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Vigilanza Rai, Anzaldi (Pd): "Abbiamo buttato otto mesi" (Il Velino)

Creato il 27 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
In Vigilanza? "Abbiamo buttato otto mesi". Ne è convinto il segretario della commissione Michele Anzaldi che in questa intervista al VELINO parla dei nodi irrisolti in tema di Rai. Onorevole Michele Anzaldi, il presidente della Commissione di Vigilanza, di cui lei fa parte (ne è il segretario), oggi in un’intervista dice che Renzi ha una doppia faccia, una privata per Berlusconi ed una pubblica per gli italiani e che gli unici a fare una vera opposizione sono i Cinque stelle. Che cosa ne pensa? “Non sono d’accordo, gli italiani dopo soli 15 giorni vedono chiaramente come sta lavorando la nuova segreteria del Pd. Prenda l'ultimo sondaggio Ixé che vede crescere la fiducia nel Pd e scendere il movimento di Grillo. Invece, mi permetto di segnalare, che l’incarico più prestigioso e di garanzia, quello della presidenza della Commissione bicamerale per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi è in mano ai Cinque stelle. E qui, mi pare che l’opposizione non ci sia proprio”. In che senso onorevole? “Tanto per fare un esempio recente, ieri alle 13,20 mi trovavo in macchina come milioni di italiani e su Radio due, ho sentito un rap di Fiorello che dileggiava addirittura il Quirinale. Benvenuta la satira, certo, e Fiorello è un grande entertainer: mi chiedo solo se un ascoltatore, sentendo battute e lazzi su un tema così delicato, non si faccia un'idea sbagliata e fuorviante".
A oggi quali sono i nodi irrisolti? "In questi mesi, nonostante il settore radiofonico sia sceso al settimo posto, non siamo riusciti ad avere alcuna risposta su quale strategia stesse mettendo in campo la Rai per risolvere questa caduta libera. Non siamo neanche riusciti ad avere chiarimenti su Mission, e le poche cose che abbiamo saputo le abbiamo dovute leggere sui giornali, non ascoltarle in commissione. Non siamo riusciti, poi, ad ottenere alcun risultato positivo sul riequilibrio imposto dall’Agcom al programma di Lucia Annunziata dove, nel conteggio sono state arbitrariamente inserite addirittura personalità del mondo della cultura, come nel caso del Maestro Abbado, conteggiato come rappresentante del centrosinistra, il tutto a danno del pluralismo e dell’azienda. Non siamo riusciti a porre rimedio alle grandi epurazioni dell’azienda, come i casi di Serena Dandini e Michele Santoro. Nulla da fare anche sul fronte dei grandi dibattiti politici, oramai migrati su Sky ed infine, non siamo riusciti ad ottenere risposte sul caso dei 40 milioni di crediti ceduti dalla Rai a una finanziaria privata. Oggi, ciliegina sulla torta, dopo numerose mie interrogazioni e comunicati stampa, apprendiamo, non in commissione, ma da un’agenzia di stampa che il direttore generale della Rai, Gubitosi, afferma che la radio va male e necessita di un rilancio. Abbiamo buttato otto mesi".

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