Volley: Italia-Estonia, tre domande a Matteo Piano

C’è grande movimento, in questi giorni, intorno all’Hotel Holiday Inn di piazza Massaua. È qui che alloggiano gli atleti di Italia, Francia, Estonia e Croazia, le quattro nazionali che da domani a domenica giocheranno il girone B degli Europei di pallavolo. Gli azzurri inizieranno il loro cammino domani sera alle 21 contro l’Estonia, la formazione sulla carta più abbordabile ma non per questo – ovviamente – da sottovalutare. “Dovremo mantenere il cambio palla, un aspetto nel quale loro sono bravi, e rimanere concentrati per tutta la partita, indipendentemente dalla situazione di punteggio e dal momento del match” afferma Matteo Piano, centrale astigiano classe 1990, “abbiamo lavorato sulla difesa e insieme al muro saranno le nostre armi, ma innanzitutto sarà importante l’atteggiamento mentale”.

Matteo Piano, insieme a Simone Giannelli e Filippo Lanza, ha parlato in mattinata a un incontro con i giornalisti. Per lui non sarà la prima esperienza torinese di altissimo livello, avendo disputato al PalaRuffini due incontri della World League 2013. “Sarà emozionante scendere in campo” assicura, “al Palavela ho assistito a tanti eventi sportivi, su tutti le Olimpiadi del 2006; giocarci dentro mi farà un certo effetto. E poi mi sentirò ‘a casa’, verranno a vedermi la mia famiglia e alcuni amici, non capita spesso di giocare così vicino alla mia città. Ed essere qui per una competizione importante come gli Europei è fantastico”.

Gli ingredienti per una tre giorni di grande pallavolo ci sono tutti e l’intenzione degli azzurri è chiudere il fine settimana con il primo posto nel girone, che significa accesso diretto ai quarti di finale. La parola d’ordine è “presente”. “In questo momento dobbiamo pensare solamente all’allenamento di oggi e alla partita di domani” conclude Matteo Piano, “la World Cup (con il secondo posto e la qualificazione alle Olimpiadi del prossimo anno) evoca bei ricordi ma sarà soltanto una spinta per far bene. Dobbiamo mantenere la mentalità e il bel clima di quella lunga trasferta, per arrivare più in là possibile in questo europeo”.