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WOP e IN GINOCCHIO | Ultimo Teatro Produzioni Incivili | 18-19-20 Marzo 2016

Creato il 18 marzo 2016 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia

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operetta ironico crudele sulla banalità del male e sulla nostra nazione

scritto e interpretato da Luca e Privitera e Elena Ferretti musiche di Raffaele Ferro con il sostegno diMasseria Jesce, La Casa di Michele, Ferula Ferita Azione Teatrale, D:N:A – galleria d’arte ideato da Ultimo Teatro Produzioni Incivili

incipit 

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Frammento di un’intervista fatta a Assata Olugbala Shakur (attivista e rivoluzionaria statunitense di origine afro-americana) apparsa nel 1991 su Crossroad.

note al testo

Il titolo WOP prende spunto sia dalla doppia definizione utilizzata dagli Agenti Americani per denominare gli italiani, sbarcati a fine ‘800, e cioè: la storpiatura di guappo (italiano mafioso) e dall’acronimo di without papers/passport (persona senza documenti); sia dal dialetto Altamurano, riferendosi a WOP come soggetto gradasso.

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IN GINOCCHIO

storie di mafia

di Ultimo Teatro Produzioni Incivili

Scritto ed Interpretato da Luca PriviteraElena Ferretti

Regia Sergio Lo Verde

Costumi Elena Ferretti Musiche Sergio Lo Verde e Anonima Dj Disegno Luci Luca Privitera Fotografie di Scena Raffaele Ferro, Antonio Pacini, Martina Bellamonte, Antonietta Bonanno, Nicolò Vallarelli e Antonio Gravina Con il sostegno di Calfrika Music Festival, Comune di Castellana Sicula, Ass. Cult. Acuna Matata, Teatro Pinelli Bene Comune, Coordinamento Libera Pistoia

Lo spettacolo prende spunto da interviste e da indagini condotte dagli autori, che resteranno per sempre anonime. Qua potrete leggere una piccola lettera, scritta da uno degli autori, per il 23° anniversario delle stragi di Falcone e Borsellino.

Sinossi Le credenze! La morte! La povertà! Il rancore! La santità! La ricchezza! La crudeltà! Il sangue! La quotidianità! L’abbandono!

Un uomo ed una donna, la loro storia.

Lui sconta il 41 bis, è un killer di mafiosi perché ha deciso di farsi giustizia da solo. Dialoga con la sua rabbia deridendo le follie e le assurdità che portano molte persone a diventare mafiose, a sfruttare il proprio potere e la propria posizione di privilegio per ingannare il prossimo. Oramai stanco di quello che succedeva intorno a lui, nella sua terra, tra la sua gente, invece di migrare come in molti decide di fare piazza pulita intorno a se. Fa parte del popolo, probabilmente un mafioso inconsapevole.

Lei sconta il 416 bis ed è una delle tante mogli della mafia, parla della mafiosità, del sistema mafioso, della famiglia, dei codici d’onore. Interroga il mondo ma soprattutto se stessa sulla perdita di ogni senso e di umanità. Non è una pentita, anche se potrebbe sembrare. E’ un’illusa, una fragilità ingenua catturata dal concetto dei robinhood, dagli eroi, del sud malfamato ed ignorante dove si ruba ad i ricchi e si pensa alla salvazione dei poveri. Una donna semplice, in un certo senso ricca.

Entrambe chiusi in una cella, dialogano con un ipotetico giudice. Un intreccio di due storie che vanno di pari passo sino a diventare un’unica storia. La storia di due dimenticati a cui è stato rubato tutto, anche la dignità.

Dove la vita ha insegnato loro cos’è la vendetta.

20 marzo IN GINOCCHIO al Centro Sociale di Poggio Torriana (RN), in collaborazione con: QuotidianaCom, Mulnela, Amministrazione Comunale, Regione Emilia-Romagna

19 marzo WOP al Fusion Art Center di Padova, in collaborazione con: Lo Stato dell’Arte

18 marzo IN GINOCCHIO al Metissage (MI), in collaborazione con: Arci e Libera

Ultimo Teatro Produzioni Incivili

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Per info (cell) 334 131 0202 (blog) https://ultimoteatro.wordpress.com


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