Xenogears

Il rapporto tra scarsa notorietà-qualità di Xenogears è tanto pesante che sembra quasi una presa per il di dietro: mai arrivato in Europa, poco reclamato in America, si tratta di un gioco che voleva davvero TUTTO (forse troppo?) pur con mezzi (e sopratutto fondi) piuttosto limitati. Ma chi l'è sto Xenogears? Vediamolo assieme senza indugiare oltre...

La storia più complessa mai narrata in un Videogioco (e forse non solo)

Allora, partiamo col dire che il sottoscritto un po' di giochi in vita sua se li è fatti (per citare qualche nome importante: più o meno tutti i Final Fantasy - Tactics compreso, della saga mi manca giusto il 3 -, Planescape Torment, Deus Ex, Chrono Trigger, Baldur's Gate e seguito, quasi tutti i Silent Hill, Persona 3, la serie Metal Gear Solid e taaaanti altri titoloni - confesso però di essere un po ' acerbo per quanto riguarda i giochi più recenti), quindi un minimo di cognizione di causa nell'affermare quanto sopra credo di avercela (ok, ora sputatemi pure)

Elly, una signorina giusto un po'..
SPOILER!

Sinceramente non credo di aver mai visto un intreccio narrativo e sopratutto un'ambientazione tanto curata ed elaborata come si presenta quella di Xenogears. Ma proprio manco di pezza eh.
Intendiamoci, narrativamente ci sono delle debolezze talvolta pure abnormi, prima fra tutte la regia e i "tempi" della sceneggiatura.

Le modeste ambizioni di quel simpaticone di Grahf

Mi spiego che sennò pare che sto a parlare di Nanni Moretti:
Prendiamo Final Fantasy VII (o un qualsiasi altro FF dell'era Squaresoft, chi più chi meno), che ha una trama certamente complessa ed intricata, anche se ma mai ai livelli di Xeno - seriamente. Non voglio certo sminuire FF7 eh, ma è un dato di fatto -
Confrontiamola ora con quella di questo suo ombroso cugino di nome Xenogears:
In FF7 ci si rende subito conto della capacità di creare suspance, tenere sempre vivo l'interesse e l'attenzione del giocatore ad ogni dialogo, sconvolgerlo si con fior di colpi di scena, ma orchestrati in modo sapiente e rendendo il relativo stupore figlio di un progressivo percorso facile da ricordare, con più e più rimandi autoreferenziali (per capirci: in un colpo di scena narrativo di FF7 è facile esclamare "Ah, allora ecco perché in quel punto tizio diceva a caio che Agatha c'ha il collo del piede grande..." )

Come da tradizione Squaresoft, il cast di personaggi è stupendamente caratterizzato

Xeno viceversa infarcisce di chili e chili d'informazioni trasmesse in termini non proprio facilissimi da tenere a mente, specie se qualche criptico monologo (quelli degli Anziani del Ministero di Gazel su tutti credo, roba che un momento ti pare di star guardando Escaflowne e l'attimo dopo ti ritrovi a Ballarò) avrà un senso solo dopo 40 ore di gioco - quando, con ogni probabilità, il giocatore medio se lo sarà bello che scordato
Chiaro, c'è il fattore rigiocabilità, ma trattandosi di un JRPG non proprio brevissimo (e dalla giocabilità - parlando di dungeon ed esplorazione - non certo eccelsa) non credo sia il caso di farci troppo affidamento
Tutto questo incide anche nella memoria: non avete idea di quante volte mi sia capitato di discutere con giocatori di Xenogears che si ricordavano poco o nulla della trama (io stesso se non l'avessi rigiocato recentemente confesso che probabilmente non mi ricorderei na ceppa)

Disco 2, Budget e Mutilazioni

l'unico vero ABNORME difetto del gioco.

Se a tutto questo discorso ci uniamo il fatto che il secondo disco di gioco è praticamente una visual novel quasi del tutto testuale (per il suo 70% per giunta risolta a monologhi) si capisce che la situazione non migliora
Certo è facile attaccarsi a tutti i costi ai (probabilissimi) tagli al budget ad opera di Squaresoft come dei bravi complottisti della domenica, ma se ci si ragiona un attimo è lecito rendersi conto che le ambizioni di Xenogears superavano qualsiasi budget sensato un'azienda quale la Square dell'epoca avrebbe potuto concedergli:
Xenogears nasce come quinto episodio di un'ideale serie mai realizzata (NO, non è Xenosaga. Temi, autore e citazioni rimandanti a Xenogears ci sono, è vero, ma si parla comunque di un'altra storia) e per forza di cose tenta di concentrare in se stesso tanti rimandi e riferimenti che non avranno mai degni approfondimenti se non nel Perfect Works ( libro mai uscito al di fuori dei confini nipponici, amatorialmente tradotto in italiano qui - a proposito, se invece v'interessa la traduzione del gioco annate a fare un saluto ai Sadnes qui , mentre se ve lo volete accattare sul PSN dovrete ahimé farvi un account USA)
Oltretutto essendo lo xenofranchise al suo debutto pretendere che il titolo potesse ricevere lo stesso riscontro di pubblico di un capitolo di un brand già notissimo quale Final Fantasy era non utopico...deppiù
Cioè, pensateci un attimo.

Pensavate che
la storia di Cloud fosse triste ?
AHAHAHAHAHHA!

Poniamo che siate una casa discografica che abitualmente produce i Guns'n Roses vendendo come li matti anche a scatola chiusa, poi un giorno nella vostra etichetta vi saltano fuori i Queensrÿche che vi presentano un disco meraviglioso e tecnicamente eccelso ma sulla carta vendibile solo a quattro gatti.
Ok, magari lo producete perché fate sto lavoro principalmente per passione, ma non è che poi ci date San Siro uguale.
Anche perché se non ci portate pure Bergomi o Maldini col cacchio che lo riempite

Chi dovrebbe giocare a Xenogears

Nonostante sia con ogni probabilità uno dei videogames migliori mai realizzati e un vero e proprio metro di paragone per il suo genere di riferimento, non consiglierei mai e poi mai Xenogears a chiunque.

Io ODIO i robottoni, ma Xenogears è riuscito a farmeli sopportare

Anzitutto bisogna avere una certa storia (possibilmente d'amore) coi JRPG.
Non che Xeno risulti poi mostruosamente difficile, ma non lo ritengo un buon punto di partenza per il genere (del resto già quando fu sviluppato era più che altro un punto d'arrivo: i vari Chrono Trigger, Final Fantasy VI e VII c'erano del resto già stati), e aldilà di questo:
1) possedere un notevole spirito di sacrificio (visto quanto detto sopra, lo avrete pure intuito) per sopportare tante cose, più che altro la svolta del secondo cd
2) giocarlo possibilmente in volata (riprenderlo dopo settimane da quando lo si è iniziato è tremendamente controproducente datemi retta, pijatevi le ferie)
3) non avere un razzismo troppo forte nei confronti dei Mecha (e io confesso che un po' ce l'ho, e raramente riesco a passarci sopra, Xenogears è uno di quei casi in cui me ne so fregato)
4) una mentalità aperta nel trattare temi religiosi e filosofico/psicologici (anche se non è affatto così blasfemo come fin troppo spesso viene tacciato, a voler ben vedere - poi uno vede quel che dice Grahf qua sopra e non ci crede, ma fidatevi)
5) non essere dei casual gamer (nella maniera più assoluta, annatevene a giocà a God of War - che lo so che non è poi un esempio così casual, ma shhh -)
  
6) non pretendere grafica next gen (che pure quella di Xenogears è invecchiata molto bene oggettivamente ) e possedere una buona dose di pazienza (non proprio a livello nipponico, ma quasi)
Intendiamoci, Xenogears è pure divertente eh! Da come ne ho parlato può sembrà che sia na specie d'agonia, ma in realtà ha un sistema di combattimento - o meglio due - decisamente innovativi e piacevoli, un bel mondo tutto da esplorare e una trama che vabbè, s'è capito
Se sembro esagerato nel "mettere in guardia" chi ci si avvicina è principalmente perché:
1) Conosco abbastanza bene Xenogears
2) Conosco (ahimé) il pubblico di videogiocatori odierno
E per ultimo perché in certi casi non credo un gioco vada "venduto" più di tanto, si corre il rischio di creare aspettative fuorivanti, sopratutto per le persone "sbagliate"
In sintesi: Xenogears è solo per il penitente che vorrà passare, un percorso di fede chesitrasformainunrazzomissile/cuoreacciaio, concepito per un elite di giocatori che è disposta ad accoglierlo con tutti i suoi stupri (roba concepita da gente che manco l' Hideaki Anno più arrapato, davvero), ma che sa abbondantemente ripagare chi avrà il coraggio e la volontà di imbarcarsi nella sua epopea (poppea!)
scritto originariamente il 14/03/2012