Magazine Cinema

Whiplash (2014)

Creato il 18 febbraio 2015 da Babol81
La notte degli Oscar si sta avvicinando e, alla faccia delle 50 sfumature di grigio e della distribuzione italiana gestita da bimbiminkia, sono riuscita a recuperare anche Whiplash, diretto e sceneggiato nel 2014 dal regista Damien Chazelle e candidato a cinque statuette (Miglior Film, J.K. Simmons Miglior Attore Non Protagonista, Miglior Sceneggiatura Originale, Miglior Montaggio, Miglior Sonoro).
Whiplash (2014)
Trama: Andrew ha un solo sogno nella vita, fare il batterista. Quando Fletcher, direttore della migliore band del conservatorio, lo convoca per fare da assistente al batterista titolare, al ragazzo sembra di toccare il cielo con un dito ma non sa che sarà l'inizio di un incubo...

Whiplash (2014)

Not quite my tempo.

Chi è cresciuto negli anni '80 come me di certo ricorderà cosa servisse per sfondare nel mondo dello sport o dello spettacolo. Abilità, carisma, costanza ed impegno del protagonista erano utili fino ad un certo punto, ciò che serviva veramente per trasformare un potenziale prodigio in un campione riconosciuto a livello mondiale era la (s)fortuna di finire sotto l'ala protettiva di un mostro. L'ambiguo allenatore di Mimì, che insegnava a lei e alla squadra di pallavolo l'arte del bagher con le catene ai polsi, piuttosto che il pacato Mister Daimon, armato di bastone legnoso da rompere sulla schiena a Nami o Mila, per non parlare della folle insegnante di recitazione di Maya o dell'alcoolizzato allenatore di Mark Landers: tutti, a modo loro, hanno tirato su generazioni di potenziali psicopatici seguendo la massima “Maggiore è lo stress psico-fisico maggiore è la possibilità che fanciulli e fanciulle sboccino al massimo delle loro prestazioni”. Il cattivissimo Fletcher, direttore della migliore orchestra del più prestigioso conservatorio di New York, ha interamente sposato questo metodo anni '80 e non smette di cercare un novello Charlie Parker, la fulgida stella che sopravviverà ai suoi terribili insegnamenti superando i limiti di valido mestierante e diventando così la nuova leggenda della musica. Insulti, violenze fisiche e verbali, pressioni psicologiche, incoraggiamento delle rivalità e palesi ingiustizie sono solo alcuni dei soprusi a cui vengono sottoposti gli allievi di Fletcher, personaggio che nonostante questa sua cattiveria gratuita non è così facile da etichettare né da sottoporre a giudizio. Il nostro, infatti, sembra realmente convinto di fare del bene ai suoi studenti ed apparentemente la sua tristezza davanti ad una tragedia che ne vede uno coinvolto è genuina (o forse è solo senso di colpa) tanto quanto la felicità davanti ad un Andrew che riesce finalmente ad esprimere le sue doti di batterista; il regista e sceneggiatore, di fatto, non lo condanna né lo esalta, lascia allo spettatore il compito di interpretare liberamente sia le azioni dei personaggi sia la vicenda in sé. Anche il protagonista non viene rappresentato in modo univoco e nel corso del film si evolve da timida matricola che fa quasi tenerezza a personaggio con cui non è facile empatizzare, incattivito, frustrato e, sì, anche esaltato dagli insegnamenti di Fletcher al punto da arrivare a mandare al diavolo la famiglia, la fidanzata e anche la propria umanità.
Whiplash (2014)

Chi ha ragione e chi ha torto in Whiplash? Non lo sapremo mai perché per fortuna la pellicola di Damien Chazelle non è uno di quei filmetti alla Step Up dove il Cenerentolo di turno diventa un principe alla faccia di quanti non hanno mai creduto in lui, ma è piuttosto il lucido spaccato di un mondo spietato e non alla portata di tutti, capace di elevare le persone fino alle stelle e sbatterle a terra con inaudita violenza. L'ambivalenza dei due protagonisti è rappresentata degnamente da due attori bravissimi: J.K.Simmons, dal mio punto di vista, merita assolutamente l'Oscar perché il suo è un ruolo molto "fisico" e difficile, da godere ovviamente in lingua originale non tanto per le "profanities" di cui è infarcito praticamente ogni suo monologo, ma proprio per l'inflessione, la durezza della voce, lo snobismo e l'autorevolezza che accompagnano ogni gesto nervoso e per gli sprazzi di rara gentilezza che lo rendono un formidabile oratore. Dall'altra parte c'è Miles Teller, con quella faccia da fesso antipatico che avevo odiato ai tempi di Un compleanno da leoni e che in Whiplash è invece perfetta per il giovane Andrew, senza contare poi che l'attore suona davvero molti dei pezzi che si vedono nel film, con tanto di sangue spillato realmente dalle mani. L'alchimia perfetta tra i due (nonostante il fiume d'odio che scorre tra i personaggi) viene enfatizzata ancor più da un montaggio fantastico, in grado di accelerare come un rullare di batteria e rallentare all'improvviso, assecondando il "tempo" tanto caro all'odioso Fletcher e incatenando lo spettatore (anche quello che, come me, di musica e soprattutto jazz non capisce nulla) alla poltrona. L'esibizione finale in particolare, quasi dieci minuti di assolo mozzafiato, è talmente tesa e sentita che è impossibile non lasciare il cuore libero di godere interamente di uno sfogo che viene dall'anima, dopo un'intero film fatto di false partenze, delusioni e dolore, tanto che l'applauso sgorga spontaneo, senza freni: per Andrew, per J.K. Simmons, per Miles Teller e per Damien Chazelle, che ci ha regalato un moderno Attimo fuggente in negativo, con un Capitano, mio Capitano che è in realtà la peggiore feccia dei sette mari!
Whiplash (2014)

Di Miles Teller (Andrew) e J.K.Simmons (Fletcher) ho già parlato ai rispettivi link.
Damien Chazelle è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto il corto Whiplash e il film Guy and Madeline on a Park Bench. Anche produttore, ha 30 anni.
Whiplash (2014)

Whiplash è la naturale espansione del corto omonimo, presentato dal regista al Sundance nel 2013 proprio per raccogliere i fondi e riuscire a girare un lungometraggio; se il film vi fosse piaciuto, recuperatelo e aggiungete magari Bird di Clint Eastwood, biografia del jazzista Charlie "Bird" Parker, più volte nominato all'interno della pellicola. ENJOY!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines