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Vangelo del giorno 1 Luglio 2013

Creato il 30 giugno 2013 da Lory663
Vangelo del giorno 1 Luglio 2013Salmi 103(102),1-2.3-4.8-9.10-11.
Di Davide.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia;
Buono e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.
Egli non continua a contestare
e non conserva per sempre il suo sdegno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,
non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Come il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 8,18-22.
In quel tempo, Gesù vedendo una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai».
Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre».
Ma Gesù gli rispose: «Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti».
Meditazione del giorno
Sant' Alfonso Maria de' Liguori, (1696-1787), vescovo e dottore della Chiesa
Discorso per la novena di Natale, n° 8   “Il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo”   Vi sono in terra certamente principi benevoli, che godono di impiegare le loro ricchezze in sollievo dei poveri;  ma dove mai si è trovato un re che, per sollevare i poveri, si sia fatto povero, simile ad essi, come Gesù Cristo? Si narra come un prodigio di carità quel che fece il santo re Eduardo, che vedendo un povero mendicante sulla via, il quale non poteva muoversi ed era da tutti abbandonato, con affetto se lo prese sulle spalle e lo portò in chiesa. Sì, fu questo  un grande atto di carità che colmò i popoli di ammirazione; ma S. Eduardo, dopo ciò, non smise di esser monarca, e restò ricco qual era.
  Ma Gesù, il Re de cielo e della terra, per salvare la pecorella perduta, qual era l’uomo, non solo discese dal cielo per venire a cercarla, non solo se la pose sulle spalle (Lc 15,5), ma depose anche la sua maestà, le sue ricchezze, i suoi onori; e si fece povero, … il più povero fra gli uomini. San Pier Damiani dice che nascose la porpora, cioè la sua maestà divina, sotto le apparenze di un povero operaio.  S. Gregorio Nazianzeno afferma: “Colui che provvede di ricchezze i ricchi, scelse per sé la povertà, per meritare a noi, non tanto le ricchezze terrene, misere e caduche, ma le divine che sono immense ed eterne”. Col suo esempio ci invita a distaccarci dai beni mondani che portano con sé un gran pericolo di eterna rovina (cfr Mc 10,23).  
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