Magazine Diario personale

...what goes around comes around...

Creato il 28 novembre 2012 da Razionalme
Mi sono domandata più e più volte quale sia la chiave per raggiungere la conoscenza. Se non della vita, quantomeno delle persone che mi stanno intorno.
Ho sempre avuto la necessità di classificare, etichettare, suggellare chiunque mi si parasse davanti; quasi avessi il primitivo obbligo di schermarmi e proteggermi dall'ignoto.
E così Simona era la perfettina, Cecilia la logorroica, Marta la sincera, Giovanni lo scapestrato e via discorrendo.
Con gli anni mi sono resa conto di quanto la prima impressione fuorviasse i miei primi singoli giudizi, di quanto sia semplice "aggiustare la mano" con le persone limpide e di quanto invece complessa sia la variabilità/volubilità di tutte quelle anime in pena che mentono.
A se stesse, agli altri, al loro riflesso nello specchio. Costantemente, sempre.
Sono i più facili da inquadrare, certo, sono quelli che mai escono dalla etichetta a loro appostagli. Tranne che in banali, insulsi attimi, in cui la loro spontanea personalità repressa viene fuori, sbrodolandosi in un mare di cazzate!
E' così che vedrete la più compìta delle vostre amiche imprecare bestemmiando se le dicono che "sua madre sembra più simpatica di lei"; magari vi accorgerete di quanto quella bravissima estetista che è l'unica che riesce a farvi la ceretta al velluto (quella in cui sentite praticamente niente) goda sbagliando la sua manodopera facendovi urlare di dolore.
E così avrete scoperto l'aggressività di una e il sadismo dell'altra.
Ed ecco la nuova etichetta e la voglia di non essere riuscite a capire quelle persone, perché vedere alcuni esseri umani spogliati della propria maschera, fondamentalmente, fa paura.
Non amo carpire, non amo cogliere il piede in fallo di chi si svela, non amo sapere che quei dolci volti non sono altro che porcellane dipinte: fredde e senz'anima!
Ma che fare se uno di quei volti risulta ciò che meno immaginavamo potesse essere?
Colui che più vi sarà vicino, colei che maggiormente vi acclamerà, la persona che mai cercherà di prevaricarvi, quella che più vorrà dimostrare che vi appoggia.
Si sente minacciata.
E così cotruisce, fagocita, studia e impara, è brillante, ma non troppo, e simpatico e qualcuno lo vorrebbe anche come confidente.
Ma è quello che se crolla non lo fa per brevi istanti, è quello che se il volto sta sbriciolandosi, si cura di rattopparlo.
E' quello che il giorno dopo vi sorride come se non fosse accaduto nulla.


E se in questo momento stai leggendoti tra le righe, beh... alla larga!

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