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Venture Camp di Mind The Bridge, la sfida delle startup 4 e 5 novembre

Creato il 04 novembre 2011 da Franzrusso @franzrusso
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Oggi e domani le 15 startup finaliste si sfideranno a colpi di progetti. E’ un evento importante in quanto si cercherà di creare un ponte tra la creatività italiana e le opportunità della Silicon Valley

Mind the BridgeOggi, 4 novembre, e domani, 5 novembre 2011, a Milano, nella Sala Buzzati del Corriere della Sera, si svolgerà il Venture Camp organizzato da Mind the Bridge, fondazione californiana che si propone di favorire l’incontro dei migliori talenti imprenditoriali italiani con le opportunità e i capitali della Silicon Valley. Nella due giorni di convegno, alla presenza di esponenti dell’imprenditoria ed esperti di innovazione e tecnologia, le migliori quindici start-up italiane presenteranno i propri progetti e business plan a potenziali investitori, sia europei che d’oltreoceano.

Corriere.it ospiterà l’evento dando voce alle loro aspirazioni con un collegamento in streaming che consentirà a chiunque di entrare “virtualmente” in Sala Buzzati per seguire l’evento in diretta via internet, sia in italiano che in inglese. Tutti gli interventi potranno essere riascoltati anche in seguito, sempre sul sito Corriere.it. Nel corso dell’evento, sarà presentato il premio Rcs MediaGroup alla startup più innovativa nel campo dei media, che avrà la possibilità di passare tre mesi nell’incubatore di Mind the Bridge a San Francisco.

In questi minuti sta per essere presentata in anteprima alla stampa l’edizione 2011 dell’annuale Mind the Bridge SurveyStartups in Italy – Facts and Trends”, con i dati sulle startup e sulla nuova imprenditorialità in Italia. Di cui vi daremo ampio resoconto, dopo le anticipazioni dei giorni scorsi.

Il Venture Camp di Mind the Bridge nasce dall’intuizione di un gruppo di imprenditori italiani radicati con successo nella Silicon Valley: cercare, nello spirito del “give back”, di mettere altri giovani nella condizione di replicare la propria esperienza, lanciando un “ponte” tra la creatività italiana e i capitali statunitensi. Lo scopo è aprire nuove opportunità ai talenti del nostro Paese, dove abbondano creatività e spirito imprenditoriale, ma difettano la cultura e la pratica del venture capital. Un viaggio con ritorno, nell’obiettivo di sostenere la creazione di una nuova generazione di imprenditori italiani e lo sviluppo di crescita e occupazione nel nostro Paese.

Nei mesi scorsi centinaia di progetti sono stati raccolti dalla Business Plan Competition che viene organizzata ogni anno da Mind the Bridge. I quindici finalisti, scelti da una giuria internazionale di venture capital, avranno ora l’occasione di godere di grande visibilità e sperare in concrete opportunità di sviluppo e raccolta di capitali.

Le aziende che prenderanno parola per presentare i propri business plan nelle due giornate di lavoro – Arkimedia, D-Orbit, Frestyl, Gowar, Iubenda, Mangatar, Naevi in silico, NextStyler, Phlur, Sounday, Stereomood, Timbuktu, Treedom, Vinswer, Vivocha – sono tutte start-up di settori ad alta tecnologia, dal web e new media alle cleantech al life science. Cinque vengono dalla Lombardia, tre dal Lazio, due da Veneto e Campania, una da Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. Alcune di loro hanno già un’altra sede all’estero e per tutte l’obiettivo è crescere e affermarsi sul mercato globale.

L’unica strada sostenibile di uscita dalla crisi è quella dell’innovazione” – commenta Alberto Onetti, Presidente della Mind The Bridge Foundation. – “Le startup in gara al nostro Venture Camp sono un esempio concreto e positivo di come l’Italia possa uscire dallo stato di empasse in cui si trova. Come emerge dalla nostra Survey, devono strutturare meglio i propri piani per potersi trasformare in imprese di successo e noi come Mind the Bridge ci proponiamo di accompagnarle in questa fase perché l’Italia ha bisogno di una nuova generazione di imprese e imprenditori di successo, su settori innovativi e nuove tecnologie. Il Venture Camp al Corriere della Sera rappresenta un’imperdibile opportunità per respirare questa ‘nuova Italia che avanza’ che ci auguriamo sia il più possibile contagiosa”.

