Magazine Astronomia

Vita, morte e miracoli…

Creato il 04 agosto 2012 da Stukhtra

…del giornalismo italiano

di Marco Cagnotti

Vita, morte e miracoli…A cavallo fra la storia e l’analisi, il saggio di Agostini ripercorre la storia del giornalismo italiano dal Dopoguerra fino a oggi. L’edizione originale era un po’ datata e, nel leggere ora i primi capitoli, alla luce degli sviluppi editoriali e tecnologici recenti, si sorride un po’. Tuttavia quell’analisi era e rimane corretta. D’altronde questa è l’edizione aggiornata del libro, nella quale gli ultimi capitoli fanno il punto sullo status quo editoriale e tecnologico recente. Fino ai tablet, per intenderci. E l’analisi continua a essere corretta.

Due critiche si possono muovere a questo saggio, peraltro assolutamente meritevole di lettura.

La prima: ignora del tutto il futuro del giornalismo in questa tremenda, incertissima fase di transizione che porterà alla scomparsa della carta.

Cambieranno magari i canali. Le imprese editoriali dovranno affannarsi a trovare modelli di business per la diffusione dei loro prodotti su piattaforme nuove come l’iPad. E allora? Davvero questo può essere vissuto come un rischio e non, invece, come una gigantesca opportunità di rinnovamento?

Tutto qui: di più non dice. Vero: Agostini ammette che scrivere di giornalismo è come scrivere sulla sabbia, perché ciò che scrivi oggi domani sarà cancellato da un nuovo marchingegno tecnologico, una nuova testata, una nuova legge. Per questo preferisce concentrarsi sulla storia: almeno il passato è immutabile. Eppure mi sarebbe piaciuto sentire la sua opinione non solo sul presente e sul passato, ma anche sul futuro. Insomma, come lo vede lui quel “rinnovamento”?

La seconda: i social network. Non una parola. Niente. Non esistono proprio. Né FacebookTwitter sono citati, neppure en passant. Anche se, lo sappiamo bene, non possono essere ignorati come canale informativo per milioni di persone. E per un libro uscito nel 2012 è un difetto non da poco.

Agostini, Giornalismi, il Mulino

Piace: l’accuratezza storica e l’efficacia dell’analisi, la ricca bibliografia

Non piace: la mancanza di un tentativo di previsione del futuro, l’assenza di ogni riferimento ai social network.

Voto: 7/10


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines