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Vertenza Porto di Gioia Tauro, il parere della CGIL locale

Creato il 18 giugno 2011 da Yellowflate @yellowflate

la parola alla CGIL della Piana di Gioia Tauro: vertenza Porto La pesante crisi che vive la Piana di Gioia Tauro e la Provincia reggina registra il punto massimo di caduta nelle problematiche legate al futuro del Porto di Gioia Tauro. Il ridimensionamento delle attività dello scalo gioiese che, giorno per giorno, prende corpo, avrà effetti devastanti sul mantenimento dei livelli occupazionali e di riflesso comprometterà la tenuta del sistema economico del territorio, della Provincia e dell’intera Regione, scrivono in una notaAntonino Calogero Segretario Generale Cgil della Piana di Gioia Tauro e  Domenico Laganà Segretario Generale Filt Cgil. “Pensiamo che il venir meno di centinaia di posti di lavoro, come effetto diretto, e di migliaia, come effetto sull’indotto, provochi maggiore povertà diffusa” proseguono i rappresentanti del Sindacato secondo i quali si  potrebbero determinare, non solo importanti flessioni dei consumi con un calo generalizzato della qualità della vita, ma il declino di tutto il sistema economico.
Il Porto di Gioia Tauro, sebbene non sia riuscito a sfruttare al massimo le sue potenzialità tanto da diventar davvero volano di sviluppo, ha certamente, risvegliato la produttività e l’economia, tanto da produrre realisticamente il 50% del PIL privato calabrese.
Il 22 giugno è prevista una riunione a Roma e, secondo la locale CGIL si deve tenere alta la guardia, infatti  proseguen la nota di Laganà e Calogero “crediamo che la stessa convocazione manchi di attori indispensabili quali: i Sindaci del territorio comprendente l’Area Portuale e l’Assindustria, che dovrebbero, unitamente alle parti sociali, sostenere la trattativa per garantire lo sviluppo dell’hub e dell’area industriale.”
La CGIL dunque , lancia un appello alle Istituzioni e alla cittadinanza affinché si realizzino le condizioni per la difesa dell’economia del territorio e invita all’incontro che si terrà lunedì 20 c.m. alle ore 18,00 presso il varco doganale di accesso al Porto (Gate), a sostegno della crescita di tutto il sistema produttivo dell’area gioiese e per esprimere solidarietà alle centinaia di lavoratori che versano in un clima di incertezza sul proprio futuro.


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