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Viva la festa di tono minore.

Creato il 14 ottobre 2013 da Laperonza

 

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In verità a me la festa di San Serafino quest’anno è piaciuta più del solito. Il tono minore, la mancanza di sfarzi e dei soliti eccessi, un cantante semi-sconosciuto, la rinuncia alla lotteria sono elementi apprezzabili e che testimoniano come anche le tradizioni possono cambiare adeguandosi ai tempi. Credo che i festeggiamenti per il nostro patrono debbano essere rivisti. Forse è il momento di ripensare alla festa non più come un momento in cui la città mostra la propria opulenza ma come l’occasione per riscoprirsi comunità. Un esempio l’ho avuto guardando la tradizionale pesca che si tiene presso il teatrino della Pievania: la riffa è un pretesto per incontrarsi, scambiare due parole, avere quel contatto che diventa sempre più raro. Allora forse è il caso di pensare ad una festa più a misura d’uomo, dove la gente sia realmente partecipe, ognuno col suo talento, e si metta a disposizione per lo stare insieme. Certo, le difficoltà economiche hanno imposto il ridimensionamento a cui abbiamo assistito, ma credo che questo possa innescare un processo virtuoso in cui la tradizione si trasformi e diventi più vicina alle reali necessità dell’uomo. Auspico che questa sia una tendenza per il futuro, e che gli anni a venire vedano l’abbandono dello sfarzo e dell’opulenza in favore delle occasioni di incontro e di dialogo. E, ovviamente, i soldi risparmiati servano a qualcosa di veramente utile per la comunità.

Luca Craia


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