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Volevo solo ricordarlo! Un grande uomo oltre che uno studioso eccelso.

Creato il 02 febbraio 2015 da Creativeproject

Parma. Il 24 gennaio è morto Gianfranco Fiaccadori, tra i più colti, acuti e autorevoli esponenti della recente storia culturale italiana. [...] così inizia un bell'articolo di Bruno Zanardi su "Il Giornale dell'Arte" a ricordo di un grande uomo, che vi invito a leggere per conoscerlo meglio.

Devo dire che la notizia a preso anche me di sopresa...ci sono rimasta davvero, per quanto fossero anni che ormai non frequentavo l'università, e avevo pochissime notizie tramite amiche che facevano il dottorato, scoprendo con piacere che ogni tanto risfogliava la mia tesi.

E' stato il mio professore di riferimento per i cinque anni di Università, mi ha seguito per tutte e due le tesi, sempre entusiasta dei risultati che avevamo trovato. Una tesi nata per caso: avevo trovato su internet delle immagini relative all'iconostasi del Duomo di Caorle, e la mia passione per Venezia e per le icone aveva fatto si che chiedessi la tesi proprio a lui. Non abbiamo mai avuto una confidenza tale da sapere qualcosa di lui, ma la cosa che so è la stima che cresceva ad ogni lezione dei suoi corsi che seguivo, l'amicizia legata dalla passione comune per quel mondo bizantino che lui conosceva così bene da spingermi a trovare sempre qualcosa di nuovo, a tenere la mia curiosità sempre viva e a intraprendere una tesi su "aria fritta" inizialmente. Non si trovava quasi nulla su quell'argomento eppure proprio da lì è nato il desiderio di non abbandonarla, anzi, è diventata così grande da "doverla" seguire per tutti gli anni successivi alla tesi triennale, e quando si scopriva qualcosa di nuovo ci si confrontava sul risultato trovato, decidendo insieme come procedere. Diventava ogni giorno sempre più un castello che sapevo di non poter affrontare da sola; mi ricordo i pianti fatti per la bibliografia che doveva esssere impeccabile e che aveva sempre qualche errore, ma alla fine anche quella aveva raggiunto il risultato migliore.

Posso dire che è stata davvero un'amicizia legata da una passione comune, tanto che dopo la tesi del triennio ero stata invitata,durante l'estate. a tenere una conferenza a Caorle sulle mie ricerche, e l'avevo informato della cosa. Per tutta risposta mi aveva detto che se riusciva sarebbe venuto a sentirla; credevo lo dicesse come frase di circostanza...figurarsi se poteva avere tempo per me e per quella ricerca...invece c'è venuto davvero!

Ricordo che quando sono andata a Venezia per vedere e cercare tutto quello che mi serviva per la tesi avevo una lettera di referenze per poter entrare in luoghi che non erano accessibili al pubblico. La cosa incredibile è che dopo diversi no da parte di tutti quelli che mi incrociavano, lettera di referenze evidentemente non rende molto, mostravo la letterina che avevo in mano e...alla vista della firma "Gianfranco Fiaccadori" non c'erano più porte che non si aprissero, e lì riconoscevo ancora di più che quell'eccezionalità che avevo visto in quell'uomo era ben conosciuta anche in quel di Venezia.

Ci sono molti aneddoti che hanno accompagnato quegli anni e la mia crescita sia come storica dell'arte che come persona.

Volevo solo ricordarlo! Un grande uomo oltre che uno studioso eccelso.

ps. Sono veramente felice di aver potuto seguire le lezioni di tanti uomini (mi vengono in mente solo maschi) così appassionati di quel che raccontavano Fiaccadori, De Vecchi, Bora, Piva, Negri, Della Valle, Serena sono solo alcuni di questi, forse quelli che porto più nel cuore per tante ragioni, ma soprattutto per avermi insegnato il valore e l'amore per l'arte!

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