Ad aprire i lavori è stato Ferruccio de Bortoli e Daniele Manca, direttore e vicedirettore del Corriere della Sera, Kyle R. Scott, Console generale degli Stati Uniti, Marco Marinucci e Alberto Onetti, rispettivamente Executive Director e Chairman della Mind The Bridge Foundation. A seguire, spazio per una finestra sul mondo delle grandi imprese che innovano e comprano tecnologia con Alfonso Villanueva (Director di McKinsey), Scott Collison (Vice President di SalesForce), Bill Earner (investitore con anni di esperienza ad Amadeus Capital Partners) e Nick Heller (responsabile del New Business Development per Google).

Il pomeriggio sarà dedicato alle storie italiane di successo, con interventi di Piergaetano Marchetti, Presidente di Rcs MediaGroup; Loris Degioanni, che ha conquistato il West vendendo la CaceTech al colosso Riverbend; Vito Lomele, con la sua Job Rapido, Mario Mariani (tra i fondatori di Tiscali) e Alessandro Profumo; Gaetano Marzotto, Pietro Gussalli Beretta e Pietro Bassetti, che sostengono una nuova generazione di imprese, dialogheranno con Federico Fubini e Angelo Miglietta, Segretario generale della Fondazione Crt.

La giornata di domani, 5 novembre sarà riservata agli approfondimenti sulla difficile connessione tra finanza e quello della ricerca, con un panel sull’accesso al mercato internazionale del venture capital con Andrea Baldini (Early Bird Venture Capital), Andrew Shannon (Seedcamp), Eden Shochat (Genesis Partners) ePaolo Gesess (Jupiter Venture). A seguire Tom Byers, guru dell’Università di Stanford, spiegherà i sette segreti su cui si basa il successo delle startup della Silicon Valley.

Nel pomeriggio Massimo Sideri del Corriere della Sera intervisterà Massimo Ciociola, giovane imprenditore alla sua terza startup, balzato all’attenzione delle cronache con la sua Lettera aperta al Presidente del Consiglio, adottata dalla rete come il Manifesto di una nuova Italia che avanza.

A seguire Alessio Ribaudo dialogherà con imprenditori italiani che, nonostante la giovane età, sono riusciti a costruire aziende di successo, come Leandro Agrò (Publicis Healthware International), Gabriele Gresta (Bibop) e Umberto Malesci (Fluidmesh Networks). Chiuderà il pomeriggio una tavola rotonda sul modo di intensificare e migliorare i legami tra università, ricerca e impresa, con Alberto Onetti (Chairman di Mind the Bridge e docente all’Università dell’Insubria e di San Francisco), Tom Byers, David Orban (Singularity University) e Paris de l’Etraz (docente alla IE Business School e Presidente dell’Amazing Lab di Madrid e Zurigo).

Al termine spazio alle imprese che, uscite dalle precenti edizioni di Mind the Bridge, stanno raccogliendo i primi frutti – un’occasione per raccontare e condividere le proprie esperienze con le startup in gara – e chiusura con una vetrina di tutte le aziende ed enti che stanno scommettando sull’iniziativa di Mind the Bridge e sostenendo le neonate imprese italiane: RCS MediaGroup, Associazione Progetto Marzotto, Intesa Sanpaolo Start Up Initiative, Fondazione Giannino Bassetti e Cleary Gottlieb Steen & Hamilton.

Le due giornate offriranno continue occasioni di networking, con apice venerdì alle 21: ospitati da Edra (via Ciovassino 3, Milano) e cullati dal jazz del grande Fabio Mariani, verranno messe a nudo con l’aiuto delle Iene l’ironia e la capacità di improvvisazione delle startup finaliste.

Tutte le informazioni sul Venture Camp del 4 e 5 novembre e, più in generale, sul progetto Mind the Bridge, sono disponibili al sito http://venturecamp.mindthebridge.org

Per partecipare al Venture Camp occorre registrarsi su http://venturecamp.mindthebridge.org/register-now/

 


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