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Viaggiare sicuri e l’incoscienza dei genitori (e non solo)

Da Mammachevita @mammachevita_g

Viaggiare sicuri e l’incoscienza dei genitori (e non solo)

Con l'arrivo dell'estate il profumo delle vacanze si fa sempre più forte. Le scuole finiscono, i bambini iniziano il loro periodo di relax e divertimento e i genitori alle prese con il loro lavoro devono attendere il fatidico giorno in cui potranno godersi insieme a tutta la famiglia i giorni delle meritate e sudate ferie.
Preparare le valigie, organizzare le tappe, mettersi in viaggio, godersi i momenti più belli insieme e ricordare con il sorriso quegli istanti una volta ripresa la quotidiana routine.

Ogni anno al telegiornale si sente parlare di weekend da bollino giallo, rosso, nero. Gli italiani sono un popolo di viaggiatori e amano la "comodità" della macchina sia per i lunghi che per i brevi spostamenti. Ricordo che anche io quando ero piccola per andare in vacanza viaggiavo con la macchina insieme a mamma e papà. Partivamo da Milano il sabato sera, non appena la mamma finiva di lavorare. Mi addormentavo durante il viaggio e al mio risveglio, 1200 km dopo, mi ritrovavo nel posto dei miei sogni: a casa dei nonni.
In questo posto adesso ci abito stabilmente con la mia famiglia ma mai, ripensando alle vecchie abitudini, mi rifarei dei viaggi così lunghi per attraversare l'Italia. Eppure ancora oggi in tanti lo fanno.
In estate vedo anche moltissime auto con targhe straniere, germania, francia, svizzera, persone espatriate che ritornano a casa per qualche giorno. Vedo macchine colme di valigie, pacchi attaccati ovunque e in qualunque modo, genitori con bimbi, gruppi di amici... insomma le vacanze sono per tutti!

Insieme a questo però vedo anche moltissimi genitori che non prendono sul serio l'importanza del trasporto in auto dei propri figli e a questo non mi riferisco solo ai lunghi tragitti, perché l'auto non la si usa solo per fare interminabili viaggi. Vedo bambini dell'età di Cesare in piedi sul sedile mentre non so chi gli sta guidando di fianco, neonati in braccio alla mamma seduti sulle gambe della stessa, seduta lato guidatore. Bimbi che fanno avanti e indietro per i sedili come scimmie impazzite e quelli che invece si appoggiano alla parte superiore del portabagagli per fare le facce buffe e salutare chi sta dietro di loro. Osservo scene che mi fanno accapponare la pelle.
Mi chiedo sempre se che chi permette questo sappia a cosa va incontro, a quali seri rischi sta facendo correre al proprio figlio, a quali danni irreparabili potrebbe insorgere.

Spesso anche con i miei bambini mi è capitato di sentirmi proporre situazioni simili: " passo a prenderlo con la macchina e lo faccio sedere di dietro con la cintura di sicurezza", " non ti preoccupare, x lo tiene in braccio" " ma sono due metri cosa vuoi che succeda!". La mia risposta è sempre stata NO, categoricamente e inesorabilmente NO.
Se qualcuno ha voglia di giocare con la vita dei propri bambini è liberissimo di farlo, ma dal mio personalissimo punto di vista io non ci tengo affatto a farlo con i miei. Ritengo infatti che la sicurezza in auto sia uno dei fattori chiave per dar a loro una buona educazione in merito alle corrette abitudini da seguire oltre al fatto che, seguendo le regole come è giusto che vengano seguite, non faccio altro che tutelare la loro salute ma soprattutto la loro vita.

Viaggiare sicuri e l’incoscienza dei genitori (e non solo)
In molti non sanno infatti che la percentuale più alta degli incidenti stradali viene causata proprio in città (il 75%) e che il 40% degli incidenti sono mortali nei primi 3 chilometri di strada percorsi. Qui non si parla di un dito slogato o di essere inciampati a scuola ed essersi sbucciati un ginocchio, si parla di vita. La vita di una persona che amiamo più di noi stessi e che va rispettata come e di più di come faremo nei nostri confronti.
In questi casi poi non esiste il te l'avevo detto, i sensi di colpa non servono nulla soprattutto se pensiamo che, in caso di irreparabile, bastava davvero poco per prevenire e se solo ci penso mi viene la pelle d'oca... a voi no?

