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Vettel a ruota libera sul suo mondiale 2012

Da Carlo69 @F1Raceit
Paddock vettel austin 2012 libere venerdi

Published on dicembre 19th, 2012 | by Giulio Scaccia

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Sebastian Vettel particolarmente loquace: il campione del mondo di F1 riparla del mondiale

Milton Keynes, 19 dicembre 2012. Una stagione movimentata, conclusa con qualche polemica sul sorpasso alla Toro Rosso. Sebastian, il tre volte campione del mondo, ritorna sulla gara di Interlagos. Non fa polemiche. A quelle ci pensa Marko in beata solitudine.

Ecco il pensiero di Seb riguardo il GP del Brasile e le sue certezze post gara: Non ho pensato nemmeno per un attimo di avere commesso un’irregolarità. Anche se in quella gara sono successe un sacco di cose ho sicuramente visto tutte le bandiere e i loro colori. Sono solo stato informato del fatto che la Ferrari aveva in mente qualcosa, Christian Horner mi ha chiamato dicendomi che ovviamente la Ferrari non era troppo felice del risultato della gara. Dopo che la Fia ha controllato le immagini e ha confermato che ogni cosa si è svolta secondo le regole, ha rinunciato a qualsiasi protesta. Ma, che ci crediate o no, sapevo fin dalla bandiera a scacchi che da parte mia non c’era stata una sola manovra sbagliata”.

Seb continua parlando dell’approccio al mondiale suo e della Red Bull: ”Non abbiamo mai smesso di crederci e questa è stata la chiave quest’anno. E’ più facile a dirsi che a farsi. Tanti ‘esperti’ si lanciano in considerazioni usa e getta su chi sarà il campione e chi il perdente e non bisogna farsi condizionare. Qualche mio avversario potrebbe avere sottovalutato l’importanza di ogni singolo punto. Solo tre punti hanno diviso il primo dal secondo, chi ha scritto ancora il proprio nome sul trofeo da chi invece non lo ha fatto”.

Conclude così Vettel: ”So di avere un posto speciale nel team ma continuo a considerarmi parte di una squadra e come tale voglio ottenere gli stessi successi degli ultimi tre anni. In questo momento è bello assaporare la vittoria del titolo e tutto ciò che ne consegue, ma ciò che resta di più in mente sono i passi fatti per arrivarci: il nervosismo in griglia alla prima gara, lo stress quando le cose non vanno come previsto, i podi. Tutti questi momenti restano nella tua testa per sempre».


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