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Volevo uccidere Gianni Morandi, di Igor Nogarotto. Una recensione Super Positiva.

Creato il 08 marzo 2013 da Annare

Copertina_Volevo_uccidere_Gianni_Morandi_webQuesto libro merita una premessa: quando l’ufficio stampa della Samigo, tale Marco (dopo la lettura del libro mi è sorto il dubbio non esista, spero non se la prenda a male), mi ha richiesto la recensione, positiva o negativa va detto, ho accettato di slancio. Il titolo merita attenzione: Volevo uccidere Gianni Morandi.

Al suo arrivo mi è venuto un coccolone, un volume di 367 pagine, impegnativo. Perché, lo sottolineo, tutti i libri recensiti su questo blog sono stati letti attentamente. Nessuna marchetta amichevole ottenuta senza l’opportuna attenzione. Ebbene, 367 pagine possono scoraggiare, soprattutto considerando che non mi era chiaro l’argomento del testo.

Posso ora, dopo diversi attacchi di risata genuina, consigliarne la lettura a chiunque desidera:

a) saperne di più sul complicato mondo dello spettacolo in generale b) saperne di più sull’ancor più complicato mondo della musica (italiana) c) conoscere alcune delle più astute tecniche del fai da te nell’ambito produzione e comunicazione d) ridere, e basta.

Altra premessa: il mio lavoro è comunicare (non tramite questo blog dove mi limito alla passione della lettura/scrittura) con e nel web. Quindi per dovere professionale ho controllato ogni CD, Album, spettacolo, nome e fatto riportato fedelmente nel libro. Non so se sia un bene o un male, ma posso tranquillamente sottolineare che è tutto vero!

Tra corsi di laurea opinabili, esami, sogni e speranze, Igor Nogarotto accompagna il lettore, anche se nel testo si rivolge a un Alter Igor sempre molto attento, nei ricordi della sua vita (no, non è un vecchio nostalgico, tutt’altro), divisi tra amore per la musica, capacità di creare eventi, e fiuto per gli affari (:D). Igor vuole scrivere, musica, testi e libri, ma trasmettere la sua arte al mondo, o meglio alla penisola Italiana, è un lavoraccio davvero enorme.

Prendersela con chi c’è riuscito per davvero, Gianni Morandi, un passatempo a mio avviso normalissimo. Non si tratta di invidia, solo di oggettive considerazioni.

Salti temporali capaci di destabilizzare anche il lettore più attento, aneddoti ironici, artisti, veri e presunti, radio che trasmettono solo Hit: come diavolaccio fa una canzone a diventare una hit se non la fate ascoltare??!!!

CD autoprodotti, autofinanziati, autopromossi, autocomprati, autoascoltati, e autorecensiti; non sono esperta del settore musica, me la cavo meglio nella palude dei libri, ma certo quando ti dicono di inseguire il tuo sogno, o, come cita l’autore, ti regalano Messaggio per un aquila che si crede un pollo (l’hanno regalato pure a me), si dimenticano di metterti al corrente delle varie difficoltà che potresti incontrare. Ma, per fortuna, alcuni sogni si avverano.

Nella lettura potreste inciampare in strane macchie di inchiostro che consigliano di saltare il paragrafo perché noioso, voti d’esame rifiutati o accettati, e qualche attentato a Gianni Morandi o al cartone del latte, ma, salvo i fan, credo che in molti apprezzeranno.

Volevo uccidere Gianni Morandi mi è piaciuto, perché realistico, divertente, dissacrante.

Una sorta di manuale di sopravvivenza per aspiranti artisti. Inoltre, in diversi passaggi mi sono rispecchiata, anche nei complotti omicidi, in altri per niente, ma è questo il bello.

Nel tempo, chi come me insegue un sogno, chi vuole dare voce alla propria passione, rischia l’assuefazione a una condizione di perenne insoddisfazione e quasi passiva accettazione delle sventure e delle sofferenze: un po’ come avere in camera da letto una zanzara che ti succhia il sangue e da anni non ti fa dormire.

Titolo: Volevo uccidere Gianni Morandi

Autore: Igor Nogarotto

Prefazione di Giuseppe Giacobazzi

Editore: eclissi editrice

Anno: 2013

Prezzo: 16,00 Euro


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