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Venezia all’alba: una donna bella fin dal risveglio

Creato il 30 aprile 2015 da Elisa Pasqualetto @LizAu87

venezia all'albaMi piace immaginare Venezia come una donna dalle curve semplici, dai modi raffinati e dai colori tenui, magari un po’ vanitosa, che non perde occasione per specchiarsi sulle sue acque. Già sapete che sono innamorata della mia città, ve l’ho fatta vedere attraverso gli occhi di una veneziana, appunto, ma vedere Venezia all’alba è tutta un’altra emozione.

La levataccia delle 5 non piace a nessuno – e per questo devo ringraziare il gruppo di Slow Motion Travels che mi ha invitato a partecipare al loro corso fotografico – ma per fotografare Venezia baciata dalle prime luci del mattino sono anche disposta a farlo. Mi muovo tra le sue calli che ancora è buio, che ancora il sole deve baciare i tetti delle case. Nessun rumore, solo silenzio, è in momenti come questi che Venezia si mostra in tutta la sua bellezza, come le vere donne, la cui reale natura si vede appena aprono gli occhi dopo una notte di sonno.

Venezia all
Piazza San Marco dà l’impressione di essere infinita senza le migliaia di persone che di solito la popolano abitualmente. Niente venditori ambulanti, niente piccioni, niente di niente, solo silenzio. Alzo gli occhi e saluto il “paron de casa” (il campanile di San Marco) poi passo oltre e mi dirigo verso il bacino. Il blu della notte sta lasciando piano, piano il posto alle prime luci. Scatto qualche foto, ma è quasi un peccato guardare Venezia all’alba da dietro un obiettivo.

Cammino.
Giro lo sguardo.
Osservo.
Le parole sono superflue.
Punta della Dogana sembra aspettare il sole da secoli, con la sua palla d’oro, che a breve verrà toccata dai primi raggi, Palazzo Ducale si innalza fiero. Finalmente riesco a fotografare il Ponte dei Sospiri, dal Ponte della Paglia, senza fare a gomitate, ma prendendomi tutto il tempo che mi serve. Passeggio a braccetto con Venezia, mi perdo nei suoi occhi color laguna e ascolto le storie che solo le sue pietre sanno raccontare. Quante albe hai visto Venezia? Quante altre persone hai intenzione di stregare? E pensare che pochi ti vedranno a quest’ora, con il cielo leggermente nuvolo, ma che preannuncia schiarite, anzi, molti rovineranno la tua poesia facendo domande che offendono la tua storia e il tuo essere.

venezia all'alba
Dal Ponte della Paglia scorgo un pontile e mi avvicino. Appoggio la borsa alla mia destra, mi siedo, tolgo le scarpe. Di fronte a me l’isola di San Giorgio, incrocio le gambe e chiudo gli occhi. Medito, finalmente, visto che doveva essere uno dei miei buoni propositi per il 2015 e ancora dovevo riuscire a trovare il tempo.

Il tempo passa, la mia mente si svuota, poi riapro gli occhi ed è come innamorarsi per la seconda volta. Il sole ormai ha accarezzato il cielo, sbucando dai tetti, lo vedo con la coda dell’occhio che spinge per uscire. Credo sia impossibile non lasciarsi rapire da una città che, dopo secoli, sa ancora stupire e conquistare non solamente i tanti, a volte troppi, sguardi a mandorla.

Posso viaggiare e vedere tutto il mondo, ma Venezia rimarrà per me sempre Venezia, la mia casa, il mio porto sicuro, un amore che non deluderà mai, un infinito mondo da scoprire che non si rivelerà mai del tutto. Ma, il suo fascino sta proprio qui.


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