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Vino spumante rosé alla fragola

Creato il 17 giugno 2012 da Lina
Con l’avvicinarsi della stagione estiva molti scelgono la freschezza dei vini rosati, sia nella versione ferma che in bollicine… rosato in italiano, rosé in francese, rosado in spagnolo… si parla di un genere di vino ritenuto per lungo tempo privo di identità ma che ad oggi, grazie alla sua freschezza e piacevolezza (frutto di tecniche di vinificazione sempre più accurate) e a una grande versatilità negli abbinamenti con il cibo, si sta prendendo una meritata rivincita.
Per rosato s’intende quel vino che alla vista si presenta di un colore tra il rosa tenue¸ l’aranciato pallido e il porpora (tonalità che varia a seconda delle uve a bacca nera impiegate e delle tecniche di vinificazione); è generalmente caratterizzato da profumi fruttati e va consumato ad una temperatura compresa tra 10 °C e 14 °C; al gusto prevalgono le sensazioni di leggera acidità, di aromaticità e di lieve corposità.
Quando si parla di rosé, in genere ci si riferisce allo spumante rosato.
In linea di massima, il rosato non è adatto all’affinamento in botte o in bottiglia e va consumato giovane: al massimo due anni dalla produzione.
Le tecniche di vinificazione sono principalmente di due tipi:
1) Contatto con le bucce
Le uve a bacca nera vengono pigiate e le bucce restano a contatto con il succo da 6 a 24 ore, o fino a 3 giorni. Il mosto viene poi pressato e le bucce scartate (a differenza dei vini rossi, per i quali rimangono a fermentare). Più a lungo le bucce stanno a contatto con il vino, più intenso sarà il colore
2) Saignée
La parola significa, letteralmente, sanguinamento o salasso. Si preleva del mosto da una vasca in cui si sta preparando del vino rosso, di solito in macerazione da qualche ora. Questo verrà poi lavorato seguendo le tecniche di vinificazione in bianco (mentre la parte restante sfocerà nel vino rosso), dando così luogo a un vino rosato.
Le origini del vino
Il termine "vino" ha origine dal verbo sanscrito vena “amare” da cui deriva anche il nome latino Venus della dea Venere.
Nel Valdarno Superiore, intorno a Montevarchi furono ritrovati in depositi di lignite reperti fossili di tralci di vite risalenti a 2.000.000 di anni fa.
Pare che la scoperta del vino fu casuale e che avvenne già all’epoca del neolitico, probabilmente grazie alla fermentazione naturale avvenuta in contenitori dove gli uomini riponevano l'uva.
Nel 1996 una missione archeologica americana proveniente dall'Università della Pennsylvania e diretta da Mary Voigt scoprì nel villaggio neolitico di Hajji Firuz Tepe (nella parte settentrionale dell'Iran) una giara di terracotta della capacità di 9 litri contenente una sostanza secca proveniente da grappoli d'uva; pare che i reperti rinvenuti risalissero al 5100 a.C.
Il vino è presente anche nella Bibbia (nella quale si attribuisce la sua scoperta a Noè, il quale in seguito al Diluvio Universale avrebbe piantato una vigna con il cui frutto fece del vino che bevve fino ad ubriacarsi) e fu bevanda scelta anche da Gesù Cristo (il quale nel sacramento dell'Eucarestia, afferma che in esso si cela il Suo sangue "per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati")
Vino spumante rosé alla fragola
Ingredienti:
  • 100 ml di vino spumante rosé
  • 1 cucchiaio di sciroppo alle fragole
  • 2 fragole intere

Accessori: 
  • Bar spoon

Preparazione
Versate lo sciroppo nel bicchiere, diluite con lo spumante freddo e mescolate bene con il bar spoon. Completate con le fragole lavate e tagliate a metà e servite subito accompagnato con piccola pasticceria.
Quando servirlo
Pre dinner, come aperitivo
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