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Verona Tango Festival in Arsenale

Creato il 26 maggio 2013 da Dismappa

Posted on mag 26, 2013

 Verona Tango Festival in Arsenale Così come nel tango, frutto del crogiolo di culture e di espressioni quali la danza, la musica e la poesia, nella TeatralMilonga s’intessono frammenti del microuniverso individuale dei partecipanti con frammenti della storia e della cultura del popolo argentino e italiano, genti che dall’alba del Novecento, camminano e danzano ancora insieme. Il ballo diviene così metafora della vita che supera l’isolamento, la paura attraverso una comunicazione fra donne, uomini e culture che valica la frontiera della parola. TeatralMilonga vede la partecipazione corale degli attori Sergio Bonometti e Paola Compostella, al pianoforte il Maestro Giannantonio Mutto, Elisa Zacco, Manuela Padovani e i tangueri di Murmure; costumi e oggetti di scena sono di Francesca Dorizzi, il video è a cura di Maria Angela Bernardi e Paola Compostella, audio e luci di Marco Spagnolli. Come per tutte le iniziative di Ponti Onlus, il ricavato della serata è destinato ai Progetti solidali in Argentina, presentati sul sito – www.myspace.com/pontionlus. E’ gradita la prenotazione, presso Ass. Interculturale Ponti Onlus, tel. 045.8008026 o 347.1735602 (anche per info), [email protected] TEATRALMILONGA Comunicato a cura di Susanna Mariotti” src=”https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/q71/s480x480/375090_632312900130259_46802445_n.jpg” width=”169″ height=”239″> Sarà una serata all’insegna della milonga danzata, detta, rappresentata, partecipata…
La TeatralMilonga del titolo, che andrà in scena – nell’ambito del VeronaTango Festival 2013 – venerdì 31 maggio 2013, alle ore 21.15 nello spazio suggestivo di uno dei Padiglioni dell’ex Arsenale (il 20/2), non solo si lascerà guardare ed ascoltare, ma potrà essere vissuta in prima persona dai milongueri presenti, invitati a unirsi all’evento proposto agli spettatori come “rito partecipativo e conviviale”.
Per la nuova creazione dell’Associazione Interculturale Ponti onlus, Cristina Baldessari, cui si devono ideazione e regia dell’evento, torna a un antico e sempre vivo amore: l’Argentina, in una delle sue rappresentazioni simboliche più immediate e vitali: il tango e tutto ciò che attorno a questa danza sensuale si muove, tanto da incarnare compiutamente l’anima di un popolo.
Dopo le intense suggestioni dello spettacolo teatrale “Mi Buenos Aires querido”, che fu un grande successo della scena veronese alcuni anni fa, e in omaggio alla mission stessa dell’Associazione Ponti – che realizza e sostiene da oltre 10 anni progetti di solidarietà rivolti a bambini e ragazzi del paese latinoamericano – sulla struttura base della Milonga suddivisa in tande e cortine, i milongueri presenti potranno danzare vivendo l’atmosfera, le emozioni, i temi affrescati nello spettacolo dall’intreccio del linguaggio visivo, verbale, musicale e corporeo.
Gli spettatori che invece vorranno partecipare come osservatori dal bordo del magico cerchio, avranno modo di vedere l’opera da piccola distanza nella sua completezza.
Così come nel tango, frutto del crogiolo di culture e di espressioni quali la danza, la musica e la poesia, nella TeatralMilonga s’intessono frammenti del microuniverso individuale dei partecipanti con frammenti della storia e della cultura del popolo argentino e italiano, genti che dall’alba del Novecento, camminano e danzano ancora insieme. Il ballo diviene così metafora della vita che supera l’isolamento, la paura attraverso una comunicazione fra donne, uomini e culture che valica la frontiera della parola.
TeatralMilonga vede la partecipazione corale degli attori Sergio Bonometti e Paola Compostella, al pianoforte il Maestro Giannantonio Mutto, Elisa Zacco, Manuela Padovani e i tangueri di Murmure; costumi e oggetti di scena sono di Francesca Dorizzi, il video è a cura di Maria Angela Bernardi e Paola Compostella, audio e luci di Marco Spagnolli.
Come per tutte le iniziative di Ponti Onlus, il ricavato della serata è destinato ai Progetti solidali in Argentina, presentati sul sito -www.myspace.com/pontionlus.
E’ gradita la prenotazione, presso Ass. Interculturale Ponti Onlus, tel. 045.8008026 o 347.1735602 (anche per info), [email protected]
TEATRALMILONGAComunicato a cura di Susanna Mariotti ASSOCIAZIONE INTERCULTURALE PONTI-ONLUS
L’Associazione Interculturale Ponti onlus viene costituita nel dicembre 2005, ma già dai primi anni Duemila data l’inizio dell’attività culturale e di solidarietà ad opera di coloro che dell’Associazione saranno poi i soci fondatori.Il nome dell’Associazione “PONTI” rappresenta metaforicamente la volontà dell’Associazione di operare come trait d’union tra poli e mondi diversi – arte e solidarietà, in primo luogo, ma non solo, in un’azione a favore del dialogo, della valorizzazione delle differenze e dell’interrelazione di esperienze umane e linguaggi diversi.PONTI realizza la propria vocazione promuovendo e sostenendo progetti di solidarietà attraverso iniziative interculturali di informazione ed anche di creazione culturale, come la realizzazione di spettacoli teatrali, musicali, mostre e di video.L’arte e gli artisti per la solidarietà, dunque, ma anche l’arte che si nutre dell’incontro con la realtà del sociale.Fin dalla sua costituzione, la vocazione di “Ponti” è stata di operare a livello internazionale, in diverse accezioni.
Ma è anche nel suo stesso operare artistico e culturale che “Ponti” esprime l’apertura al mondo, consapevole che proprio il linguaggio dell’arte per definizione, non conosce limiti e confini geografici.Così, gli spettacoli e le altre iniziative culturali realizzate in questi anni hanno visto anche la compresenza di giovani artisti di diverse provenienze, configurandosi altresì come opportunità formative e di espressione per giovani artisti alloglotti.

