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Villa Panini, ruspe in azione

Creato il 25 dicembre 2008 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

L’intervento è avvenuto senza nessun preavviso alla cittadinanza
Villa Panini, ruspe in azione

Ieri pomeriggio sono ripresi i lavori di demolizione
Hanno aspettato giorni con i motori spenti,aspettando che tutto tornasse a tacere facendo credere che nessuno le avrebbe più riviste. Ma poi sono tornate per finire il lavoro. Ieri a Fidenza le ruspe del cantiere di Villa Panini si sono di nuovo messe in azione sui resti di quello che rimaneva dell’edificio che un tempo sorgeva in via Gramsci. Giorni di polemiche e di parole infuocate,lotte unitarie di cittadini e Soprintendenza per i Beni artistici e storici per salvare un pezzo di storia di Fidenza,non sono servite ad evitare la demolizione della struttura. E ora,tutto procede come se nulla fosse mai accaduto. Proprio ieri,senza nessun preavviso alla cittadinanza,le ruspe hanno infatti ripreso il loro lavoro interrotto la notte del 4 agosto,distruggendo quello che ancora restava di Villa Panini.
La denuncia del fatto arriva da fidenza.ponziettore.it, con le foto delle ruspe al lavoro.
Ha testimoniare l’ultimo capitolo di una battaglia che non ha portato a nessun risultato «Ancora una volta l'arroganza si è sposata all'ignoranza e a nulla è servita l'indignazione delle persone comuni e gli appelli delle associazioni ambientaliste» si legge. Nel mirino anche il comportamento del Soprintendente Luciano Serchia che,«dopo aver inspiegabilmente tergiversato nell’emettere il decreto di fermo dei lavori dando la possibilità all'impresa di portare avanti il suo progetto, e dopo aver sbandierato la sua indignazione verso l'attentato alla cultura e alla città, di fatto ne ha finora accettato la logica non informando la città e le associazioni ambientaliste che ne avevano sollecitato l'intervento» Una nota di biasimo infine anche all'amministrazione comunale,che «ha gestito la cosa come non ricadesse nelle sue responsabilità preoccupandosi solo dell'impatto sulla viabilità delle macerie».
Dal quotidiano di Parma "INFORMAZIONE" del 23 settembre 2008

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