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#VitaDaLettore // Quando il lettore si indigna...

Creato il 29 settembre 2014 da Dida

#VitaDaLettore // Quando il lettore si indigna...

Quando ha chiuso la storica libreria Guida a Port'alba il popolo dei social network si è indignato, perché alla svendita fallimentare, per "sedare" la folla che era giunta lì per acquistare 700 mila volumi al 70% di sconto, ci sono volute tre auto della polizia. I qualunquisti del post facile, infatti, si chiedevano dove fosse quella gente quando la libreria era aperta, perché quella folla affamata di cultura, aveva permesso a un simbolo di Napoli di fallire. #VitaDaLettore // Quando il lettore si indigna...Forse, ma è solo un'ipotesi, quella folla affamata era rintanata nelle piccole librerie dell'usato alla ricerca di volumi a prezzi ragionevoli. 

Forse stava provando a combinare scambi su internet con altri utenti o a spulciare siti come Libraccio o ComprovendoLibri alla ricerca di qualche ultima uscita a buon mercato. Perché l'unico modo che hanno i lettori per sopravvivere in Italia si basa sul continuo rivendere, scambiare, scovare, barattare. E' inutile piangere sulla chiusura di una libreria che, per quanto sia stata uno dei simboli della mia adolescenza, era piena zeppa di volumi dai prezzi improponibili, come brossure da 28,00 euro#VitaDaLettore // Quando il lettore si indigna...Per chi di libri ne compra tanti 28,00 Euro per un romanzo sono troppi e non stiamo parlando di una nuova traduzione e\o un'edizione particolarmente curata che io SCELGO di acquistare. Perché se non posso permettermi quel volume di 28,00 Euro io quel libro non lo leggo. Non ho alternative, non ho l'edizione economica, non ho neanche un ebook a pochi Euro. Eh già, perché per rilanciare la lettura digitale un ebook a 17,99 Euro è l'ideale. Io sostengo l'editoria in ogni sua forma. Sono perfettamente consapevole dei costi che si celano in poche centinaia di pagine, delle risorse che vengono impiegate e che, giustamente, vanno pagate. Ma ora credo si stia esagerando. Un mondo sempre sull'orlo del fallimento non può non avere rispetto per chi lo mantiene e non gli permette di cadere definitivamente nel baratro. Noi rispettiamo il loro lavoro. Quando inizieranno loro ad avere rispetto per noi? 

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