La milonga

La milonga è una danza popolare di origine Argentina che deriva dalla più comune Habanera, importata dall’America Meridionale agli inizi del XIX secolo, alla quale è stata sostituita il ritmo di 6/8 con uno più semplice e lineare di 2/4. Un ritmo quest’ultimo che si addice molto di più ad una danza da sala rispetto all’habanera anche se, per la loro somiglianza, spesso la milonga veniva chiamata anche l’habanera dei poveri.

Negli anni a venire però, il tango tolse molta popolarità alla Milonga che venne presto confusa con il tango stesso, da questo deriva la definizione di tango-milonga, cioè un tipo di tango con un adattamento leggermente più veloce e dal ritmo molto più marcato.

Di questo genere in particolare è interprete uno fra i maggiori ballerini argentini, Rubén Celiberti.

Origini

Nacque nei primi anni del XIX secolo nelle case da ballo frequentate da gente povera o comunque non benestante. Per estensione, era usato anche per indicare le donne che lavoravano in queste case da ballo.

Il vocabolo milonga può significare parola, confusione, litigio. L’origine precisa è incerta e discussa. Si sa, tuttavia, che possiede elementi della musica africana nella sua struttura ritmica e influenze di danze creole ed europee importate nella regione de Buenos Aires attraverso diverse vie, principalmente dal Perú, Spagna, Brasile e Cuba. Succedeva in quell’epoca il fenomeno che si conosce come “de ida y vuelta” perché i generi viaggiavano dall’America all’Europa e viceversa acquisendo trasformazioni e adattamenti in ogni regione specifica.

Ha somiglianza con altri ritmi come la chamarrita, il choro, il candombe e la habanera. Si presume che apportó elementi al tango, che dopo prese la forma originale della milonga propriamente come sottogenere.

La milonga Rosista si considera una delle più vecchie:

(ES)

« Dicen que viene del norte

las tropas del general;

con mucho galón dorado

que a Rosas quieren voltear » (IT)

« Dicono che vengono dal nord

le truppe del generale;

con molti galloni d’oro

ché Rosas vogliono rovesciare »

Nel 1830 arriva la guajira, probabilmente con il nome di Tirana; ce ne sono diverse composte in Buenos Aires. Quando Urquiza sconfigge Rosas nella batalla de Caseros nel 1852, i brasiliani, che formavano parte dell’esercito Grande, intonavano guajiras dicendo che cantavano milonga.

