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Web 2.0, il caso Antonio Carraro: Una fabbrica di idee prima ancora che di trattori

Creato il 19 aprile 2011 da Mattiacunico10 @INTERNETSQUARED

Web 2.0, il caso Antonio Carraro: Una fabbrica di idee prima ancora che di trattoriEsempio di web 2.0 dell’azienda Antonio Carraro, produttrice di macchine agricole a Campodarsego, Padova
Mestiere di famiglia fin dal XVI secolo, quello di “fare i carri” oggi è diventato una vera e propria passione. La storia dell’azienda inizia nel 1910, quando Giovanni Carraro, ancora diciannovenne, presenta alla prima esposizione industriale di Padova una macchina agricola multifunzionale. Nel 1970 Antonio Carraro, dopo aver preso le redini dell’azienda dal padre 10 anni prima, fonda il CSR, Centro Studi e Ricerche, un laboratorio R&D all’avanguardia che sposta il focus della produzione aziendale verso nuovi orizzonti.Una scelta audace, ma che si è rivelata un ottimo investimento: oggi la leadership di un’azienda, prima ancora che dalle sue linee di produzione, scaturisce dai suoi reparti di R&D, dove lavorano circa 60 addetti su un totale di 400. Web 2.0, il caso Antonio Carraro: Una fabbrica di idee prima ancora che di trattoriÈ anche grazie a questo settore che, ad oggi, il 50% delle vendite aziendali viene effettuato all’estero, con rivenditori in Spagna, in Norvegia, negli Usa e addirittura in Nuova Zelanda e Australia. Negli ultimi anni in particolare, l’azienda ha deciso di seguire una filosofia orientale denominata “Kaizen”, che significa “miglioramento a piccoli passi”, diminuendo i tempi di produzione e le scorte in magazzino e puntando sul make to order. Le parole chiave sono trasparenza, condivisione e servizio: tutti devono sapere ciò che accade e condividerne le ragioni al fine di migliorare il servizio post-vendita. Punto forte del nuovo piano R&D è la scelta di utilizzare il web 2.0 nell’interazione con il consumer. Web 2.0, il caso Antonio Carraro: Una fabbrica di idee prima ancora che di trattori
Il sito web, presente in 7 lingue, tra cui inglese, tedesco, spagnolo e turco, dà la possibilità di restare al passo con le innovazioni, i prodotti e gli eventi riguardanti l’azienda, grazie alle news aggiornate mensilmente. Inoltre, consente all’utente interessato di iscriversi alla newsletter e di ricevere a casa il periodico di informazione tecnica “Tractor People”.Curiosità: è presente anche un e-book dedicato ai bambini, la storia di Tony Tigre. Per i veri appassionati, poi, è possibile acquistare gadget e abbigliamento da lavoro direttamente sul sito, grazie all’e-shop online. Antonio Carraro è presente anche sui social network, ai quali si può accedere tramite un link direttamente dal sito web.  La pagina Facebook conta circa 400 fans ed ha un aggiornamento medio settimanale, con foto dei nuovi modelli, video amatoriali e commenti dei consumatori. Da sottolineare, i post sono tutti in inglese. L’azienda ha un canale su YouTube, creato da pochi mesi, che conta già oltre 3500 visualizzazioni. Sono presenti una ventina di video, sottotitolati in inglese, dove vengono proposti vecchi e nuovi modelli e le iniziative dell’azienda. In particolare, è stato indetto un concorso al quale gli utenti possono partecipare con un video che mostri le prestazioni della propria macchina agricola Antonio Carraro. L’azienda gestisce, inoltre, una pagina su Twitter, poco aggiornata, in quanto probabilmente si è deciso di puntare di più su altri social network che hanno preso maggiormente piede in Italia, come, appunto, Facebook. Esiste poi anche una pagina su Flickr, dove vengono raccolte le foto dei modelli delle macchine a lavoro.
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"Un sentito Ringraziamento a coloro che hanno collaborato in maniera attiva allo studio di questo caso. Irene Tecchio, Francesco Pianti, Maria Larese, Alba Chiara Di Bari, Licia Franceschini".

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