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We’ll miss u… dot (nelly) muffins ♥

Da Unsoffiodipolveredicannella

Ho sempre volutamente lasciato questa mia piccola creatura che è il blog  fuori dal turbinio quotidiano della mia vita.

Solo per oggi, invece, sento di dover invertire la rotta, spendendo qualche riga dedicando questo post alla nostra piccola Nelly ♥ .

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Ieri ci hai lasciati, improvvisamente, esattamente come sei arrivata… portando con te, in quel piccolo grembo che stava crescendo giorno dopo giorno, i tuoi cuccioli :’( .

Hai lasciato un vuoto dentro di noi, che stiamo faticando a colmare…

Ma io queste due righe, Nellina, te le dovevo per l’amore e la gioia che hai portato a chi, con affetto e dedizione, ti ha accudita in questi brevi mesi ♥.

Ed è, pensando a quella tenera macchiolina nera che avevi sul tuo musetto, che ho deciso di preparare questi muffins più che altro per tenermi impegnata cercando di non pensare e di scacciare la malinconia.

Diciamo che mi sento un po’ come l’Algernon de “L’importanza di chiamarsi Ernesto“ di Oscar Wilde.

“I can’t eat muffins in an agitated manner. The butter would probably get on my cuffs. One should always eat muffins quite calmly. It is the only way to eat them. When I am in trouble, eating is the only thing that consoles me. Indeed, when I am in really great trouble, as any one who knows me intimately will tell you, I refuse everything except food and drink. At the present moment I am eating muffins because I am unhappy. Besides, I am particularly fond of muffins.”

“Io non posso mangiare muffins in modo agitato. Probabilmente mi finirebbe il burro sui polsini. I muffins vanno mangiati con calma. E’ l’unico modo di gustarli. Quando mi trovo nei guai,  mangiare è la sola cosa che mi consola. Anzi: quando il guaio in cui mi trovo è veramente grosso, chiunque mi conosca intimamente potrà dirti che rifiuto tutto ad eccezione del cibo e delle bevande. In questo momento, per esempio, se mangio muffins è perché sono molto infelice. A parte il fatto che ne vado matto.”

(Oscar Wilde, The Importance of Being Earnest – L’importanza di chiamarsi Ernesto*)

Ecco allora i Dot Muffins, o meglio i Dot (Nelly) Muffins :’) .

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DOT (NELLY) MUFFINS ♥

Ingredienti per circa 8 muffins

200gr di farina

100gr di zucchero

2 uova

1 cucchiaino di lievito per dolci

100ml di latte (di soia o vaccino, quello che preferite)

1 cucchiaio colmo di cacao amaro setacciato

buccia grattugiata di un limone

un pizzico di sale

confettura o crema di nocciole 

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A mano o nella planetaria montare le uova con lo zucchero, il sale e la buccia di limone fin quando non risultarenno raddoppiate di volume.

Unire il latte al filo e poi la farina e il lievito per dolci.

Dividere la pastella in due ciotoline: una andrà lasciata chiara mentre all’altra andrà aggiunto il cacao.

Riempire metà dei pirottini con una cucchiaiata di composto chiaro e l’altra metà con il composto scuro.

Farcire tutti i muffins con la confettura o la crema di nocciole.

Completare con un’altra cucchiaiata di composto in ogni pirottino, avendo cura di conservare un po’ di entrambe le pastelle per fare le “macchie”.

Ora, ai muffins scuri fare delle piccole macchie con il composto chiaro, viceversa ai muffins chiari farle con il composto scuro.

Cuocere in forno caldo 180° per una ventina di minuti circa.

That’s all, folks !!

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Featuring tovaglietta e mug GreenGate

(*)”L’importanza di chiamarsi Ernesto” in due righe, per chi non l’avesse letto: uno dei capolavori di Oscar Wilde.

Una “commedia frivola per persone serie” nella quale  Wilde traccia uno scorcio pungente dell’aristocrazia inglese, attraverso le vicende di un giovane aristocratico di nome Algernon Moncrieff e del suo amico di vecchia data, Ernest Worthing.

Entrambi conducono una doppia vita grazie all’invenzione di un amico invalido di nome Bunbury per Ernest (che in realtà si chiama Jack Worthing) e di un fratello immaginario per Ernest/Jack.

Wilde con questo espediente mette in luce la realtà dell’alta società vittoriana, dove si bada più a ciò che si dice che a ciò che si fa e dove si cura più l’apparenza che la forma: infatti nessuno dei due uomini è realmente né “earnest” (onesto), né “Ernest”.

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Filed under: Muffins e Cupcakes

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