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Virzì escluso dall’Oscar: non è nella shortlist (ed ecco chi c’è)

Creato il 19 dicembre 2014 da Luigilocatelli

L’Academy ha diramato la shortlist dei film in corsa per l’Oscar al migliore film in lingua straniera. Erano 83 i candidati da altrettanti paesi, ne sono rimasti 9 (che a gennaio verranno ridotti ai cinque finalisti). La (cattiva) notizia per noi italiani è che Il capitale umano di Paolo Virzì è stato eliminato: corsa all’Oscar già finita. Shortlist alquanto discutibile e bizzarra. Con cinque titoli più che previsti, a partire dal super favorito polacco Ida, e poi l’argentino Storie pazzesche, il russo Leviathan, il mauritano Timbuktu, lo svedese Force Majeure. Ma gli altri quattro chi mai se li aspettava? Mi riferisco all’estone, al georgiano, all’olandese e al venezuelano (un biopic del libertador Simon Bolivar). Sei sono stati scelti dai votanti dell’Academy, i tre rimanenti da uno speciale Comitato esecutivo di esperti chiamati a correggere scelte eventualmente troppo mainstream. E però ci sono esclusioni clamorose. Non tanto Virzì, mai dato tra i probabili, quanto Mommy di Xavier Dolan, Due giorni, una notte dei Dardenne (uno scandalo), l’israeliano Viviane, il francese Saint Laurent (quello buono, quello diretto da Bonello). Oltre al turco Palma d’oro a Cannes Il regno d’inverno di Nuri Bilge Ceylan. Dove ce li hanno gli occhi, i votanti? Roba da matti. A conferma di come l’Oscar al migliore film in lingua straniera resti tra tutti il più pazzo e il meno predictable. Comunque, vincerà Ida.

il mauritano 'Timbuktu' c'è

il mauritano ‘Timbuktu’ c’è

Shortlist
Storie pazzesche di Damián Szifrón, Argentina
Tangerines di Zaza Urushadze, Estonia
Corn Island di George Ovashvili, Georgia
Timbuktu di Abderrahmane Sissako, Mauritania
Accused di Paula van der Oest, Olanda
Ida di Paweł Pawlikowski, Polonia
Leviathan di Andrey Zvyagintsev, Russia
Force Majeure di Ruben Östlund, Svezia
The Liberator di Alberto Arvelo, Venezuela


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