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VENEZIA – Primo test per il Mose riuscito!

Creato il 13 ottobre 2013 da Ilfattaccio @Ilfattaccio2

Mose Venezia

PROVE GENERALI PER IL MOSE IL SISTEMA DI DIGHE MOBILI CREATO A SALVAGUARDIA DI VENEZIA.Alle 15 la prima paratoia si è alzata dal fondo della bocca di porto di Treporti dove sono già alloggiate 4 delle 78 paratoie che costituiscono il Mose. L’evento, organizzato dal Consorzio Venezia Nuova, unico concessionario dei lavori, è avvenuto di fronte ad autorita’, giornalisti e operatori televisivi in un contesto metereologico ottimo: cielo limpido, acqua piatta. Presente il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.

mose test
IL SISTEMA -  La prima paratoia ad emergere dall’acqua è stata la numero 7. Poi, a sette minuti circa una dall’altra, la 6, la 5 e la 4. Per far salire una paratoia, come ha spiegato il direttore generale del Consorzio Venezia Nuova Hermes Redi, ci vogliono circa 10 minuti: nella paratoia viene insufflata aria compressa per farla emergere. Tutte le operazioni vengono coordinate da un centro operativo all’Arsenale, attivo già da due anni, in grado di fornire previsioni utili per l’azionamento del Mose con tre giorni di anticipo.

 

mose
IL TEST - Quello di oggi era ritenuto “un passaggio decisivo per il completamento del Mose”. Era la prima volta, infatti, CHE venivano innalzate assieme quattro paratoie poste sui cassoni sistemati alla bocca di porto, che collega il mare alla Laguna di Venezia.“Una prima prova di sistema – ha detto il direttore generale del Consorzio Venezia Nuova, Hermes Redi – che è  un piccolo passo di una strada che continua”. Attualmente il Mose è arrivato ad uno stato di avanzamento dei lavori di circa l’80% e il suo completamento è previsto entro il 2016, mentre l’anno successivo la sua entrata in funzione. Un’opera interamente made in Italy e che non pensa solo all’aspetto tecnico della difesa di Venezia e della Laguna dalle acque alte – l’innalzamento è previsto con un’alta marea superiore ai 110 centimetri sul medio mare, statisticamente 5-7 volte all’anno – ma attraverso opere complementari interviene a salvaguardia e recupero dell’aspetto morfologico e ambientale del sistema lagunare, e quindi della stessa citta’ e delle isole vicine.
>Fonte< 
Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio.org


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