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Wall Street, effetto Yellen? Solo in parte

Da Pukos
Wall Street, effetto Yellen? Solo in parte

Nonostante la cautela della Fed

La notizia dell’acquisizione di Altera da parte di Intel infiamma entrambi i titoli. Bene anche Unitedhealth ed Home Depot. In calo il comparto oil.

Stavolta la Yellen non ha fatto il miracolo. E’ vero che ha cominciato a parlare quando mancava solo un quarto d’ora al termine delle contrattazioni, ma se avesse voluto avrebbe comunque infiammato Wall Street, ed invece gli indici americani sono saliti un po’ soltanto nell’attesa dell’intervento della Presidentessa della Fed, mentre negli ultimissimi minuti di contrattazione hanno anche perso parte di quel rialzo.

Insomma, alla fine davanti alle performances dei principali indici statunitensi abbiamo ritrovato il segno più, ma non è stato un rialzo “convincente”.

Attendavamo tutti con una certa apprensione il dato definitivo sul Pil del quarto trimestre (+2,2%) che è risultato leggermente inferiore alle stime (+2,4%), archiviamo così l’anno appena trascorso con una crescita complessiva del +2,4% che possiamo ritenere soddisfacente se guardiamo a come era cominciato, dopo l’exploit del terzo trimestre (+5%), però, forse ci eravamo tutti illusi che questo 2014 si potesse chiudere in maniera migliore.

Sta comunque terminando il primo quarto dell’anno in corso, guardiamo al futuro, la principale novità è che il cross Eur/Usd che aveva chiuso il 2014 intorno a quota 1,21 è adesso di poco inferiore a 1,09 dopo esser sceso anche sotto l’1,05 quindi non proprio una buona notizia per le esportazioni americane che lo scorso anno avevano dato un contributo non indifferente alla crescita del Pil.

Se pensiamo poi al Qe di Draghi ed al non più procrastinabile aumento dei tassi negli Stati Uniti, questo cambio è probabilmente destinato a scendere ulteriormente, mettendo ancor più in difficoltà una economia che non può continuare a reggersi solo sui consumi interni.

A sorreggere Wall Street anche l’annuncio (non ufficiale al momento) dell’acquisizione da parte di Intel di Altera Corp., insomma più dei dati economici sono le notizie di M&A a dare linfa al mercato.

Dow Jones (+0,19%) vola Intel (+6,38%) e torna a salire Unitedhealth (+1,51%) dopo cinque ribassi di fila, terzo gradino del podio per Home Depot (+1,33%)

Scende del 5% il prezzo del petrolio ed ovviamente sul fondo troviamo Chevron (-0,92%) ed Exxon Mobil (-0,88%), ancora un ribasso anche per Apple (-0,80%).

S&P500 (+0,24%) recupera buona parte del ribasso a due cifre patito mercoledì scorso Ultra Semiconductors Proshares (+8,12%), decisamente più contenuti i rialzi di Dow Chemical (+1,92%) e Texas Instruments (+1,72%)

Torna a scendere Freeport McMoran (-3,59%) ed ennesimo ribasso per EMC Corp. (-2,48%), stessa sorte per Hewlett Packard (-1,62%).

Nasdaq (+0,57%) rialzo siderale, naturalmente, per Altera Corp. (+28,37%), e sale ovviamente anche la concorrente Xilinx (+5,85%), ancora un gran balzo infine per Kraft (+5,58%)

Non frena la discesa Tesla (-2,84%), ancora in calo dopo il crollo della vigilia Sandisk (-2,43%) ed a proposito di titoli che stanno vivendo un periodo estremamente problematico ecco Seagate Tech (-1,44%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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