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Vegan straight-edge non vengono ascoltati dalle associazioni animaliste quando denunciano la vivisezione

Creato il 28 agosto 2011 da Corradopenna
Vegan straight-edge non vengono ascoltati dalle associazioni animaliste quando denunciano la vivisezione 
Qui di seguito la traduzione della prima parte dell'inserto contenuto in un disco 7 pollici di genere metal/punk (su vinile, ma adesso scaricabile da questo link) che contiene brani di due band (Statement e Dim Mak) che aderiscono all'ideologia Straight-Edge Pro-Life (Surround records, 1998). Essere straight-edge significa essere vegan, animalisti e fermamente contrari all'uso di droghe e alcool, mentre essere Pro-Life significa (coerentemente con la scelta animalista) essere contrari all'aborto.
Dell'esistenza di tale disco abbiamo conferma da un catalogo olandese on line, commitmentrecords.nl, il quale fa cenno anche all'inserto qui tradotto:
STATEMENT - DIM MAK3 song split 7" on Surrounded - € / $ 3Statement is from the UK, and in fact is a one-man project, that has been around from the 1980s on, and debuted on Hardline Records with a 7". Their two songs on this split are pure metal, with militant animal liberation lyrics - the (female voice) spoken word part in the first song works out cool. Dim-Mak, the band on the B-side, are from the USA and play also metallic hardcore, with some emo-ish breakdown. Their song is about abortion, and they have written a large well-thoughtout piece in the booklet to explain why they are against abortion. Vegan straight-edge non vengono ascoltati dalle associazioni animaliste quando denunciano la vivisezioneDa notare come la dettagliata motivazione della loro opposizione all'aborto (molti farmaci per l'interruzione della gravidanza sono testati su cavie animali) non abbia minimamente interessato le associazioni animaliste ed anti-vivisezione. Questo conferma come le associazioni di quel tipo siano da tempo manipolate affinché servano ai fini del Nuovo Ordine Mondiale. La riduzione della popolazione e della fertilità umana tramite vaccinazioni, aborti e veleni di ogni sorta, è palesemente una delle finalità delle élite criminali che ci governano, ed è per questo che tali associazioni non si battono contro l'uso di farmaci abortivi sperimentati crudelmente su animali né denunciano l'abominio delle scie chimiche. Con ciò ovviamente non intendiamo asserire che gli attivisti vegan antivivisezionisti o animalisti siano dalla parte degli avvelenatori, ma tutte (o quasi) le associazioni di un certo tipo (specie se di rilevanza nazionale) sono state create/manipolate affinché servissero alle finalità di chi occultamente governa questo pianeta, come già mostrato più volte.


Spesso siamo stati criticati per le nostre convinzioni ed opinioni in merito all'aborto. Intendiamo brevemente spiegare alcuni dei motivi per i quali sentiamo quello dell'aborto come un tema molto importante dal momento che un gran numero di persone ci ha presuntuosamente e ignorantemente discriminato per le nostre opinioni e per avere esercitato la nostra libertà di esprimerle. Queste persone si definiscono PRO-CHOICE (pro-scelta) ma ci contestano in quanto non ci conformiamo alle loro idee. Sono stanca di vedere dei gruppi aver paura di esprimere realmente quello che sentono e ragazze/i autori di ‘zines venire pesantemente criticati - quando non insultati – per essersi semplicemente pronunciati su questo tema scottante.
Sono stanca dello stereotipo che vuole tutte le persone PRO-LIFE (pro-vita) motivate dalla religione e da ideali destrorsi e conservatori o completamente pazze, fanatiche, cieche e piene di odio. Molti di noi sono mossi e guidati esclusivamente dalla compassione, non da un qualsivoglia Dio (né tanto meno dal papa o dal politico fascista di turno). Intendo subito mettere in chiaro che a nessuno di noi potrebbe importare meno di cosa una donna - o un uomo - decida di fare del (o col) proprio corpo, non stiamo certo a protestare di fronte alle cliniche di chirurgia plastica. Non consideriamo il feto come una parte del corpo.
Sono rimasta incinta all’età di diciotto anni e al momento ho un figlio di sei mesi che è cresciuto dentro di me: dormiva, respirava, si nutriva e il suo cuore pulsava. Potevo sentirlo agitarsi, rivoltarsi, perfino singhiozzare. Era di fatto nel mio utero e di fatto in vita, ma per nessun motivo era un “organo del mio corpo”. Crediamo fermamente che nessuna creatura vivente debba essere trattata come una proprietà. Non possiedo mio figlio né mai l’ho posseduto.
Vegan straight-edge non vengono ascoltati dalle associazioni animaliste quando denunciano la vivisezione
I miei pensieri, le mie opinioni e la mia sensibilità sono stati gettati in disparte e disprezzati da persone che mi hanno accusato di essere anti-scelta. Sono una donna, sono passata - come molte altre - attraverso l'essere giovane, spaventata ed accidentalmente incinta. Ho visto molte mie conoscenti e amiche vivere l'agonia dell'aborto, eppure io, con tutto il mio cuore e tutta me stessa non posso giustificare questa pratica. Non ne sono proprio capace. E se questo fa di me una “stronza” o una “troia” che va contro la possibilità di scegliere, così sia. Ma sono pronta a controbattere.
Ci sono molte altre ragioni per le quali come gruppo siamo contrari all'aborto. Tra queste, una rilevante è data dal fatto che tutte le tecniche, le procedure e chiaramente anche i farmaci sono massicciamente testati su animali. Questi animali non hanno alcuna scelta!
La gravidanza è un evento evitabile e oggi esistono molti metodi per prevenirla, eppure per mera convenienza e per il loro solito tornaconto economico gli umano stuprano e inseminano degli animali indifesi per sperimentare l’RU 486, il Misoprostal, il Methotrexate e tutti gli altri farmaci approvati dalla F.D.A (Food and Drug Administration) in modo da poter tranquillamente scopare senza prendere precauzioni! Questo a mio avviso non ha alcun senso e sono profondamente offesa e contrariata dal fatto che i gruppi per i diritti degli animali preferiscano ostinatamente e deliberatamente fare finta di nulla. Ho scritto a più di trenta associazioni per la difesa dei diritti animali i cui indirizzi ho trovato su No Compromise (pubblicazione animalista-ecologista non istituzionalizzata) e ad altre ancora. L'unica in assoluto ad avermi risposto è stata l’American Anti-Vivisection Society che mi ha semplicemente scritto su un foglietto: “Cosa sta cercando di dimostrare?” Alla luce di questo dovrei dedurre che sia assolutamente sbagliato testare su animali a meno che ciò non renda più comodo e agevole fare sesso senza l'uso di anticoncezionali?

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