Magazine Cinema

Wolf creek 2

Da Lupokatttivo

L’australia che conta

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No, che poi succede che ti guardi “Wolf creek 2”. Lo guardi perchè tra i blogger che ti piacciono, tanti ne parlano bene.
Poi succede anche che ti ci diverti un casino.
Perchè è bello questo Wolf creek 2.
E non si vergogna, ma anzi, si vanta, di citare tutti i film di genere.
Penso che sia un bel tributo agli slahser prima maniera, ma anche a tutto il corollario horrorifico/thriller a cui siamo abituati.
Ci sono le musiche da Arancia meccanica, gli inseguimenti alla Duel, le torture di Hostel, la follia di Texas chainsaw massacre, l’ambientazione delle colline hanno gli occhi 2…. (ok ok quest’ultima la sto un po forzando, qui siamo nell’Outback, là siamo in Messico, ma alla fine sempre di deserti si tratta), il tutto condito con la regia, didattica ma terribilmente efficace, di Greg Mc Lean.
Si puo’ contare su un villain che ormai è leggenda. Fagocita il film con una voracità impressionante ed è giustissimo che sia cosi’. Perchè Mick taylor, l’australiano col capellaccio, interpretato dallo stesso John Jarrat del primo episodio, ormai è icona e iconico almeno quanto Jason Vorhees.

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E dire che non lo volevano fare il sequel. Ci hanno impiegato qualche annetto. Alla fine l’hanno fatto. E noi diciamo grazie.
Il sequel per quanto mi riguarda è ancora meglio del primo.
Qui non si teme di mostrare dettagli.
Qui si va avanti col piedone pesante.
Ma qui, sempre qui, ci si sollazza anche con stupidate geniali che spezzano la tensione e strappano sorrisoni.
Anzi si ride proprio. Sfido io a restare impassibili davanti ai canguri che attraversano la strada…guardare per credere.
Tutto il resto è sangue. Ma fatto bene. Non gratuito, no. Solo quando serve. E in un film così serve praticamente sempre.
Buona visione



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