Magazine Politica

Vent'anni di "pensieri brevi" di Umberto Eco - 1°

Creato il 24 febbraio 2016 da Tafanus

Umberto-eco-1

INTRO - Questa raccolta è il nostro omaggio ad Umberto Eco. Una selezione dei suoi "scritti brevi" pubblicati negli ultimi vent'anni su vari media. Una selezione "arbitraria", che non preclude la possibilità di segnalarci, ed inviarci il testo di cose che ci fossero sfuggite. Unico limite: citare le fonti, e non inviare scritti superiori alle mille parole.  Tutti gli scritti saranno raccolti nella categoria "Umberto Eco", che troverete nella colonna di sinistra. Tafanus

Cappuccetto Rosso, Usa 1997. Una favola politicamente corretta

È noto che le esigenze del "politically correct" hanno portato anche a riscrivere le fiabe tradizionali, in modo che non contengano allusioni a inferiorità di nessun tipo, o non ledano i diritti di alcuna minoranza, compresi i sette nani che debbono ora essere chiamati "adulti di misura non standardizzata". Alla luce di queste prescrizioni ho pensato di riscrivere la favola di Cappuccetto Rosso, nel pieno rispetto di qualsiasi scelta religiosa, politica, o sessuale. Per permettere alla storia di svolgersi in un clima politicamente corretto, la situo negli Stati Uniti, peraltro ricchi di foreste abitate da animali selvaggi.

Dunque Cappuccetto Rosso è un essere umano che felicemente non ha raggiunto l'età dell'adolescenza e che una bella mattina entra nel bosco, dove non coglie né funghi né fragole perché appartiene alla APLPDA, Associazione Per La Preservazione Dell'Ambiente. Essa è solo ansiosa di incontrare lupi. Infatti essa è socia dell'APLITEPCMA, Associazione Per L'Interazione Totale E Paritaria Col Mondo Animale, che incoraggia anche quello che un tempo si definiva repressivamente come "coito bestiale". Fortunatamente incontra un lupo iscritto alla AAU, Associazione Animali Uomosessuali, che incoraggia rapporti sessuali liberi tra animali e membri del genere umano.

Si danno appuntamento in un motel poco lontano, dove il lupo va ad attenderla, disponendosi all'amplesso in una sontuosa veste da camera. Ma veglia nell'ombra la Nonna di Cappuccetto Rosso, e delle associazioni di cui è membro non diremo, ma accenneremo brevemente al fatto che è sostenitrice della pedofilia, dell'incesto, e del cannibalismo (inoltre è non-vegetariana). Vogliosa di unirsi alla giovanissima nipote, la nonna si reca al motel, divora il lupo, e ne assume le vesti, anche perché è associata al CAI, Caucus of Animal Impersonators.

Cappuccetto Rosso arriva, desiderosa si avvicina al talamo dove crede che il lupo l'attenda, ma si trova di fronte alla nonna, che subitamente abusa di lei, quindi la mangia. Non la mastica perché ho omesso di dire che la nonna appartiene anche a una associazione al tempo stesso religiosa, salutista e dietetica, che ritiene peccaminoso e non kosher masticare sostanze animali, e prescrive di ingoiarle intere, il che non mi pare più incredibile che prescrivere l'infibulazione o proibire le trasfusioni di sangue.

Mentre ormai Cappuccetto Rosso giace nelle viscere della nonna, arriva il Non-Cacciatore. In effetti esso è membro di una associazione di ecologisti radicali che prescrive di uccidere gli esseri umani che mangiano carne animale. Inoltre è affiliato (come il suo ruolo umanitario esige) alla NRA, la National Rifle Association, che si rifà a quell'emendamento della Costituzione il quale (flessibilmente interpretato) consente a ogni cittadino di detenere armi. Identificata la nonna come divoratrice di lupi, e quindi irrispettosa della vita animale, il Non-Cacciatore spara, l'uccide, la seziona (perché appartiene a una associazione per l'incoraggiamento della donazione di organi), ed ecco che Cappuccetto Rosso esce sana e salva dal ventre ancestrale. Anche il lupo, immagino, ma per quanto riguarda la mia storia esce di scena.

La madre abbraccia felice la figlioletta e pensa di farle dimenticare la sgradevole avventura assicurandole un futuro luminoso. Ho scordato di dire che il Non-Cacciatore è anche conduttore di una popolare trasmissione televisiva animalista contro la caccia, e si sa che ai conduttori televisivi le madri speranzose conducono le figliolette in età prepuberale affinché con essi possano intrattenere rapporti di affettuosa amicizia, forieri di ingaggi miliardari.

Ma il Non-Cacciatore, di cui abbiamo già delineato la fortissima tempra morale, rifiuta di entrare in rapporto di amorosi sensi con Cappuccetto Rosso, anche perché è in effetti una lesbica che pratica il travestitismo, ed appartiene alla SFCLUE, Società Femminista Contro L'Unione Eterosessuale.

Adirate, la fanciulla e la madre si ricordano che, mentre uccideva la nonna, il Non-Cacciatore stava fumando la pipa. Lo denunciano pertanto alle pubbliche autorità per pratica del fumo, istigazione al vizio, polluzione ambientale, disseminazione di agenti cancerogeni, e dunque tentata strage.

Siccome nello Stato in cui si svolge la storia vige la pena di morte, il Non-Cacciatore viene condannato alla sedia elettrica. Il Papa invia un vibrato appello ma, avendolo inoltrato attraverso le poste italiane, esso arriva con mesi di ritardo. Siccome d'altra parte le scariche elettriche non inquinano l'ambiente, nessun altro protesta. Il Non-Cacciatore muore e tutti (gli altri) vivono felici e contenti.

Umberto Eco

16/01/1997 - l'Espresso


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog