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Visitare la Groenlandia: Intervista a Matt

Creato il 09 febbraio 2015 da Giovy

Come visitare la Groenladia

Matt in Groenlandia

Avete mai pensato di visitare la Groenlandia? Io tantissime volte non vi nascondo che mi piacerebbe proprio intraprendere questo viaggio in quella terra nordica ed estrema. Ci sono luoghi al mondo che richiedono una preparazione particolare e la Groenlandia è uno di questi. Oggi intervistiamo Matt, aka @Teostarr su Twitter, grande viaggiatore e amante delle terre nordiche. Sarà lui a raccontarci molto sulla Groenlandia e su come organizzarsi per visitarla.

Come mai hai scelto la Groenlandia?

Ho da sempre la passione per i luoghi poco affollati e adoro i climi freddi e secchi, la Groenlandia, però, l’ho raggiunta un po’ alla volta perché non è come per altri luoghi in cui puoi semplicemente prendere in mano una Lonely Planet, Booking.com e prenotare un aereo; devi essere consapevole di ciò che ti aspetta, il che significa trovare un buon tour operator, pianificare i voli con attenzione perché se ne perdi uno, il prossimo potrebbe non esserci per giorni, il tour operator ti deve inoltre garantire gli spostamenti perché in questi luoghi non esistono strade, alberghi, ristoranti, ostelli.
Trovarsi in queste zone senza un riparo sicuro, potrebbe significare morire di freddo, di fame o semplicemente non essere in grado di raggiungere nessun luogo, poiché molto spesso, i campi base si trovano a 3 ore di Zodiac (gommone di derivazione militare) dall’aeroporto.
Mi entusiasmava la quasi totale assenza dell’uomo, non solo fisica, ma anche visiva, perché non è facile trovare segni del suo passaggio, strada facendo.
Il fatto di dovermi confrontare con altre persone appassionate di viaggi avventurosi e dover convivere e condividere con loro ogni singolo momento della giornata, essendo di natura una persona un po’ schiva, era una sfida importante da vincere.
Anche se hai delle guide eccezionali che ti seguono, non puoi pensare di andare in Groenlandia in vacanza, stai a tutti gli effetti partecipando ad una spedizione artica, per cui se serve l’acqua per dissetarti, per preparare qualcosa da mangiare o per lavarti, devi fare un bel po’ di strada a piedi e raggiungere il torrente più vicino, non puoi contare sull’elettricità e sul riscaldamento, non esistono telefoni, computer, insomma isolamento totale con la civiltà.
Cosa ti aspettavi di trovare e cosa, in effetti, hai trovato?
Qui ci starebbe benissimo una frase pronta del tipo: “Ho trovato me stesso”, ma in realtà le mie sfide personali si basavano sulle difficoltà descritte poco fa.
Mettermi alla prova sapendo di dover camminare ogni giorno per trekking di 20 km senza sentieri battuti, al freddo, spesso con ramponi e zaino pesante, consapevole che non è possibile tornare indietro una volta uscito dalla tenda la mattina.
Il dover contare su me stesso, mi ha dato un grandissimo senso di forza, di sicurezza ma anche tanta tanta soddisfazione.
Se sei ben preparato, fisicamente e mentalmente, impari ogni giorno qualcosa di nuovo, capisci che in fondo, stare con le persone e condividere tutto questo tempo insieme, ti permette di creare legami forti che ancora oggi sono fonte di una grande amicizia.
Spesso la gente mi dice che sono matto che queste non sono vacanze perché non ci si riposa, io rispondo sempre che anche se da un viaggio così si ritorna stanchi, mi sento rilassatissimo, rigenerato e felice. Ho trovato proprio queste tre cose, più l’amicizia che si ribalta in nuove possibilità di viaggio.
Un’ultima cosa!
Ho scoperto solo al ritorno quanto si apprezzino di più le semplici cose a cui non si fa caso quotidianamente perché sono lì belle e pronte, come ad esempio l’acqua che esce dal rubinetto, la luce che si accende con un click, un bagno caldo…un lusso!
Cosa bisogna assolutamente sapere per intraprendere un viaggio da quelle parti?
Ti devi preparare!
Sconsiglio vivamente di andare in Groenlandia come primo viaggio di questo genere, meglio arrivarci per gradi. Per esempio, ho iniziato con paesi meno impegnativi e più abitati come la Svezia, la Danimarca, l’Islanda, pensate che qui ci sono addirittura le strade !!!
Devi allenarti un po’ camminando in montagna prima di partire, rinforzare i muscoli.
