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Viaggiare, il viaggio…in viaggio con i bambini.

Da Mcc
Come pedagogista non posso che affrontare questo tema, quello del viaggio, cercando di coglierne i risvolti educativi. Prometto già dal principio che userò un taglio stilistico adeguato a un blog, che non mi dilungherò troppo! Care mamme e cari papà sappiate che sto scrivendo avendo voi e le vostre possibili domande in merito al viaggio con i bambini come riferimento!
Il viaggio è sempre stato inteso come metafora della scoperta. Quando parliamo di viaggio non possiamo non parlare di Ulisse e del suo viaggiare. Viaggiare, il viaggio…in viaggio con i bambini.Il viaggio, fra le pagine dell’Odissea, diventa metafora dell’incontro, della scoperta e infine del ritorno. Più ricchi, se non economicamente (perché anzi solitamente avviene l’esatto contrario ^__^) umanamente! Il viaggio è esperienza, è crescita umana. Lo è per noi adulti, lo è per i bambini. Il bambino, soprattutto nel suo primo anno di vita, affronta le sue giornate come in un viaggio: alla scoperta di se, alla scoperta dell’altro, alla scoperta del mondo. Il bambino ama viaggiare perché inevitabilmente adora il senso di meraviglia che deriva dalla scoperta e dal viaggio. A essere terrorizzati dal viaggio, quando arrivano i bambini, siamo noi adulti che stupidamente ci facciamo mille problemi come se il bambino fosse incompatibile con la possibilità di vedere posti nuovi, usare mezzi di trasporto, cambiare “aria”. Nei post che trovate in Viaggia che ti passa, Roberta vi presenta bene una sorta di vademecum anti-ansia-da viaggio- con pargoli al seguito! Viaggiare come coppia è come viaggiare come genitori? No! Questo è innegabile! Occorre certamente programmare meglio e in modo minuzioso il viaggio (basta non andare in crisi in caso di imprevisti però!), rivedere il metodo di preparazione dei bagagli, cambiare prospettiva e riflettere sui tempi e le gestioni delle routine necessarie per il benessere del bambino. Prepararsi insomma! Viaggiare come genitori è dunque orribilmente restrittivo e quindi non piacevole? Assolutamente ancora NO! Programmare non vuol dire sentirsi intrappolati dentro a un programma di viaggio restrittivo ma semplicemente partire con le dovute “precauzioni del caso”. Quando si viaggia con dei bambini occorre non farsi trovare impreparati! Cominciate soprattutto dal liberarvi dall’ansia e manifestare invece la vostra gioia di questo viaggio come famiglia: i bambini sentono se siete agitati o sereni e si comportano di conseguenza perché assorbono il vostro sentire! Siate sereni e li aiuterete a vivere intensamente queste esperienze. Create anche delle piccole e sane routines di viaggio: un CD di musica le cui note accompagneranno il viaggio, dei giochi (non dimenticate il loro giochino preferito), e dei libri sul tema! La condivisione aiuta ad amplificare l’entusiasmo. Il viaggio, la vacanza rappresentano un momento di “destress” per la coppia e a maggior ragione per la famiglia: anche il vostro bambino lo vivrà come tale. Se trasmettete loro fin da piccini la passione per il viaggio, la sete di scoperta e di esperienze attive da grandi vi ringrazieranno. Viaggio significa stop dal lavoro (salvo mail che perseguitano anche in vacanza e telefonate varie) e quindi più tempo per la famiglia e per voi. Concedetevi questo tempo e godetevelo. Questo è uno dei principali motivi che spingono il bambino ad adorare questi momenti, queste esperienze perché concedono loro più tempo per stare insieme a mamma e papà! La famiglia ritrova il suo tempo in vacanza, in viaggio e riesce a fare cose che nella vita di tutti i giorni non può concedersi. La bellezza del viaggio si concretizza anche nei tempi più dilatati e meno restrittivi, nella possibilità di trascorrere più tempo tutti insieme, di staccarsi dal corri corri giornaliero e fare esperienze diverse vedendo e facendo cose diverse. Per il bambino fare esperienza è di vitale importanza: l’esperienza è crescita. Nell’esperire l’ambiente, lo spazio il bambino lavora sul suo sviluppo armonico e acquisisce competenze. Il contatto con l’ambiente, la natura, un posto nuovo è molto importante per il benessere del bambino perché stimola il suo sviluppo intellettivo grazie ai numerosi stimoli che riceve (visivi, tattili, uditivi). Quando sceglierete il vostro prossimo itinerario, dunque, ricordatevi dei preziosi consigli circa l’organizzazione, la preparazione del bagaglio, i documenti necessari che trovate fra le pagine di Viaggia che ti passa. Ricordatevi anche di quanto sia importante e funzionale per i vostri bambini viaggiare e soprattutto viaggiare con voi! Buon viaggio e soprattutto buona “scoperta” insieme ai vostri pargoli!

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