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Violenza non giusta, ma forse giustificata

Creato il 09 agosto 2011 da Pivo
Vorrei iniziare chiedendo scusa a tutti coloro che potranno sentirsi offesi da questo mio post, spero che non ve la prendiate e che interpretiate le mie parole nel modo giusto. Prendetelo come uno di quei discorsi filosofici fatti da quei ben pensanti a pancia piena; solo che nel mio di ragionamento di “buono” c’è molto, ma molto poco.
Prima di continuare a scrivere voglio rassicurarvi dicendovi che sono un convintissimo “non violento”, non ho mai fatto a botte con nessuno, né gesti violenti di rappresaglia; quindi calmatevi e riflettete dopo aver letto quello che scriverò, e non gridate subito al Black Block, Squatter, Anarchico, ecc… o al termine che utilizzate di solito in questi casi.
Per scrivere questo post ho preso spunto da quello che sta accadendo ed è accaduto nel nostro paese. Giustamente voi vi starete chiedendo a cosa mi riferisco, visto che nel paese della pizza, degli spaghetti e del mandolino succedono moltissime cose. Beh in particolare mi riferisco alle proteste dei Book Block e dei No Tav. Ma andiamo con ordine.
Ritengo che la nostra sia una società puritana e perbenista, ma soprattutto ipocrita e falsa. Non vengono mai analizzate le situazioni nel loro complesso, ma ci si limita a ragionare per stereotipi e per etichette. Tutto ciò che viene etichettato come sbagliato, resta sbagliato a prescindere da tutto (magari il gesto in sé è pure sbagliato, ma andrebbe analizzato nella sua complessità e nelle sue possibili giustificazioni).
Fatemi spiegare meglio. La nostra società classifica come “male” tutto ciò che è violenza o reazione fisica, tanto è vero che per non sconvolgere l’opinione pubblica anche la guerra ha cambiato nome ed ora la si deve chiamare “missione di pace”. Io sono perfettamente d’accordo che la violenza pura e cruda, la c.d. legge della giungla, sia sbagliata e vada punita, contenuta e nel limite del possibile eliminata (vedi ultras alle partite). Ma non ritenete che in alcuni casi la violenza, anche se non giusta, possa essere giustificata?
Tutti ci ricordiamo gli scontri di piazza tra gli studenti e la polizia ed ancora più vive nelle nostre menti sono le immagini dei No Tav che assaltano le forze dell’ordine. Tutti abbiamo provato sdegno per il lancio di san pietrini e di bottiglie, tutti siamo inorriditi vedendo ragazzi coperti da caschi e giacche da moto lanciarsi contro la polizia. Siamo rimasti così tanto terrorizzati e paralizzati che ci siamo dovuti subito inventare una giustificazione…. “Si sono infiltrati i Black Block”….
Mi spiace deludervi, ma nelle piazze o sulle montagne della Val Susa non c’erano fantomatici anarchici del nord Europa, ma ragazzi italiani che non ne possono più di non essere ascoltati; quegli stessi ragazzi che vedete a spasso con il cane, a far colazione al mattino, o seduti vicino a voi in mensa. Pensate non si vero quello che sto dicendo? Leggete le dichiarazioni riportate dai giornali o guardatevi i video. Io in particolare sono stato colpito dalla frase pronunciata da una signora sulla sessantina, quando i ragazzi della Val Susa si sono scagliati contro la polizia:
“Andate ragazzi… fategli il culo”.

E’ vero, in mezzo ad una manifestazione ci sarà sempre qualche scalmanato che vuole solo fare casino, ma la stra grande maggioranza sono persone come me o come te che stai leggendo. Forse prima di condannare tutto e tutti a spada tratta non sarebbe il caso di domandarsi come si è arrivati a tutto questo???? Non pensate sia normale che delle persone che per anni ed anni non sono mai state prese minimamente in considerazione, nonostante tutto quello che hanno fatto, reagiscano in modo violento per farsi ascoltare. Non pensate che l’incapacità della nostra politica che sfocia in un dissenso mai ascoltato trasformi automaticamente questo dissenso in violenza???? Credete che voi non fareste lo stesso???? Chiunque posto di fronte all'indifferenza abbandonerà il sentiero del lecito… CHIUNQUE… E’ l’evoluzione naturale delle cose, se stando nel giusto, nessuno mi ascolta proverò altre strade.
Lo so, quello che sto dicendo può essere molto pericoloso, perché può incitare chiunque a farsi valere a suon di botte, ma non siate così vili e ristretti, contestualizzate le mie affermazioni in tutto il corpo del discorso. Non sto generalizzando, ma mi riferisco a due "categorie" che le hanno provate veramente tutte, prima di esplodere in quei moti di violenza. Ripeto, non credo che la violenza possa essere giusta, ma che possa essere giustificata sì.
Datemi pure del folle, del visionario, del violento, ma ricordatevi che le più grande rivoluzioni, i più grandi mutamenti della storia, sono iniziati da un gesto violento. Non mi sembra che la rivoluzione francese sia stato un grande comizio e neppure la guerra d’indipendenza Americana; non mi sembra che Che Guevara fosse un filosofo ben pensate che predicava dalla sua poltrona di velluto rosso; non credo che il movimento sessantottino si basasse su delle pacche sulle spalle o che le recentissime ribellioni del nord Africa siano state dei dibattiti. Potrei continuare, ma mi sembra inutile e prolisso.
Dove volevo arrivare con questo post? Beh, di preciso non lo so neanche io, il mio voleva semplicemente essere uno spunto, una riflessione, un modo per far capire che il mondo non è solo bianco e nero, ma c’è anche il grigio.

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