« “Podemos concebir su origen como la contradanza europea en su versión ciudadana rioplatense, y siguiendo la idea de Grenet, describirla como una melodía criolla rioplatense fundida al poderoso aliento de los tambores candomberos”, de cuyos ritmos “es hija directa” » (IT)

« “Possiamo concepire la sua origine come la contraddanza europea nella sua versione cittadina rioplatese, e seguendo l’idea di Grenet, descriverla come una melodia creola rioplatese fondata sul poderoso respiro dei tamburi candomberos”, dei cui ritmi “è figlia diretta”. »

(( Horacio Ferrer))

« “La milonga es el género folclórico vivo por excelencia en mi tierra(…)se trata de un rítmo que recibe influencias afro y por cierto, proviene también como una buena parte del folclore nuestro, del folclore del sur de España, el folclore andaluz. Pero comprende una vasta zona del cono sur, la pampa argentina y las praderas onduladas de la banda oriental.” » (IT)

« “La milonga è il genere folclorico vitale per eccellenza della mia terra [...] si tratta di un rítmo che riceve influenze afro e di certo proviene, come una buona parte del folclore nostro, dal folclore del sud della Spagna, il folclore andaluso. Ma comprende una vasta zona del cono sur, la pampa argentina e le praterie ondulate della fascia orientale.” . »

(( Alfredo Zitarrosa, entrevista radial, Madrid 1976))

La milonga è coesistita insieme alla habanera, ma regnò in ambienti sociali molto umili. Per questo, la si è perfino chiamata habanera dei poveri. Esiste anche una antica variante uruguayana, apparentemente esclusiva della città di Montevideo, chiamata Milongón.

Campera o urbana

La milonga campera è leggera, benché non tanto come la milonga urbana; si interpreta con chitarra e non ha coreografia.

Differenze con il tango

Sebbene tanto la milonga come il tango sono al compás (tempo) di 2/4 o 4/4, le 8 semicrome della milonga sono distribuite in 3 + 3 + 2, invece il tango possiede un ritmo più «quadrado». I testi della milonga sogliono essere picareschi.

Borges e la milonga

Lo scrittore argentino Jorge Luis Borges criticó a un certo momento il tango e preferì la milonga, che non trasmette la malinconia del primo. Borges è autore dei testi di Jacinto Chiclana, una milonga musicata da Astor Piazzolla, nella quale ricorda la figura di un corajudo (valoroso) guapo che soleva porre la sua abilità nel coltello al servizio di capi politici.

La milonga come sala da ballo

Oltre che di genere musicale il termine milonga possiede anche un significato di luogo e pratica, cioè di incontrarsi per ballare la milonga, il tango e il vals criollo. La milonga è anteriore agli altri due generi quindi per estensione è stata adottata, agli inizi, per definire sia il genere musicale che l’incontro della gente per ballarlo.

Quando prese piede questo tipo di danza, la comune balera e sala da ballo prese il gergale nome di milonga. La milonga è di solito uno spazio molto ampio dal pavimento particolarmente levigato e spesso contornato da tavolini per i ballerini. Le coppie danzano lungo una “linea di ballo” più precisamente detta “Ronda”, cioè lungo il contorno esterno dello spazio libero e procedono in direzione antioraria.

Gli abituali frequentatori della milonga vengono definiti milongueros.

La milonga ha un suo linguaggio particolare: come invitare o “farsi invitare” al ballo, come regolarsi con un partner più alto, più basso, più o meno esperto. Sono tutti elementi che contribuiscono ad un’esperienza piacevole in milonga e secondo alcuni fanno parte delle basi del ballo.

Durante una serata in milonga di solito si possono ascoltare i tre tipi di musica già detti intervallati da una cortina musicale ogni tre quattro brani ballati.

Curiosità

Il cantautore italiano Paolo Conte ha dedicato alla Milonga il brano Alle prese con una verde milonga pubblicato nell’album Paris milonga del 1981, testo riproposto in forma rock nel 2004 dai Marlene Kuntz nell’album Fingendo la Poesia .

Il 7 novembre 2006 ha avuto inizio su Raitre, in seconda serata, un programma di 10 puntate dal titolo “Milonga Station”. In ogni puntata è stato presentato un racconto da cui veniva estrapolata e analizzata una parola (dall’africano Milonga=Parola)

Il termine “ballare la Milonga” è anche usato nelle cronache sportive in riferimento a quando il ciclista iberico Alberto Contador Velasco, in sella alla sua biciletta si alza sui pedali nelle salite più arcigne e danzando scala i colli ed i passi delle grandi corse a tappe


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