La passione di Alba Gnazi per T. S. Eliot, ma anche per la parola, per ciò che riesce a trasmettere, di dolorosamente complesso ma anche di irrinunciabile, vengono espressi al meglio in questo racconto che ha inviato per Dedalus. La voce narrante è quella di Vivienne Haigh-Wood, ma in fondo è quella della stessa autrice e di ogni donna o uomo che dedica alla parola, alla poesia, al dono e alla pena dell’espressione profonda, qualcosa che può essere chiamato tempo, riflessione, battito, tormento, tensione costante, speranza tenace, in una parola, la più semplice e la più irriducibilmente astrusa, vita.
Con l’invito a tutti i narratori a partecipare alla edizione 2014 del Concorso La vita in prosa. Il bando può essere reperito su questo blog, nei post precedenti, o può essere richiesto a : [email protected] .
Buona lettura e buona scrittura. IM
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VIV., 1938
di ALBA GNAZI