Videogame.it cambia look. nextgame.it va in pensione

C'è voluto tanto, forse troppo. L'idea di pensionare Nextgame balenava già eoni fa in Leader, quando il portale era di proprietà del gruppo. In realtà Videogame Edizioni, l'etichetta creata da me e Mauro Dapit nel 2007, era nata proprio con questa idea in testa sul lungo termine, oltre all'ovvia convenienza del raggruppare sotto un unico (e ben conosciuto) cappello, tutte le iniziative editoriali in progress. Ho diretto Videogame Edizioni dal day one, fino alla cessione ad Edizioni Master, ricoprendo il ruolo di direttore responsabile di Next sia per l'online che per la versione cartacea. Ed è stato molto divertente, nonostante di fatto il day by day editoriale sia rimasto saldamente in mano al buon Sole, nei secoli dei secoli, per la parte web.
"C'era una versione cartacea di Next?", mi chiedono ogni tanto in giro quando esce il discorso. Si, esisteva, ma non si trattava di una rivista, quanto di una semplice collana mensile, con un monografico a corredo di un titolo PC scelto di volta in volta per coniugare diverse esigenze. Con Nextgame in edicola ho messo fuori anche bella roba alla fine: da The Movies a Just Cause, da Rise & Fall a Black & White 2. A questo punto conserverò gelosamente le copie ancora intonse, destinate a diventare cimeli con il pensionamento del marchio (potete ammirare una delle tante uscite in foto qui sopra!).
Tornando al portale, comunque, c'è da dire che l'impressione è molto positiva e che, come dicevo, la virata verso Videogame è arrivata a mio parere sin troppo tardi (ma in tutta onestà, vista la linea di Master, era ovvio che sarebbe stata solo questione di tempo). La navigazione è molto migliore, la resa è un pezzo avanti alla precedente versione e ovviamente sui contenuti, non c'è molto da dire perchè la qualità è sempre stata al top. Dopo GamesVillage, un altro ben restyling insomma.
La cosa che farà più discutere? Sicuramente l'introduzione della pagella, in un momento in cui, ora più che mai, tutti se la menano con l'utilità del voto, delle stelline (soluzione adottata) e tutto il resto. La verità è che il voto non è indispensabile per la critica, ma serve e come per la reportistica verso l'esterno (leggi: se metti un voto, vieni "utilizzato" da un PR che vuole bullarsi con il central ed è più facile strappare un quote su un pack per una campagna di marketing, per dire le prime due stronzate). La verità è che è bello farsi i ragionamenti sulla dignità del medium, di questo e di quello ma la realtà dice che il numerino è fondamentale per certi versi.
Avevo affrontato l'argomento già svariate volte, una delle quali in questa intervista dell'epoca su Ars (che a dire il vero partiva con un'imprecisione, perchè Next il voto non l'ha mai tolto, semplicemente non l'aveva mai avuto e questo è di fatto il battesimo ufficiale da questo punto di vista).
Anyway, il sito lo trovate ovviamente a questo indirizzo.
E se vedete uno che ogni tanto scrive di arte e videogiochi è Fotone. Se ha il tesserino da giornalista, è colpa mia che gli ho firmato tutta la documentazione. Solo che se non lo facevo, mi arrestavano. E poi rompeva i coglioni in maniera allucinante, manco gli dovessi dei soldi. E non m'ha neanche mai invitato in tutti quei podcast della minchia che fa, per ringraziarmi.
Cheers!