Bianca Delapierre è una carissima amica ed è da sempre alla ricerca di sé. Regista, sceneggiatrice e "maschera", impiega nella sua ricerca (che poi è il suo lavoro), tutto l'armamentario mitologico, simbolico e allegorico, fondendo la narrazione della Grecia classica a colori e riflessi gotici.
Non avendo a disposizione altra via che quella che si percorre in solitaria, approfitta dell'espressione onirica per sondare i recessi più profondi dell'animo umano. Se ne fa interprete, a partire da sé, inquieta e profonda allo stesso tempo. Lungo questo suo arduo peregrinare sono nati veri e propri capolavori evocativi, immagini e scene che guidano alla catarsi e quindi alla realizzazione.
Nel 2012 ha realizzato "Phobetor, Il mio sogno", una discesa agli inferi, fino all'abisso dell'inconscio. Ha da poco prodotto "Verbum Tela", una sorta di metafora interpretativa del viaggio iniziatico. A questa realizzazione ha lavorato un altro carissimo amico, il trombettista e compositore Vincenzo Deluci.
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