E’ fondamentale portare il materiale giusto: guanti, scarponi, calze, pantaloni termici, giacca, berretto, sacco a pelo, coltello, borraccia, occhiali da sole… e magari non scoprirli in viaggio, meglio testarli per bene prima di partire così da poter conoscerne pregi, difetti e limiti.
Anche se molti dei miei compagni di viaggio, sono scoppiati a ridere quando mi hanno visto trafficare con un pannello solare per ricaricare le batterie della fotocamera digitale, in questi viaggi diventa uno strumento indispensabile dal momento che, con il freddo, l’efficienza delle batterie viene dimezzata, diventa inoltre un ottimo strumento di baratto, “io ti carico le batterie e tu vai al torrente a lavarmi il piatto!”
Inoltre, anche se in teoria non serve, perché ci sono le guide, ho sempre con me un GPS da trekking, che mi è tornato utile in più occasioni, quando non ci sono i sentieri, e non ci sono alberi nei dintorni; in queste zone infatti, è molto semplice perdere l’orientamento ed il contatto con il gruppo, per una piccola distrazione.
Ti deve piacere camminare in montagna e la natura.
Non devi aver paura di sporcarti!
Durante i trekking si cammina nel fango, nella sabbia, in distese di muschi e licheni, si guadano torrenti; ti siedi dove capita.
In alcune occasioni, piove per molte ore, e tu devi camminare comunque, nessuno ti viene a prendere.
Non ti deve spaventare il pensiero di farti male laggiù perché, per quanto le guide siano preparate ed attrezzate, se ti succedesse qualcosa, non è semplicissimo ricevere le cure necessarie tempestivamente.
Devi imparare a prendere la vita come viene, perché non è detto che quello che programmi riuscirai a portarlo a termine come lo avevi immaginato; in alcuni casi basta un cambiamento repentino del clima per impedirti di raggiungere un ghiacciaio per esempio, oppure di dover cambiare una meta con un’altra, ma alla fine, anche questo è ciò che mi piace, niente di scontato, improvvisare!
Rispetta il paesaggio, la flora e la fauna, lascia tutto intatto come lo hai trovato al tuo arrivo, la natura ci mette secoli per creare paesaggi così perfetti!
A chi sconsiglieresti un viaggio in Groenlandia e a chi lo consiglieresti?
Se vuoi tutto subito, ti piace il lusso, soffri se non puoi mangiare quello che vuoi e lo devi fare alla stessa ora “cascasse il mondo”, se non puoi vivere senza Tv, smartphone e tablet, se ti piace la vita mondana e fare festa fino a tardi, lascia perdere!
Rovinerai il viaggio a te stesso e ai tuoi compagni d’avventura, in ogni caso verresti isolato dal gruppo.
Se invece adori le sfide, metterti alla prova, la natura selvaggia ti attira, vuoi passeggiare in un paese che è rimasto uguale per millenni, rimanere a bocca aperta davanti ai colori dei tramonti sui ghiacciai, sul mare gelato, ai riflessi del cielo tinto dal verde dell’aurora boreale, allora cosa fai ancora qui???
Racconta un momento del tuo viaggio, uno di quelli che non scorderai.
Il mio primo assaggio con l’aurora boreale!
Me ne stavo da ore testa all’insù, a contemplare la Via Lattea, che nel buio del campo base, dava il meglio di se, una striscia bianchissima, che attraversa il cielo, e nel mezzo spunta spesso qualche stella cadente o meteorite infuocato!
Ad un tratto ho notato un timido bagliore arrivare dalla mia sinistra che si faceva poco a poco strada nel cielo, allargandosi, muovendosi come in una danza, colorando a poco a poco tutta la volta di verde.
L’aurora si rispecchiava contemporaneamente nel mare ghiacciato e nei ghiacciai circostanti e, nel silenzio, ogni tanto si udiva il frastuono di un Iceberg che, staccandosi dalla montagna, finiva in mare.
Il tutto è durato qualche minuto, pochissimo se confrontato con le apparizioni dei giorni successivi, ma di sicuro, non scorderò mai l’emozione provata e la felicità di quel momento.
Uno dei motivi che mi hanno spinto a raggiungere la Groenlandia, è l’aurora boreale.
So benissimo che si può vedere in tanti altri luoghi, anche più vicini all’ Italia, ma la parte meridionale della Groenlandia, tra fine agosto e settembre, è di sicuro uno dei luoghi più adatti.
Un grazie grande a Matt per averci raccontato un'esperienza così grande!
Le foto che scorrono nello slide-show qui sotto sono sue e sono capaci di farci sognare una terra così bella, così selvaggia e così vera come la Groenlandia! 

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