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World War Z (2013)

Creato il 03 luglio 2013 da Babol81
Luglio col bene che ti voglio, portatore dei primi blockbuster estivi! Ieri sera è stata la volta di World War Z, diretto dal regista Marc Forster e tratto dall’omonimo romanzo di Max Brooks. La recensione che segue contiene SPOILER quindi non leggete se non volete togliervi la sorpresa.
World War Z (2013)
Trama: Gerry, ex agente delle Nazioni Unite, viene richiamato in servizio dopo che una pandemia in grado di trasformare gli uomini in zombie comincia a decimare la popolazione mondiale…
World War Z (2013)
World War Z può essere riassunto così: Brad Pitt tuttofare, Brad Pitt paraculo, Brad Pitt porta jella e Brad Pitt man of steel. Bradano (d'ora in poi lo chiameremo così) è il protagonista assoluto della pellicola, alla faccia degli zombi e della marea di personaggi, leggasi pedine sacrificabili, che gli ruotano attorno. Il che non significa che World War Z sia un brutto film, perché effettivamente Bradano è un bell'uomo, gli effetti speciali sono da paura anche se non ne fanno, il ritmo rimane sostenuto per tutta la durata della pellicola, le prime sequenze sono sconvolgenti a tratti allucinanti, come si diceva al Pippo Kennedy Show. Tecnicamente parlando abbiamo davanti un kolossal della madonna, come faccio a dirvi di non andare a vederlo? Sicuramente, potrei dirvi di snobbare il 3D perché, a naso, non cambierebbe nulla per quel che riguarda il film ma uscireste dalla sala con due euro in meno che potreste spendervi invece per un ottimo gelato. Potrei dirvi che, sempre a naso, sarebbe meglio procurarsi il libro di Brooks perché un'epidemia zombie non può, non deve essere ridotta al Bradano che s'atteggia da superfigo. Ma, lo stesso, dire che World War Z è un brutto film non si può. E allora mi viene in soccorso l'internetto che mi dice che, effettivamente, tutto quello che mi ha portata a considerare la seconda metà della pellicola un gigantesco WTF è frutto di ripensamenti dell'ultim'ora e di rimaneggiamenti della sceneggiatura affidati a Goddard e Lindelof. come avrò modo di spiegare nelle note di chiusura. Quindi, diciamo che World War Z è un bel film ma purtroppo è stato rovinato in fieri e noi ci siamo beccati la versione tecnicamente pregevole ma oggettivamente despicable, l'aMMericanata tamarra.
World War Z (2013)
War World Z scorre liscio (si fa per dire) come l'olio finché Bradano non sale sull'aereo dopo la caduta di Gerusalemme. Fino a quel momento ci avevo creduto, mi ero anche commossa perché un paio di sequenze sono oggettivamente bastarde quanto la pubblicità del gattino Barilla. Poi, dev'essere arrivata l'incoscienza, Goddard e Lindelof devono aver lasciato il lavoro nelle mani di due scimmie urlatrici poco addestrate: gli unici aspetti positivi di questo twist nella sceneggiatura sono l'incredibile figaggine di Pierfrancé, l'apparizione del sempre simpatico Moritz Bleibtreu e l'arrivo di uno zombi così espressivo ed accattivante da far sfigurare Bradano con due semplici schiocchi di mandibola. A parte queste tre cose, il resto è incosciente delirio: spiegatemi come diamine fa Bradano a sopravvivere, nell'ordine, ad un disastro aereo da lui provocato con bomba a mano (totale sopravvissuti: lui e la soldatessa monca e aggiungete il fatto che, pur sconvolto dagli eventi, il nostro riesce a scoprire il metodo per fregare gli zombi, cosa che non era riuscita alle menti più brillanti del pianeta), al conseguente impalamento tramite scheggione metallico, all'auto-iniezione di un virus sconosciuto e potenzialmente mortale e a tornare dalla famiglia con giusto un paio di croste in faccia e i capelli spettinati. Spiegatemi anche PERCHE' diamine, con tutti gli scienziati sulla nave, gli elicotteri, i mezzi per arrivare sulla terraferma etc... a prendere il virus c'è dovuto andare Bradano a piedi nonostante avesse spiegato tranquillamente la situazione via cellulare al suo superiore. A regà, datemi gli stessi soldi che avete dato ai due signori dal nome famoso che ve le butto giù io un paio di modifiche sensate, non presentiamo alle platee di mezzo mondo 'sta roba fatta a tirar via, su!!! Anzi, sapete che vi dico? Arrivata a questo punto mi sono arrabbiata e ho cambiato idea, consiglio di NON andare a vedere World War Z, perché è una kolossale presa per i fondelli anche se è ben girato e c'è Pierfrancé che merita. Anzi, donne, andatelo a vedere SOLO per Pierfrancé.
World War Z (2013)
Brad Pitt (Gerry Lane), James Badge Dale (Capitano Speke), David Morse (l'ex agente della CIA), Peter Capaldi (uno dei dottori dello W.H.O.) e Pierfrancesco Favino (il più figo dei dottori dello  W.H.O.) li trovate ai rispettivi link.
Marc Forster è il regista della pellicola. Tedesco, ha diretto film come Monster’s Ball – L’ombra della vita, Neverland – Un sogno per la vita, Vero come la finzione, Il cacciatore di aquiloni e Quantum of Solace. Anche produttore, sceneggiatore e attore, ha 44 anni.
World War Z (2013)
Moritz Bleibtreu interpreta uno dei dottori dello W.H.O. Tedesco, lo ricordo per film come The Experiment, Lola corre, Munich e Vallanzasca - Gli angeli del male. Ha 42 anni e quattro film in uscita.
World War Z (2013)
Mireille Enos, che interpreta la moglie di Gerry, era stata la consorte diJosh Brolin in Gangster Squad, Elyes Gabel, sfigatissimo benché geniale ricercatore di belle speranze, era l'altrettanto sfigatissimo fidanzato della protagonista di Dead Set, mentre il Jack di Lost, Matthew Fox, compare brevemente come uno dei soldati che salva Bradano e famiglia all’inizio del film. A dire il vero, su internet si legge che il poveraccio avrebbe dovuto avere una parte ben più consistente e ingrata, ovvero quella del soldato “rovina famiglie”, impegnato in una relazione con la moglie di Bradano… ma la premiata ditta Lindelof & Goddard hanno deciso di tagliarlo completamente fuori nel corso delle riscritture della sceneggiatura, che hanno garantito anche un finale diverso (e, come avete letto nella recensione, meno sensato) alla pellicola: all’inizio l’aereo doveva atterrare in Russia e Gerry doveva finire a combattere zombi con l’esercito; sarebbe dovuto arrivare l’inverno e il protagonista avrebbe capito che l’arma per uccidere i non morti era il freddo, quindi avrebbe viaggiato per arrivare in Oregon e guidare uno sparuto gruppo di soldati in una battaglia atta a raggiungere la sua famiglia. Il film si sarebbe concluso con questo incerto cliffhanger e, se devo essere sincera, avrei preferito questa soluzione alle belinate con cui se ne sono usciti Lindelof e Goddard dopo la caduta di Israele! Maledetti studios edulcoranti! Quindi, detto questo, dubito che succederà ma se World War Z dovesse piacervi recuperate la saga di Rec, i film Romeriani dedicati agli zombi e 28 giorni dopo. ENJOY!!!

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