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Vicente Amigo, un concerto strepitoso

Da Silviapare
Vicente Amigo, un concerto strepitosoIo adoro il flamenco. Ho visto innumerevoli concerti e festival, sono stata nelle casas cueva di Granada, ho pianto Paco de Lucía che avevo visto tante volte in concerto. Tutto questo rientra in una mia più generale passione per la Spagna - soprattutto del sud - e per la lingua spagnola.
E così non potevo lasciarmi sfuggire il concerto del mitico Vicente Amigo, che viene definito l'erede di Paco (e vogliamo dire qualcosa anche sulla sua gnoccaggine?). Mamma mia che concerto. Il pubblico, che da queste parti non è certo espansivo come in Spagna, alla fine sembrava che volesse tirare giù il teatro. Io mi dimenavo sulla sedia e ululavo come un'ossessa. 
Amigo suona un flamenco moderno, radicato nella tradizione ma ricco di altre influenze, soprattutto jazz. Per questo non potevo essere del tutto sicura che la pedana nera davanti ai musicisti avrebbe effettivamente ospitato un ballerino o una ballerina. Invece - sorpresa - a un certo punto uno dei musicisti si è alzato in piedi e ha cominciato a ballare (l'indizio che potesse essere lui il ballerino era che fino a quel momento non aveva suonato niente, si era limitato a battere le mani). Se ci ripenso mi vengono ancora i brividi.(E dopo questo concerto sono riuscita a convicere Mr K a fare una vacanzina in Andalusia questa primavera.)
Eccolo qua: Antonio Molina ‘El Choro’. Qui è con un ensemble più classico, ma guardate come balla.

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