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Via l’amianto dalla Sicilia. Ai Comuni contributi per rimuoverla

Creato il 27 marzo 2014 da Comunalimenfi
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L’Ars ha approvato il disegno di legge “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”, presentato da Pippo Gianni.

Questo, in sintesi, il contenuto dell’atto. La Regione, ai fini della salvaguardia della saluta dei cittadini dai rischi derivati dall’esposizione all’amianto, adotta in iniziative volte alla costante prevenzione primaria e secondaria ed al risanamento dell’ambiente rispetto all’inquinamento da fibre di amianto.

Obbiettivi: tutela della salute dei luoghi di vita e di lavoro connessi con l’esposizione all’amianto, la mappatura, la bonifica ed il recupero di tutti i siti, impianti, edifici e manufatti presenti nel territorio in cui si sia rilevata la presenza di amianto; sostegno alle persone affette da malattie derivanti da esposizione di amianto; ricerca e sperimentazione in materia di prevenzione, diagnosi e cura di patologie asbesto correlate nonché in materia di risanamento dei siti contaminati; promozione e di iniziative volte alla riduzione del rischio sanitario da amianto; eliminazione di ogni fattore di rischio indotto dall’amianto in tutto il territorio regionale.
Sospesi: l’art. 3 riguardante l’istituzione dell’ufficio amianto del dipartimento regionale della Protezione civile; l’art. 13 che prevede disposizioni sulla vigilanza; l’art. 16 relativo alla clausola finanziaria.

In particolare: L’articolo 5 “Monitoraggio del rischio e delle patologie correlati all’amianto” del suddetto dll recita che “Per agevolare il censimento dell’amianto ogni Comune può inviare a famiglie ed imprese aventi sede legale nel proprio territorio un apposito modulo da restituire, debitamente compilato, entro 30 giorni, all’Ente locale il quale è tenuto a segnalare all’A.R.P.A. territorialmente competente tutti i dati rilevati circa la presenza di amianto nel proprio territorio. Il modulo relativo deve essere conforme a quello standard vigente secondo la normativa di settore e deve essere reso disponibile nel sito WEB del Comune anche ai fini della comunicazione dei dati che famiglie ed imprese potranno inviare on line all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’ente locale.

In particolare: L’articolo 10 “Interventi di bonifica” del dll recita inoltre che “L’Assessore regionale per l’energia ed i servizi di pubblica utilità emana, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, un bando per la concessione di contributi ai comuni, singoli o associati, finalizzato alla rimozione, trasporto, stoccaggio e conferimento all’impianto di trasformazione di cui all’articolo 14 dei manufatti in amianto presenti nei siti, negli impianti, negli edifici e nei mezzi, pubblici e privati. I comuni provvedono in conseguenza secondo le direttive del proprio “Piano Comunale Amianto” sotto la vigilanza dell’Ufficio amianto del Dipartimento regionale della protezione civile”.

Lucia Borsellino, assessore per la salute: “Questa norma non solo è indispensabile, ma colma un gap che ha visto la Regione Sicilia sicuramente fanalino di coda nel contesto nazionale, su un tema assolutamente preminente per quanto riguarda la tutela della salute pubblica. Il primato lo abbiamo ancora insieme con la Regione Calabria, per la mancata adozione di un piano aggiornato: il primo e l’ultimo è stato fatto nel 1995 per cui è assolutamente necessario metterci in linea con le indicazioni nazionali volute dal Piano nazionale amianto, perché si realizzi nella nostra regione un atto di programmazione che preveda tutte le fasi: dalla mappatura allo smaltimento, all’adozione di tutte le misure di prevenzione necessarie e di sorveglianza epidemiologica”.

 

Nel resoconto della 143ª SEDUTA dell’Ars 25/03/2014, visionabile il ddl sull’amianto.


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