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“Vi racconto le serate hot di Ruby”

Creato il 29 novembre 2010 da Lapulceonline

Prima di diventare famosa in tutto il mondo per essere stata ospite di Silvio Berlusconi nella sua villa di Arcore bazzicava per i locali più trendy di Genova. Era ossessionata dalla tv e dalla voglia di apparire. E tra i cubi e i divanetti delle discoteche non passava certo inosservata, a tal punto da venire notata persino dal Presidente del Consiglio, notoriamente sensibile al (giovane) fascino femminile. Pochi la conoscono con il vero nome, Karima el Marough, marocchina di appena diciotto anni, compiuti qualche giorno fa. Tanti la ricordano con il nome d’arte decisamente  malizioso, associato allo “scandalo” che l’ha vista coinvolta in un affaire  decisamente complicato. Ruby Rubacuori: è lei la ragazza del momento.  Tutti l’hanno vista seminuda su Facebook, in televisione e   su decine di altri siti (o giornali di gossip) mentre si scatena in disco o in pose piccantissime fasciata in abitini succinti. Tutti parlano di lei, ma in pochi l’anno conosciuta davvero e possono  raccontare di aver avuto a che fare con la Ruby che ha inguaiato il Cavaliere. Ci parla di lei un ragazzo originario di Ovada che lavora nel mondo della notte ed è un amico de La Pulce: Enrico Santamaria ci racconta le notti “hot” al Fellini di Genova di Ruby “combinaguai”.

La giovane   alle serate “pepper&chic” – dove l’animazione fa rima con trasgressione – ci entra per conoscenze dei proprietari del locale. Si fa notare subito per la sua esuberanza, raccontando le prime bugie   su suo conto: “Ci ha detto di essere ventenne, non diciassettenne come poi abbiamo scoperto, e di essere brasiliana (e poi al Premier di essere la nipote del presidente egiziano Mubarak)”, conferma “Santy”,  che ricorda l’ultima performance di Ruby, proprio ad ottobre, prima che scoppiasse la “bomba” con il Cavaliere. Da semplice cliente del locale, Ruby si ritaglia autonomamente uno spazietto nel cast della serata, tra drag queen, trasformisti e cubiste in perizoma. Era una delle ultime ragazze a lasciare il locale. “Non l’abbiamo mai pagata”, precisa Santamaria, “Era un’amica di uno dei soci del Fellini che ballava e interagiva con i nostri performers”.

La ricordano come una monella scatenata, che utilizzava frustini fetish, calze a rete, perizomi al limite del consentito e portava un po’ di scompiglio per il suo spirito indipendente, con la mania di apparire e la voglia  di eccedere, considerata da sempre una delle scorciatoie più veloci per il successo. Le foto prese in Rete e scattate proprio in una di quelle serate “estreme” non lasciano nulla   all’immaginazione. Ruby Rubacuori, da una casa famiglia di Sant’Ilario, ha bruciato le tappe, tra bugie e amicizie che contano.


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