Magazine Basket

Washington: la magia tornerà?

Creato il 18 ottobre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Nene - photo © 2012 Keith Allison - creativecommons.org/licenses/by2.0/Negli ultimi anni gli Wizards sono stati un po’ la “barzelletta” della NBA. Con il popolo sportivo del District of Columbia più interessato ai Redskins di football e ai Capitals di baseball (i “Maghi” sono una delle franchigie sportive meno seguite sui social network, e anche il Verizon Center ne risente), per il GM Grunfeld e per coach Wittman non resta che cercare di far ritrovare l’entusiasmo a quei tifosi che impazzivano per le giocate delle due ere Michael Jordan e Gilbert Arenas. L’ultima post season risale alla stagione 2007-2008, quando la Washington di coach Eddie Jordan venne facilmente rispedita a casa dai Cavaliers di Lebron. Da quel momento in poi, solo annate perdenti, complici infortuni e mosse di mercato “discutibili”: il 20-46 del 2011-2012 del lockout parla chiaro.

Nella capitale ora le cose potrebbero cambiare: l’est si è probabilmente indebolito con l’infortunio di Rose e la nuova casa losangelina di Dwight Howard, e se la speranza è l’ultima a morire non è detto che questa possa essere l’ennesima “comparsata” degli Wizards sui parquet americani. Le presunte “mele marce” dello spogliatoio rispondenti ai nomi di Andray Blatche (amnesty clause) e Rashard Lewis (che cercherà più gloria a South Beach) se ne sono andate, per cui l’ambiente ora dovrebbe essere più respirabile e privo di tensioni interne.

Il roster si presenta giovane e talentuoso, anche se due recenti episodi potrebbero minare i progetti di coach Wittman: la fascite plantare continua a tormentare il centro titolare Nenè Hilario, arrivato a Washington da Denver la scorsa stagione in cambio di Javale McGee, e lo staff medico non riesce a determinare una data precisa per il suo ritorno in campo; e la star John Wall è ferma almeno fino a metà Novembre per un infortunio da stress alla rotula. Per l’ex Kentucky questa dovrà essere la stagione della consacrazione, dopo la recente annata di alti e bassi comunque chiusa a 16.3 ppg e 8 apg, dove (si vocifera)  non è arrivato in formissima al training camp.

Tuttavia, a differenza delle disastrose ultime stagioni, ci sono delle “polizze assicurative” che sapranno sostituire il duo Hilario-Wall all’inizio: il nazionale francese Kevin Seraphin ha disputato un ottimo finale di stagione scorsa, e partirà titolare per i primi incontri (si spera che il suo piccolo infortunio contro i Cavs in preseason non sia nulla di preoccupante), condividendo i minuti con l’ex seconda scelta assoluta del draft 2004, Emeka Okafor, tenuto precauzionalmente a riposo in queste prime uscite per un sospetto avvelenamento da cibo (ci si chiede se a Washington abbiano il malocchio..). Un altro interessante prospetto del settore lunghi è il Ceco classe 1990 Jan Vesely, alla sua seconda stagione con la maglia degli ex Bullets. Dopo una prima stagione travagliata e di adattamento, ha lavorato molto quest’estate per migliore il tiro da lontano (annata da rookie chiusa con un migliorabile 9/58 al tiro fuori del pitturato), e si sta guadagnando minuti importanti da 4 titolare nelle “amichevoli” di prestagione, in un quintetto piccolo molto interessante. Sicuramente uno dei Maghi da tenere d’occhio.

Nel settore guardie le soluzioni principali sono tre: Jordan Crawford, Martell Webster e Bradley Beal. Crawford, dopo essere stato un oggetto misterioso nelle prime uscite con gli Hawks nel 2010, è entrato prepotentemente nelle rotazioni degli Wizards, chiudendo la sua seconda stagione da professionista con 14.7 ppg e 3.0 apg, e con Wall ai box coach Wittman sembra orientato a dargli minuti anche da playmaker. Se migliora la difesa uno contro uno, è da considerare la vera arma di Washington, anche se dovesse uscire dalla panchina.

Webster spera di avere maggiore fortuna nella capitale, e di non essere ricordato solo per le sue acconciature rivedibili, o per le sue azzardate scelte sul parquet (come quando si è dimenticato come si conta fino al tre). Anch’egli in passato ha sofferto di numerosi patemi fisici, soprattutto al piede sinistro, ma se torna quello dei tempi di Portland può garantire una gran difesa perimetrale, ed essere anche una valida alternativa come “3″ a Trevor Ariza, neo Wizards arrivato a Washington dagli Hornets nell’affare Lewis.

Tutti i riflettori sono tuttavia sul rookie Bradley Beal, classe 1993 e terza scelta assoluta del Draft. Gli è bastato un solo anno nei Florida Gators per “allertare” praticamente tutte le franchigie NBA, chiudendo l’anno da freshman a 14.8 ppg e 6.7 rpg, dato impressionante per una guardia di 1,90 m. Nelle gerarchie Crawford sembra essere davanti a Beal, ma le precarie condizioni di Wall potrebbero far avere a Beal un ruolo già determinante nelle rotazioni di Wittman, che gli ha dato già un ampio minutaggio nelle prime uscite stagionali contro Bobcats, Knicks e Cavaliers.

A completare la compagine ci sono il play-guardia Jannero Pargo (buone prestazioni in pre season) , l’ex Pacers A.J Price, la guardia Shelvin Mack e l’ala piccola Trevor Booker, che “combatterà” con Ariza e Webster per un posto da titolare.

Facendo una piccola previsione, questi Wizards non sembrano cosi distanti dal ritrovare i playoffs. Il titolo della southeast division è già in tasca a Miami, ma come detto in precedenza ci sono numerose squadre ad Est che sono uscite indebolite dall’estate (Chicago per infortuni, Orlando per il mercato), e dato che Cavaliers, Bobcats e Pistons non sembrano avere i mezzi per arrivare alla post season, a Washington c’è una flebile speranza di poter acciuffare quei playoffs che ormai mancano da troppo tempo.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :