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Vorrei, eccome se vorrei!

Creato il 26 gennaio 2016 da Annalisa1979

Che cosa? Beh, semplice, essere una delle favolose, incredibili e super-fashion IT Blogger di Grazia.it!

Il sito lo navigo quasi tutti i giorni, fatta eccezione per i sabati e le domeniche, ma solo perché il mio secondo lavoro di mamma di due piccole pesti gemelle mi impedisce di ritagliarmi il tempo necessario per leggere con la necessaria cura gli articoli che più mi piacciono. La mia sezione preferita, manco a dirlo e chi mi conosce lo sa, è l’IT Lifestyle, sezione viaggi. E l’articolo che più mi ha dato la spinta motivazionale necessaria per provare a candidarmi è stato Consigli di viaggio: come far stare tutto in un bagaglio a mano.

Eh sì, perché nel mio piccolo, anche io viaggio. E parecchio. L’ultima avventura extra-europea mi ha portata in Kenya, una terra magica e bruciante, come il suo sole, come l’aria, come i colori della natura. Perché mi sono sentita ispirata da questo articolo? Semplice. Perché nella mia vita pre-gemellitudine, anche io avevo sviluppato l’incredibile e privilegiata capacità di infilare tutto il necessario nel semplice bagaglio a mano, con la bravura tipica di un prestigiatore con anni di esperienza pregressa.

Ecco, appunto, tutto ciò accadeva prima.

Nella mia vita post-gemellitudine, tutto è cambiato. Molto in meglio, per carità, molto altro, invece, in peggio. E quel peggio sta nell’aver perso completamente la capacità di discernere cosa è indispensabile e cosa, invece, può tranquillamente stare a casa. Il mio essere mamma, ora, mi condiziona anche quando lascio le piccole a casa e mi avventuro su e giù per i cieli. Anche se viaggio da sola, per lavoro, la mia valigia ormai ha preso la forma e le dimensioni di una piccola balenottera sul punto di scoppiare. Piena non solo di abiti, accessori, necessario per il make-up e per l’igiene personale. E no, sarebbe troppo semplice!

Ora, complice l’inevitabile ingresso a tutti gli effetti nella sfera delle “desperate-moms”, nella valigia, come nella borsa, ci infilo di tutto, comprese le salviettine igienizzanti, quelle per la prima pulizia di mani-viso-corpo, il kit del pronto soccorso (che non si sa mai), ciucci e porta-ciucci di riserva (deformazione professionale), un numero imprecisato di cambi di biancheria intima (e qui le spiegazioni potrebbero sprecarsi, ma vi risparmio) e qualche foto, che se mi prende la nostalgia di casa e delle bimbe, come faccio? Quelle su smartphone non sono mai abbastanza!

Ecco, l’ho fatto…e adesso…incrocio le dita!

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