Magazine Diario personale

Visioni della Realta'

Creato il 09 aprile 2014 da Valeskywalker @valeskywalker
Ci sono tanti cinema diversi a Varsavia, ma noi andiamo sempre alla Kinoteka: poltrone e schermi sono moderni ma tutto il resto offre un'atmosfera retro, da teatro. I portoni d'ingresso lavorati a basso rilievo, gli atrii illuminati da grandi lampadari in stile veneziano, gli angoli rischiarati da specchi a muro incorniciati danno un'atmosfera piu' vicina all'art deco dei grattacieli d'epoca americani, che all'architettura socialista di cui e' figlio il Palazzo della Cultura e delle Scienze, costruito per volere di Stalin (1952-1955) su progetto dell'architetto Rudnev, gia' autore del simile complesso architettonico dell'Universita' Statale Lomosonov di Mosca.
I film che vediamo sono quindi scelti da noi ma gia' selezionati da loro: un saggio mix di film blockbusters e di film di nicchia, proiettando i secondi grazie agli incassi dei primi.
Un paio di settimane fa, mentre le nostre anime e le nostre ruote, per lo meno metaforiche, hanno iniziato a fervere piu' del normale, abbiamo visto Shirley, Visions of Reality. Il film e'  la storia di una donna, tra gli anni 30 e i primi anni 60: le scene sono tratte da 13 dipinti di Edward Hopper. Il regista ed ideatore del film ha immaginato la storia della donna protagonista dei quadri e i suoi pensieri nel momento precedente e successivo l'istante dipinto. Ogni quadro corrisponde ad un turning point, ad un momento in cui la protagonista riflettendo da un po' su una questione, prende una decisione a riguardo, che la porta alla situazione di vita successiva.
Visioni della Realta'
Qui le altre scene/quadro
Quando guardo le fotografie che ho scattato, riesco sempre a ricordarmi la storia che c'era dietro, quel momento, come mi sentivo, cosa stavo facendo, dov'ero: non dipingo, ma suppongo che l'artista guardando il suo quadro sia in grado istantaneamente di fare lo stesso viaggio nella memoria. Dopo questo film mi sono ritrovata a fare l'esercizio al contrario: cammino per strada, preparo il caffe', sono sull'autobus e intanto sto riflettendo. Mi fermo un attimo e immagino me stessa e cio' che mi sta intorno visto da fuori, come sarebbe se qualcuno stesse dipingendo me (e le chiacchere nella mia testa) e lo sfondo, in quel preciso istante in cui ho preso fiato mentale e il sole taglia la realta' intorno tra chiari e scuri, come a voler aiutarmi a scegliere la direzione giusta per i miei pensieri o semplicemente confermare se sono pensieri illuminati o bui.
E adesso vado a fare l'ennesimo caffe', approfitto della giornata poco solatia di oggi per restare a casa a sistemare quest'impossibile disordine. La ricerca delle scelte migliori si puo' fare anche raccogliendo tesserine di puzzle dal pavimento, incorniciata dalle tende blu, dai muri color pesca,dal caldo del parquet.
Visioni della Realta'“More of me comes out when I improvise. ”
-Edward Hopper

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog