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Venuto al mondo, Sarajevo divisa tra la guerra e l’amore

Creato il 01 ottobre 2014 da Nicola933
di Silvia Chierzi Venuto al mondo, Sarajevo divisa tra la guerra e l’amore - 1 ottobre 2014

Venuto al mondo (Twice Born)
Genere: Drammatico / Guerra / Romantico
Regia: Sergio Castellitto
Cast: Penélope Cruz, Emile Hirsch, Adnan Haskovic, Saadet Aksoy, Pietro Castellitto, Luca De Filippo
2012
127 min

Di Silvia Chierzi. Venuto al mondo è un film 2012 tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini e diretto da Sergio Castellitto (Non ti muovere, La bellezza del somaro). Il film è presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival nel 2012. I protagonisti della pellicola sono la bellissima Penélope Cruz (Non ti muovere, Tutto su mia madre, Blow) e lo straordinario Emile Hirsch (Into the wild, Killer Joe, Prince Avalanche).

Venuto al mondo, Sarajevo divisa tra la guerra e l’amore

2009. Gemma lascia l’Italia e si reca a Sarajevo assieme al figlio Pietro. All’aeroporto è accolta dall’amico fraterno Gojko, un eccentrico poeta bosniaco che nel 1984, durante le olimpiadi invernali, le fa conoscere il fotografo Diego. Gemma e Diego vivono un’appassionata e tormentata storia d’amore, messa in discussione prima dalla sterilità di Gemma, poi dalla madre surrogata Aska, una ragazza bosniaca amica di Gojko, alla quale la coppia ha chiesto aiuto. Il film racconta tre diversi momenti temporali che s’intrecciano durante tutto il film: 2009, 1984 e 1992. I giorni nostri sono narrati nell’anno 2009 con la vita di Gemma, invecchiata e malinconica. Il film ci catapulta nel 1984, il tempo in cui nasce la storia d’amore tra i protagonisti. Infine arriviamo al 1992 che racconta i primi anni della guerra dei Balcani.

Venuto al mondo, Sarajevo divisa tra la guerra e l’amore

“Ci sono cose. Piccole cose che non dimenticherò, che sono niente e invece restano più forti di tutto.”

Le riprese del film si dividono tra Roma, Torino, Sarajevo e Curzola. Il film è una co-produzione internazionale tra Italia e Spagna ed è sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Castellitto per la prima volta si affida ad una ripresa totalmente digitale, l’Arri Alexa.

“È stato più facile correre sotto le granate che camminare sulle macerie.”

Venuto al mondo, Sarajevo divisa tra la guerra e l’amore

Castellitto torna dietro la macchina da presa, dividendo alcune scene con la grandiosa Penélope Cruz, in un film che lacera il cuore e fa aprire la mente. Il film racconta una guerra che non ci appartiene pienamente ma che sentiamo vicina, l’amore folle di una gioventù segnata dalle atrocità della guerra e il forte desiderio di maternità della protagonista. Interessante è il punto d’incontro della trama, da una parte vediamo l’orrore e il degrado che lascia la guerra dentro le persone, nella strada, nel cuore e dall’altra vediamo una donna, che nonostante tutto l’orrore che vede, vuole diventare madre, dare la vita e ricominciare a mettere insieme i pezzi di un animo bombardato. Fino a dove può spingersi l’amore e il desiderio di avere un figlio? Nel film vediamo Gemma (Penélope Cruz) tentare tutte le soluzioni possibili per realizzare il suo sogno, per unire carnalmente il suo amato Diego a lei. Gemma entra nel cuore dello spettatore, anche nelle persone che non sono madri, è un istinto che tutti possono comprendere e toccare con mano. Si adatta alla propria pelle e si sente vivo che brucia come il fuoco.

Venuto al mondo, Sarajevo divisa tra la guerra e l’amore

Venuto al mondo è un film che commuove, ma fa anche indignare e riflettere sul senso della guerra, il senso della vita, il senso di amare; aiuta a sconfiggere il proprio lato oscuro sconosciuto, che alberga in ognuno di noi. I personaggi sono trattati con riguardo e onestà, sono descritti in maniera dettagliata e minuziosa, facendo trasparire le più variopinte sfumature del loro essere. Le vicende sono trattate con un’intensità tale da rendere partecipe lo spettatore che è catapultato all’interno della pellicola, senza giri di parole.

★★★★★


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