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VENI, VIDI... LEGI... VICI: piccola cronaca letteraria dei nostri quattro giorni a Roma.

Creato il 12 aprile 2015 da Lalettricerampante
Come avrete sicuramente notato, il blog è rimasto inattivo per qualche giorno. Giusto il tempo di una vacanza romana con il lettore rampante, per festeggiare il nostro quarto anno di amorevole sopportazione. Sì, la meta scelta è stata Roma, un po’ per una questione logistica (tipo che abbiamo prenotato tre giorni prima e pensare di trovare un aereo per qualche posto esotico in tre giorni a prezzi abbordabili non era possibile), un po’ perché, dai, Roma è sempre Roma. Io ci vado sempre volentieri, che sia per due ore o per quattro giorni interi. E il lettore rampante non ci andava dai tempi del liceo, che per quanto giovane sembri lui senza barba, di anni ne sono passati più di dieci.
Non voglio raccontarvi tutto quello che abbiamo fatto e visto in questi tre giorni e mezzo, parlarvi dei monumenti e delle chiese o dell’enorme quantità di turisti presenti sempre e ovunque. Né lamentarmi dei circa ottanta km che abbiamo percorso a piedi (“massì, è vicino”). Vi rovinerei il gusto di scoprire tutto questo (e di percorrere tutti quei km) quando ci andrete la prossima volta. Qui voglio semplicemente fare un piccolissimo reportage fotografico di quelle particolarità (alcune davvero sceme, metto le mani avanti) che ci hanno colpito in questi giorni dal punto di vista pseudo-letterario. Sicuramente ci saremo persi qualcosa (ci si perde sempre qualcosa a Roma, secondo me, anche se ci si stesse sei anni), portate pazienza e anzi suggerite per la prossima gita!
VENI, VIDI... LEGI... VICI: piccola cronaca letteraria dei nostri quattro giorni a Roma.LIBRERIA SPAGNOLA in piazza NAVONA…  peccato la macchina foto non sia riuscita a immortalare anche il sospiro di sollievo del lettore rampante nel vedere che era chiusa
VENI, VIDI... LEGI... VICI: piccola cronaca letteraria dei nostri quattro giorni a Roma.
MOSTRA LAS CARAS DEGABO all’INSTITUTO CERVANTES… capitati di fronte per caso e, ovviamente, entrati. Se siete in zona e avete dieci minuti liberi, andatela a vedere. Alcuni ritratti sono stupendi
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FONTANA SPQR con me che bevo… cavolo, se non ci fossimo passati davanti, mai mi sarei ricordata che questa fontana si trovava qui. E vuoi non berci?
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TARGA ARIOSTO E TARGA STENDHAL… le targhe come queste mi fanno letteralmente impazzire. “Pinco pallino è stato qui due settimane e ci ha fatto questo o quest’altro”. Fanno sorridere, ma evidenziano anche quanta importanza avessero in passato questi personaggi. Sicuramente ce ne sono altre per Roma, queste sono solo un esempio.
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Ok, questa con i libri centra poco, ma l’Augusta Elisa ha deciso di metterle comunque e se non vi va bene, vi fa mangiare dai leoni.
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Lucchetti, lucchetti ovunque... pure dentro al Colosseo e sul ponte di Castel Sant'Angelo. Sigh.
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"ROMA, RIMANERAI SEMPRE DENTRO ME". Rimane che?!
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Libreria minimum fax in Trastevere. Un quartiere già di per sé bellissimo, ma che così lo diventa ancora di più
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Tombe di Shelley, Carlo Emilio Gadda e Keats al cimitero acatollico... un posto semplicemente bellissimo.
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Talmente bello che quando morirò mi piacerebbe davvero mi mettessero qui, con una statua di me mentre sto leggendo.
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Cose belle, alle stazioni della metro!
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Io sul Pincio, con la statua di Vittorio Alfieri e con la statua di me stessa.
VENI, VIDI... LEGI... VICI: piccola cronaca letteraria dei nostri quattro giorni a Roma. E la nostra vacanza è finita così, con noi sul Pincio con vista San Pietro, a leggere in attesa dell'ora di andare a prendere il treno.
Roma è stupenda, ma non serve certo che lo dica io. E non solo per i monumenti e per il cibo (l'amatriciana... mmmmm....), ma anche per questi piccoli momenti, all'apparenza insignificanti, che riesce a regalarti.E poi vederla con una persona speciale, ti lascia sicuramente qualcosa in più:
VENI, VIDI... LEGI... VICI: piccola cronaca letteraria dei nostri quattro giorni a Roma.

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