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Verbale Assemblea Democrazia Reale Ora - Roma 17 Luglio 2011 Piazza San Giovanni

Creato il 18 luglio 2011 da Nineteeneightyfour
Verbale assemblea 17/07/2011
ordine del giorno:-23 luglio (flash mob + assemblea)-campeggio-eventuali proposte degli Indignati delle altre città
All'assemblea di ieri erano presenti alcuni membri dell'occupazione di Montecitorio oltre ad Antonio degli Indignati di Bologna, Gino di IR Liguria e Flora che rappresenta il movimento a livello internazionale.Si è iniziato con l'intervento di Antonio che ha ribadito la proposta bolognese di elaborare un manifesto condiviso a livello nazionale:è importante dare chiarezza alle persone esterne su chi siamo e cosa vogliamo. Bologna propone una riunione di coordinatori nazionali a Roma tra 23 e 24 luglio per discutere del manifesto e del futuro del movimento soprattutto in vista della data del 15 ottobre. Abbiamo poi discusso della manifestazione che si terrà a Genova il prossimo fine settimana, che non sarà solo una commemorazione per i 10 anni dalla morte di Carlo Giuliani, ma anche l'occasione di recuparare il filo di un movimento globale e di riallacciare un discorso politico nazionale. Non cerchiamo l'identificazione ma il dialogo cercando di portare le nostre idee e modalità di democrazia partecipativa. Il movimento no-global è stato il primo grande movimento globale, e appunto con il concetto di "moltitudine" si possono definire anche gli Indignados spagnoli, il movimento no-tav, la manifestazione del 14 dicembre, i movimenti referendari, che si avvalgono dei nuovi mezzi di informazione. Questi movimenti in qualche misura sono l'eredità di Genova e per questo vanno sottolineati gli elementi di continuità. In quanto alle discontinuità la differenza principale risiede nel fatto che ora è la gente comune a prendere posizione, senza rappresentanti come era a Genova, nonchè l'importanza della non-violenza.Flora sta viaggiando per l'Europa per vedere come si stanno sviluppando i vari gruppi di Indignati, e si chiede come mai in Italia il movimento fatichi tanto a prendere piede se addirittura in Germania, che di certo non ha i nostri stessi problemi, sono accampati da un mese. Questo movimento non vuole leaders perchè significherebbe la prevaricazione di alcuni su molti, che poi è proprio il motivo per cui il movimento no-global, nonostante ottime premesse, è fallito. Il nostro è un movimento di popolo, noi rappresentiamo il nuovo ed è per questo che devono essere i vari movimenti già esistenti a cercare noi e alle noste condizoni e non viceversa, perchè loro rappresentano un sistema vecchio e fallimentare.(E' stato lasciato più tempo del normale ad Antonio e Flora perchè provenienti da altre città, e perchè era la prima volta che ci confrontavamo di persona.)Eracle ha ribadito l'importanza delle nostre esperienze nei quartieri previo contatto con le realtà già esistenti sul territorio, in cui però non abbiamo presentato piattaforme specifiche: siamo ancora in pochi e la nostra visione cambia continuamente, per questo si propone una commissione che esporti questa esperienza nei quartieri, magari invitando le altre realtà cittadine a una cena sociale con proiezione di video sul movimento per conoscerci meglio. Vogliamo costruire qualcosa al di là delle bandiere e delle diverse esperienze: la diversità è ricchezza. In Italia non abbiamo ancora sufficiente informazione, non abbiamo ancora metabolizzato la lezione islandese e quella spagnola. Auspichiamo un cambiamento delle mentalità che sia interiorizzato e non legato alla crisi finanziaria e si propone la creazione di commissioni che eleborino proposte da sottoporre al coordinamento nazionale.
-flash mob: partenza h 18 da Largo Argentina, portare sveglie, cuscini, pigiami, pentole. Proposta di incentrare l'assemblea del 23 sui motivi di indignazione tanto personale quanto di movimento, e invitare a partecipare tutte le varie realtà con cui siamo in contatto (L'Aquila, comitati referendari, centri sociali, Spinaceto, Casalbertone) iniziando con la proiezione del video del 15M.
-campeggio: l'assemblea ha votato la proposta di campeggio in Abruzzo dal 24 al 30 agosto che verrà proposta anche a livello nazionale. La concentrazione sarà in 2/3 giorni, magari un fine settimana, per permettere una maggiore partecipazione, ma chi vuole può fermarsi più tempo. Si propone di organizzare una cena sociale per raccogliere fondi per pagare il campeggio a chi non può permetterselo.
Angelo del gruppo di Montecitorio spiega che l'occupazione iniziata sabato ha dovuto cambiare piazza per conflitti vari e che hanno scelto di occupare a Piazza San Giovanni. L'assemblea sostiene e supporta l'occupazione ma non parteciperà: ci accamperemo quando saremo pronti. L'essenza di quanto accaduto in Spagna non è l'acampada in sè ma l'assemblea, ovvero la partecipazione popolare, l'acampada ha senza dubbio aiutato in termini di numeri ma già in precdenza erano scese in piazza 70.000 persone. Eracle spiega che accamparsi ora sarebbe come elemosinare attenzioni in un momento in cui il Paese è ancora addormentato. Il contributo che possiamo apportare è quello di farci trovare pronti quando la miccia esploderà anche in Italia. Claudio ripete che il futuro della democrazia reale è nei quartieri, nel territorio, dove la gente si autorganizza. Per Chiara San Giovanni non si presta come piazza d'acampada ed inoltre il problema è che già nella sola Roma esistono una miriade di lotte rivendicative e di proteste frammentarie singole e non globali. In Spagna la partecipazione è di massa perchè i contenuti sono gloabli. Alma ribadisce l'importanza di coinvolgere le persone e creare reti di solidarietà.
APPUNTAMENTO A MERCOLEDI ORE 19.
Verbale Assemblea Democrazia Reale Ora - Roma 17 Luglio 2011 Piazza San Giovanni

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