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Why I Write #2

Creato il 09 settembre 2012 da Sambruno
Sono stata una bambina "priva di fantasia", come si dice.  Non la esercitavo più di tanto: tutti i miei giochi erano o giochi di guerra - con i maschietti - o giochi di interpretazione - Mimì Ayuara, la Stella della Senna & Co. - con le femminucce. Ricordo un episodio.
Quinta elementare: la maestra assegna come compito a casa il tema "Inventa una favola". Mi ci metto nel pomeriggio. Dopo cena sono ancora lì che ci sbatto la testa e ho buttato un sacco di fogli di brutta. Alla fine mi arrendo e copio a mani basse la mia favola preferita: quella di una sirena vanitosa che riceve una dura lezione di vita da uno squalo.
Why I Write #2
Oggi sono così.
A un certo momento Panic! si è destato, si è scatenato e si è messo a inventare storie. Di conseguenza, io ho cominciato a scrivere. Ero in prima liceo e avevo per le mani personaggi e ambientazione alla Wilbur Smith - la mia monomania di quel periodo.
Altro ricordo.
In classe, lezione di Filosofia con l'Occhio di Dio (la mia prof., ovviamente, la cui presentazione era stata semplice, chiara e concisa: "Figghioli! Iò sugnu l'Occhiu 'i Diu! Vidu e sentu tuttu!"). Nessuno sta seguendo, a parte la mia compagna di banco - il tipo che, zitta zitta, ogni fine anno scolastico manda piante e fiori ai prof.
Nemmeno io sto seguendo. Sembra che stia prendendo appunti, eh? Ma in realtà sto scrivendo della fuga di due giornalisti da una Mogadiscio in rivolta. Uno, il mio protagonista, sta allagando di sangue la jeep guidata dal collega, mentre in una missione a qualche chilometro di distanza una suora e una dottoressa si stanno facendo gli affaracci loro.
Il romanzo (sì, io parto sempre con l'idea di scrivere romanzi) nascerà e morirà con quella mezza paginetta, quindi niente storia d'amore tra il giornalista ferito e la dottoressa che avrebbe dovuto curarlo. Be', tanto sarebbe finita male: lui doveva morire.
Ho mollato quasi subito l'avventura per tuffarmi di pancia nel fantasy classico.
Adesso, a distanza di anni, ho mollato anche il fantasy: un solo genere non basta più a soddisfare la mia immaginazione fuori controllo. Meglio mescolarne due o tre alla volta :)

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