Posso comprendere che al momento, per come "gira l'economia" ogni spesa da affrontare venga valutata accuratamente ma qui non stiamo parlando di optional, ma di un dovere che abbiamo dei confronti dei nostri figli e nipoti. E se non puoi/vuoi comprare un seggiolino fattelo prestare (purché sia omologato secondo le normative e idoneo all'altezza di tuo figlio NON AL PESO!).
Non hai voglia di perdere tempo cercando un seggiolino usato? Allora armati di santa pazienza, passeggino, fascia, marsupio, mezzi pubblici, tacco e sola, non importa! Purché tu non salga in macchina senza l'adeguata attrezzatura.

Nella speranza di aver fatto venire il cagotto qualche senso di colpa a qualcuno che finalmente sta valutando l'acquisto un seggiolino aiuto consiglio di leggere questo post che tratta della nuova normativa in vigore e di come scegliere il seggiolino valutando i giusti criteri di selezione.
Io ad esempio sono una fanatica della sicurezza in auto, amo documentarmi sulle cose che ritengo importarti e amo aggiornarmi sulle novità di argomenti interessanti come questo. Sono passata dall'essere una mamma che allattava in macchina seduta nei sedili posteriori con l'auto in movimento a quella che fa piangere il bambino lo stretto necessario per trovare un luogo adatto dove fermarsi e farlo mangiare con calma. È tortura?? No è coscienza.

Al contrario che con Cesare, con la quale sono stata molto leggera nel mio comportamento sulla sua sicurezza in auto, con Vincy sono sempre stata molto ferrea. Cesare era giù "grandicello" e ben addestrato nello stare nel suo seggiolino (passati i primi mesi mi sono rinsavita dandogli le corrette abitudini) e poteva essere fin da subito un buon esempio per il suo fratellino. Sedendosi uno accanto all'altro potevano osservarsi in come entrambi stessero facendo la stessa cosa, non potevano esserci invidie, non potevano esserci errori. Facendo così è stato tutto più semplice.

Da dopo la nascita di Vincy in macchina ci siamo attrezzati con due seggiolini auto: uno 0+ per Vincy e un 9-18kg per Cesare. Entrambi montati rispettivamente dietro lato guidatore e passeggero ed entrambi rivolti nel senso contrario a quello di marcia. Perché? La nuova normativa i-Size è stata studiata proprio per una magiore sicurezza dei nostri figli e permettergli di viaggiare seduti in senso opposto a quello di marcia, protegge lo loro testa e il loro collo dal rimbalzo dell'impatto. I bambini infatti non sono degli adulti in miniatura ma più sono piccoli e più il peso della loro testa è maggiore e sproporzionato al resto del corpo e per maggiori info vi invito a leggere il post di cui vi parlavo prima.

Io stessa ho fatto scuola a PapàCheVita sull'importanza della sicurezza e adesso, come me, sposa perfettamente le mie scelte sul tema. Proprio in merito a questo a breve dovremo cambiare il seggiolino di Vincy che, essendo ancora un ovetto, tra poco non andrà più bene per lui e lo stiamo sfruttando nelle rare occasioni nella quale ci si muove in quattro.
Quando invece usciamo con un figlio solo utilizziamo sempre il seggiolino di Cesare che, sia per peso che per altezza è adatto anche a Vincy. Trovo infatti che questo seggiolino oltre che rispettare la nuova normativa i-Size alla lettera sia comodo sia per loro che per noi.
L'iZi Combi X3 isoFIX di BeSafe è uno dei migliori seggiolini per auto in commercio:

  • si può utilizzare nel senso contrario di marcia fino ai 3 anni grazie all'attacco IsoFix che permette una sicurezza maggiore agganciando il seggiolino direttamente alla macchina senza l'aiuto di cinture
  • si può utilizzare anche in senso di marcia con un ancoraggio con la cintura di sicurezza studiato per rendere il seggiolino stabile e fino all'aut
  • si fissa, in entrambe le direzioni, allo schienale del sedile in modo da mantenerlo saldo alla base e nella postura corretta
  • utilizzato in senso contrario di marcia ha una gamba che permette un terzo ancoraggio alla macchina fissando in modo sicuro la struttura del seggiolino
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Va anche detta una cosa: se non hai mai installato un seggiolino isoFIX e soprattutto se al primo tentativo non ne avevi nemmeno mai visto uno, il montaggio può essere un pò macchinoso (se poi fai come me che per fare la brillante l'ho montato senza istruzioni, sei a cavallo...ironicamente parlando intendo) ma, andata la prima, toglierlo e rimetterlo per esempio per pulire l'auto o per sfoderarlo e lavarlo diventerà un gioco da ragazzi.

Non tutti i bambini comunque amano i seggiolini auto e questo è un dato di fatto. Possono essere comodi, bellissimi, all'ultima moda, rispettare tutte le normative del mondo ma, soprattutto se molto piccoli, quando iniziano a strillare è una vera angoscia e di questo me ne rendo conto. Con l'esperienza però ho imparato che più gli si fa capire che al primo pianto li si accontenta e più "se ne approfittano". Ricordatevi quindi che qualche lacrima può aiutarvi a salvargli la vita ed è brutto da dire, ma dovete resistere. Nessuno però vi obbliga a non fare un percorso graduato, costruito piano piano in modo che non diventi una forzatura.
Tal volta però il loro pianto più essere anche richiamato da un fastidio: un pannolino sporco, la fame, le cinture che "lo legano troppo" (e non per questo vanno allargate, non farebbero correttamente la loro funzione) o d'estate il caldo. Anche noi d'estate sudiamo seduti in macchina. Cercate gli accorgimenti più giusti, acquistate una copertura che li mantenga più freschi così da creargli meno disagi

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Fare le scelte giuste a volta implica dei sacrifici, che possano essere economici (un buon seggiolino auto non costerà mai due soldi) o emotivi (sentirlo piangere perché vuole scendere dal seggiolino) e so, perché anche io l'ho vissuto, che non sempre sono scelte semplici. Ma pensare che si fa per un ottima causa fa sicuramente stare meglio.

Non è difficile scegliere basta informarsi.
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Intanto per farli stare più comodi basta rispettare la prima regola: i seggiolini auto non vanno acquistati in base al peso. La nuova normativa infatti prevede che il seggiolino auto sia scelto in base all'altezza del bambino proprio perché la selezione del tipo di seggiolino è più corretta sia da un punto di vista di sicurezza a soprattutto di postura e vi porto un semplice esempio.
Cesare ha 2 anni e mezzo e pesa 15kg. Secondo il suo peso io potrei già farlo sedere su un seggiolino auto del gruppo 2/3 (dai 15kg ai 36kg) ma la sua altezza è di 95cm, il che significa che per usare un seggiolino della categoria 2/3 gli mancano ancora ben 10cm.
Acquistando un seggiolino di questo gruppo rispetterei il peso consigliato ma metterei mio figlio in una posizione scomoda per lui (per il poggiatesta, per la schiena e per il supporto del collo) e soprattutto pericolosa perché non avrebbe le giuste protezioni per un bambino della sua età.
Capito questo siete a metà dell'opera.

Abbiate cura dei vostri figli in auto, non farlo più essere pericoloso per loro. Anche segnalare la loro presenza all'interno dell'abitacolo è importante. Se non volete rovinare il vetro dell'auto con delle etichette adesive usate qualcosa con la ventosa, ma fatelo! Chi vi cammina vicino DEVE sapere che nell'auto ci sono dei bambini e regolarsi di conseguenza.
Vorrei anche dire, soprattutto a chi non segue le regole, che si è perseguibili per legge. Che la pigrizia è fatta di 2 minuti nel legare e slegare un bambino ma questo gesto salva la loro vita... SALVA LA LORO VITA!

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