalmat. Ormai lontano dall’Italia, criticò Moratti di non capire di calcio, e in seguito rilasciò dichiarazioni contro la città di Milano e la stessa Parigi. Ormai con la carriera calcistica in picchiata , andò a giocare in Kuwait per poi ritornare nel Brasiliense e nel Goias, squadre minori brasiliani, dove sarà ricordato per aver detto che la squadra del Goias era piena di omosessuali. Nei primi mesi del 2003 si infortunò molto gravemente ai legamenti del ginocchio sinistro, ma non si fece prendere dallo sconforto, ma di lui se ne persero le tracce calcistiche per un pò direte voi per fortuna, ma non si diede per vinto ed ebbe un ultimo ritorno al Corinthians nel 2007, e al Clube Atlético Juventus nel 2008, dove si  ritirò. Ha totalizzato 41 presenze e due reti con la maglia del Brasile, partecipando alla vittoriosa esperienza al campionato del mondo 2002 (giocando solo 18 minuti in tutta la competizione, nella prima partita, contro la Turchia), nonché alla Coppa América 1999, competizione vinta anch’essa dalla Nazionale verde oro.

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