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Wild

Creato il 01 aprile 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
  • Anno: 2014
  • Durata: 115'
  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Genere: Biografico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Jean-Marc Vallée
  • Data di uscita: 02-April-2015

Il film girato in Oregon uscirà nelle sale italiane il prossimo 2 aprile.  Jean-Marc Valleè,  dopo Dallas Buyer Club, torna sullo schermo con un ‘avventura che la protagonista, interpretata da Reese Witherspoon,   decide di intraprendere non solo con la natura, ma con se stessa. Una sorta di diario che racconta le tappe del viaggio unite ai ricordi di una vita.

Sinossi: Cheryl Strayed è una giovane donna che ha percorso oltre mille miglia lungo la pista di trekking del Pacific Crest per elaborare un grave lutto familiare e il naufragio del suo matrimonio, affrontando e sconfiggendo, in un viaggio pericoloso e solitario, i suoi demoni e le sue paure.

Recensione: Wild non è solo la storia di un viaggio ma di una rinascita. Il percorso che la protagonista fa è una sorta di strada a ritroso nei ricordi. Superare la fatica fisica e i limiti sembra essere il modus con cui Cheryl  decide di espiare le proprie colpe e andare avanti. Il film,  diretto da Jean –Marc  Valleè, in realtà, più che essere incentrato sulla natura selvaggia è ben focalizzato sulla protagonista, e questo fa si che il viaggio perda quell’essenza che il paesaggio evoca,  ma che nella pellicola spesso sembra far solo  da sfondo ai pensieri . Tutto serve a ricordare e tutto è un ponte che collega il passato al presente. Quello che manca è davvero l’interazione con l’ambiente,  persino il pericolo è messo all’angolo e deviato da qualche angelo custode che Cheryl incontra durante il percorso. I momenti drammatici sono smorzati e lo stesso vale per la tensione che arriva a piccole dosi con i veloci e repentini flashback.

Wild resta comunque un film che sa ben trasporre sullo schermo le emozioni, ogni particolare rappresenta la psicologia della protagonista e questo è il tocco che il regista dona all’intera pellicola. Il finale è scontato, della serie tutto bene quel che finisce bene. Un film che purtroppo non  riesce ad  affondare le radici nella natura selvaggia e trascura quello che dovrebbe essere l’elemento essenziale. Oltre mille miglia raccontate in due ore senza mai affrontare di petto il punto nevralgico del problema.

Alessandra Balla


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