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“Vietato non cambiare”: ecco le prime proposte di modifica del regolamento da discutere

Creato il 04 novembre 2013 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

"Vietato non cambiare". Ovvero una serie di proposte organiche per una riforma del calcio, vista dal lato dei tifosi. In questo terzo post Domenico Amicarella ed Ottavio Virtuani entrano finalmente nel vivo.

 

 

La Direzione di gara

È affidata ad un arbitro principale, due guardalinee ed un commissioner di gara.

La riduzione del numero degli ufficiali di gara risponde ad uno dei principi guida che abbiamo voluto seguire nello stilare questo documento: comporta infatti  un contenimento dei costi ma non a scapito a scapito dell’efficenza e dell’efficacia

 

 

 

Tempo di gioco, durata delle partite  (Regola 7)

Una premessa dei ragionamenti che faremo è l'implementazione del tempo effettivo di gara1 ora (30 minuti per tempo).  È una condizione necessaria per l’introduzione di alcune delle altre innovazioni quali la moviola o ad esempio il time out.

Il cronometro viene bloccato ogni qualvolta il gioco sia determinato essere “fermo” ovvero ogni qualvolta  la palla non è in gioco:

  • palla da rimettere in gioco perchè uscita dal perimetro;
  • qualsiasi fallo fischiato dal direttore di gara; 
  • prestare soccorso ad un infortunato.

 

Perché il gioco effettivo possa essere calcolato correttamente, sarà necessaria una piccola modifica alla Regola 5: non può essere l’arbitro a fungere da cronometrista, bensì il commissioner. Il cronometro dovrà essere visibile sia per gli spettatori che per gli atleti oltre che comparire sul tabellone luminoso.

Per dare continuità al gioco e  data la possibilità di rivedere le azioni e cambiare le decisioni prese in via preliminare, diventa basilare fischiare il meno possibile.

Il termine della partita, a tempo effettivo scaduto, si determina nel momento in cui il pallone esce dal terreno di gioco. Fanno eccezione i casi in cui una squadra abbia acquisito un vantaggio generato dal comportamento scorretto della squadra opponente e vengano comminati dei calci di punizione o dei calci di rigore, oppure il gioco sia stato fermato dal direttore di gara per prestare soccorso ad un infortunato.

Una volta ripreso il gioco a fronte dei casi appena elencati la partita termina:

  • in caso di goal sulla punizione o calcio di rigore;
  • in caso di uscita della palla dal terreno di gioco.

 

Un'osservazione particolare merita il caso della sospensione del gioco causa infortunio di un giocatore: dal nostro punto di vista, solo l’arbitro può sospendere  il gioco (no al falso fair play che diventa stucchevole).  Viene comminata un’ammonizione a chi butta volontariamente la palla fuori o blocca  volontariamente il gioco. È auspicabile che l’arbitro interrompa il gioco solo ed esclusivamente nei casi in cui ci siano dei contatti violenti che mettano a repentaglio l’incolumità dei contendenti rimandando in tutti gli altri casi l’intervento dei sanitari nel momento in cui il gioco venga “naturalmente” interrotto.

 

La critica che viene mossa  al tempo effettivo riguarda l’impossibilità di garantire la contemporaneità di talune partite: giova ricordare che questo aspetto è un’idea tutta italiana, a fronte del fatto che in altri paesi a questa ”criticità” non viene dato alcun peso.

Riteniamo i vantaggi del tempo effettivo maggiori dei presunti svantaggi ed in un paese normale una conduzione più lineare possibile della partita, compresa la gestione del tempo da giocare, ha un valore assai più importante che la necessità (presunta) di contemporaneità dei match. Cessano le perdite di tempo, i balletti e le discussioni sul recupero attribuito e conseguenti polemiche.

 

Implementazione  della  “moviola”/ possibilità di rivedere le azioni.

Le immagini atte a giudicare sono quelle dei gruppi che hanno  acquisito i diritti tv per trasmettere le partite e che devono  garantire il servizio minimo, da concordarsi preventivamente, prima dell’inizio della stagione calcistica. La capacità di garantire il servizio minimo  deve  essere materia per decidere o meno  sull’’assegnazione dei diritti alla trasmissione delle partite (ovvero, se un gruppo non è valutato in grado di garantire il servizio in questione, automaticamente non ha i requisiti per vedersi assegnati i diritti alla trasmissione): gol non gol, calci da fermo assegnati e relativa correttezza della decisione presa, rigore non rigore, ecc.

Il costo totale della "rivoluzione" deve essere pari a zero:  valgono le immagini e nel caso non chiariscano vale la decisione presa dall’arbitro.

 

Il ruolo del commissioner

Il commissioner è davanti alla tv (in una zona riservata delle tribune dello stadio) e visiona  “live” la partita. Può intevernire su richiesta dell'arbitro rivedendo gli episodi dubbi, o prendere l’iniziativa per segnalare all’arbitro episodi macroscopici che siano sfuggiti alla terna (esempio: il caso Zidane/Materazzi).

 

Il Challenge

È la richiesta di rivedere una decisione da parte delle squadre: ai team è concessa 1 volta per tempo su richiesta degli allenatori (tramite un dispositivo elettronico direttamente al commissioner che avvisa l’arbitro). La richiesta può avvenire solo a gioco fermo ed entro un tempo massimo di 30 secondi dal fischio arbitrale successivo all’episodio contestato.

I replay vengono visionati e l’arbitro alla luce del consulto con il commissioner può decidere un “overrule” rispetto alla decisione presa, oppure confermare quanto deciso in precedenza.

 

Un overrule annulla automaticamente tutto quello che è successo a fronte dell’iniziale decisione, ritenuta quando rivista errata.

Esempio: nel caso Ronaldo-Iuliano: se il commissioner e/o l’arbitro avessero valutato che il fallo di Iuliano era da rigore, la decisione sarebbe stata  retroattiva e di conseguenza avrebbe annullato quanto successo dopo (capovolgimento di fronte fallo su Del Piero, rigore per Juve).

L’arbitro, dotato di microfono (oltre che di auricolare) deve spiegare a pubblico e giocatori il suo ragionamento e la ricostruzione effettuata, con il commissioner, dopo aver visionato le immagini.

 

Timeout

Viene istituito un timeout avente durata di 3 minuti x tempo a beneficio dell’allenatore. Il timeout può essere richiesto dal solo allenatore al commissioner con le stesse modalità con le quali può essere richiesto il challenge.

 

Bomboletta x le distanze

Si propone l’adozione in via ufficiale delle bombolette spray, in dotazione agli arbitri per segnalare la distanza da tenere al team difendente, in caso di calci di punizione e, memori di quanto accaduto in Parma – Milan nel corrente campionato, anche per segnalare la posizione dove deve essere collocata la palla da parte di colui che calcerà la punizione

 

Aumento delle sostituzioni / Sostituzioni temporanee

Si propone di aumentare il numero di sostituzioni che le squadre possono effettuare da tre a quattro. Si propone inoltre la sostituzione temporanea per casi quali la ferita sanguinante che necessariamente comporta l’uscita di un giocatore dal campo per ragioni di sicurezza.

Nota : data la recente possibilità di portare in panchina un più ampio numero di calciatori, troviamo che sia benefico sia per lo spettacolo che per la valorizzazione della rosa dei calciatori a disposizione dei team, permettere un utilizzo più intenso della profondità del roster che I team hanno a disposizione.

 

Simulazioni  (Regola 12 – Decisione n.6)

Ogni atto simulatorio, commesso sul terreno di giuoco con lo scopo di ingannare l’arbitro, deve essere punito come comportamento antisportivo”.

Proponiamo l’introduzione dell’esplusione a tempo per questa casistica (cartellino arancione) Il comportamento antisportivo, rilevato dall’arbitro, dai guardalinee, o dal commisioner va punito con l’allontamento dal campo dell’atleta per 20 minuti.

 

 

Utilizzo della tecnologia da parte dei team, durante la partita

La Fifa Task Force Football 2014 vuole vietare la possibilità di utilizzare in panchina ogni sistema di comunicazione tecnologico, che sia l'IPad, l'IPhone o altro, perchè consente una comunicazione costante anche con l'esterno ed eventualmente puo' fungere da moviola. La commissioneche è formata, tra gli altri, da campioni del calibro di Beckembauer, Pelè, Savicevic e Bobby Charlton ne ha parlato, sottolineando nella "Law 4, sistemi di comunicazione che la task force ha discusso l'uso di mezzi tecnologici in panchina ed è d'accordo con le decisioni dell'Ifab di vietare l'uso di apparati di comunicazione in tutto il campo da gioco".

Noi che vogliamo introdurre la moviola in campo non siamo naturalmente d’accordo con quanto in maniera clamorosa anche alcuni ex campioni condividono e pertanto proponiamo le seguenti modifiche:

  • A fini strettamente tecnico/tattici, è consentito agli allenatori di comunicare anche attraverso mezzi tecnologici (esempio telefono/tablet, auricolari, cuffie, etc) con i propri collaboratori (tesserati) potenzialmente disposti in altri settori (consentiti) del campo o delle tribune;
  • con le stesse finalità è consentito allo staff in panchina l’utlizzo di computer, tablet e telefoni.

 

 


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